Punteggio Minimo Test Medicina 2018: le domande del Miur erano difficili?
Superare il test di Medicina 2018 non è semplice. Tra gli argomenti da studiare e l'ansia di non superare la prova visto il numero limitato di posti disponibili, fare un punteggio alto in graduatoria sembra impossibile. A complicare le cose ci si è messo anche il Miur: le domande del Test di Medicina 2018 erano particolarmente difficili, addirittura più di quelle del Test di Medicina 2017. Tuttavia, se così fosse davvero, c'è una buona notizia per chi ha fatto bene ma non benissimo il test di ingresso: più la prova è difficile, più il punteggio minimo per entrare tende ad abbassarsi visto che sono meno i candidati che ottengono punteggi alti. Come facciamo a dire che il test di Medicina di quest'anno è più difficile? Le aspiranti matricole, nella tarda mattinata del 4 settembre 2018 sono uscite dalle sedi del test sconvolte e molti erano delusi da come è andata la prova d'ammissione. Per verificare se avete risposto bene, potete controllare le soluzioni alle domande, che sono state pubblicate online sul sito del Miur: vediamo di capire di più sulla difficoltà dei quesiti del Test di Medicina 2018 attraverso le reazioni su Twitter di chi ha sostenuto la prova nazionale. Cerchi le soluzioni del Test d'ingresso di Medicina 2018? Le trovi qui:- Test Medicina 2018: soluzioni pubblicate, domande, risposte live e news dal Miur
- Soluzioni Test Medicina 2018: online il link del Miur con le risposte giuste
Test ingresso Medicina 2018: la difficoltà delle domande secondo gli studenti
Dopo il Test di Medicina 2018 i candidati si sono confrontati sulle domande della prova d'ammissione. Tralasciando le discussioni sulle risposte ai quesiti, tutti sono d'accordo su una cosa: le domande erano difficili, più di quelle del Test di Medicina 2017. Sulla difficoltà del test d'ingresso nazionale si è scatenata la polemica anche su Twitter. Vediamo i primi commenti a caldo sui quesiti del Miur di coloro che hanno affrontato il Test di Medicina 2018:(Crediti immagini: Pixabay, Twitter)