Seconda Prova Greco Maturità 2018: errore nella traccia? La smentita del Miur
La
Prima Prova e la
Seconda Prova della
Maturità 2018 sono terminate, ma, come ogni anno, si continua a parlare di presunti
errori nelle
tracce. Nella serata di ieri era arrivata la notizia di un possibile sbaglio del
MIUR inerente la
traccia di greco, la
versione di Aristotele tratta dall'Etica Nicomachea per i maturandi del liceo classico. L'errore che sembrava aver commesso il MIUR era banale, apparentemente, ma rischiava di mettere a rischio la
versione tradotta di tutti; tuttavia, il Ministero ha inviato una nota e ha dichiarato che non c'è stato nessun tipo di sbaglio! Vediamo cosa è successo.
Per approfondire cosa è successo e leggere la versione di greco 2018, ecco qui gli approfondimenti:
Versione greco Maturità 2018: il presunto errore del MIUR
Come vi abbiamo anticipato il
MIUR sembrava aver commesso un
errore in merito alla
versione di greco assegnata ai maturandi durante la
Seconda Prova 2018 del liceo classico. Un professore infatti aveva segnalato a Panorama che nel testo fornito dai ragazzi vi era un
punto messo nel posto sbagliato, ossia dopo un soggetto, separandolo dal verbo. Una svista apparente che avrebbe però complicato la vita a tutti i maturandi durante questa
Seconda Prova di Greco per la Maturità 2018 visto che già di per sé la versione non era tra le più semplici. Alcuni professori hanno notato l'errore, non subito, considerato dapprima solo quella determinata frase come molto difficile da risolvere. Ora però il
MIUR ha smentito che si trattasse di un errore.
Errore nella versione di greco di Seconda Prova 2018: il MIUR smentisce
Il Miur ha inviato una nota per smentire che nella
versione di greco di Maturità 2018 ci fosse un errore, rispondendo puntualmente alle dichiarazioni dei professori in questione. "Il MIUR smentisce l’esistenza del presunto errore", spiegano dal Ministero, "Nello specifico, il testo proposto è conforme all’edizione critica a cura di I. Bywater, Oxford, Clarendon Press, 1894, più volte ristampata. Nessuna versione scaricata da Internet. In particolare, per la citazione omerica
(Iliade X 224), che viene inserita come un detto quasi proverbiale, l’utilizzo che ne fa
Aristotele implica la scelta di lasciare la frase in sospeso, aggiungendo poi il suo commento (“e infatti costoro risultano maggiormente in grado di pensare e di agire”)". Nessun errore, dunque, ma la scelta consapevole del Miur di far tradurre ai maturandi di liceo classico un testo di un autore come Aristotele "coerente con il quadro delle Indicazioni nazionali fornite per il quinto anno dei Licei classici, sia per quanto concerne le competenze linguistiche, sia per quel che riguarda gli approfondimenti culturali" e che i ragazzi dovrebbero saper leggere in
lingua originale.
Se non volete perdervi tutte le
tracce svolte e le soluzioni per tutte le scuole della Seconda Prova leggete qui: