Posti Disponibili Test Ingresso Architettura 2019: mancano gli idonei, cosa significa e cosa succede
Brutte notizie per gli aspiranti architetti che quest'anno hanno sostenuto il
Test Ingresso Architettura 2019. Dopo l'uscita dei
risultati anonimi infatti emerge un dato piuttosto particolare: ci sono
più posti disponibili che idonei. Cosa significa? Che in alcune facoltà, come medicina, c'è una lotta spietata a colpi di graduatorie per cercare di ottenere un posto, in altre, come architettura invece, ci sono più posti che candidati. Per meglio dire, tra tutti coloro che hanno effettuato il
Test Architettura 2019, 6897 studenti (in numero leggermente superiore a quello dei posti disponibili che erano 6802) sono risultati idonei circa 5730 studenti, lasciando quindi liberi molti posti. Cosa vuole dire questo? E cosa sta succedendo?
Test Architettura 2019: avanzano dei posti disponibili, cosa significa?
Il fatto che ci siano più posti disponibili che candidati idonei a iniziare il percorso di studi di architettura cosa significa? In prims capiamo come la professione di architetto stia lentamente scivolando nel desueto. Le nuove generazioni sono attirate da professioni e facoltà nettamente più orientate al futuro e così, anche per il 2019-2020 si protrae un trend negativo di accessi e di interesse a questo corso di laurea. In concreto però cosa succede davanti a questi dati? In realtà poco e niente: molto probabilmente il prossimo anno il Ministro dell'Istruzione ridurrà il numero di posti disponibili per essere in linea con la domanda, oppure deciderà di rendere il corso di architettura ad accesso libero per dare un po' di nuovo vigore a questa professione.
Cosa succede agli architetti del Test Architettura 2019? Perché non si sceglie più questa facoltà?
Purtroppo, a remare contro alla volontà di fare l'architetto da parte dei giovani studenti, c'è un tragico rapporto di Almalaurea sulla condizione occupazionale dei laureati in architettura nell'anno 2019. Pare infatti che solo il 51% dei laureati abbia un lavoro e meno di 1 su 10 ha un contratto a tempo indeterminato. Prevalgono i lavoratori autonomi, quelli occasionali e quelli con contratti atipici. Problematico anche lo stipendio che pare aggirarsi a 920 euro circa e solo dopo circa 5 anni si riesce ad ottenere uno stipendio medio di 1300 euro al mese.
Architettura sì, ma con i percorsi 3+2, gli studenti abbandonano il corso classico con Test d'Ingresso
Discorso diverso invece per chi non vuole seguire il percorso della laurea magistrale a ciclo unico di architettura e sceglie la formula 3+2 andando a specializzarsi con una magistrale in Design, architettura del paesaggio. Dal rapporto AlmaLaurea emerge infatti che di questi dopo un anno dalla laurea il 58% aveva già un lavoro e il 13% aveva ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
(Fonte Immagini Pixabay)