#Maturità

Tema di Attualità Maturità 2019, il racconto e il viaggio: traccia svolta, Simulazioni Prima Prova

26 marzo 2019

Simulazioni Prima Prova 2019: svolgimento Tipologia C, il racconto e il viaggio

E anche oggi, 26 marzo 2019, sono arrivate le Simulazioni di Prima Prova  di Maturità 2019 e il MIUR, nonostante qualche disagio nell'accesso al sito, ha pubblicato le tracce cui fare riferimento e gli esempi da svolgere. Ovviamente noi di ScuolaZoo monitoriamo la situazione dandovi gli aggiornamenti in tempo reale e aiutandovi con le tracce svolte per voi. Qui trovate tutto: Ormai tutti i maturandi lo sanno, con la Riforma dell’Esame di Stato le cose sono cambiate e per la simulazione del primo scritto, esattamente come succederà a giugno, gli studenti si sono trovati davanti a tre diverse tipologie di tracce tra cui scegliere. Noi di ScuolaZoo abbiamo realizzato per voi la Tipologia C, nello specifico il primo esempio di tema di attualità svolto
. Le indicazioni del MIUR chiedono la realizzazione di un tema sul racconto e il viaggio, andando a scovare le correlazioni tra queste due tematiche partendo da un brano dello scrittore e giornalista Tim Parks, pubblicato da poco sul Corriere della Sera. Il MIUR chiede ai ragazzi di riflettere su queste tematiche del racconto e del viaggio, confrontandosi anche in maniera critica con la tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle proprie conoscenze, alle proprie esperienze personali e alla vostra sensibilità. Ecco come lo abbiamo svolto per voi! Se state cercando la traccia originale del MIUR la trovate qui: Tipologia C esempio 1, marzo 2019 simulazioni-prima-prova-maturità-2019-tipologia-c-viaggio (1)

Simulazione Prima Prova 2019, Tipologia C, esempio 1: svolgimento, introduzione e conclusione

Non esiste un autore, un poeta o un musicista che, almeno in un suo brano, non abbia parlato del viaggio. Lucio Battisti cantava "Si viaggiare", Jack Kerouac ha raccontato un intero spaccato della vita americana con il suo libro cult "Sulla Strada", Sean Penn, basandosi sul libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme, ha dato vita ad un film Into The Wild che è l'emblema del viaggio più selvaggio e solitario alla ricerca di se stessi. Già, perchè il viaggio, vissuto o raccontato, è questo: una ricerca di se stessi, una voglia di scoprire quanto di noi stessi conosciamo e quanto siamo disposti a scoprire. Leggendo un libro o un racconto che parla di un viaggio, oppure partendo proprio per un viaggio in treno, come riporta il giornalista Tim Parks, ognuno di noi si trova davanti ad una serie di domande che possono in qualche modo scuotere il proprio io. In un viaggio in treno ci si confronta con persone diverse, magari anche di etnie differenti. Stessa cosa in un libro. Ma in entrambi i casi, sempre a detta di Parks, queste esperienze sono abbastanza superficiali, sebbene scuotano l'identità del lettore magari con le vicessitudini dei personaggi, e ci obblighino a porci delle domande.

Tema Attualità sul racconto e il viaggio: svolgimento simulazione Prima Prova Maturità 2019

La correlazione tra libro e viaggio è innegabile: quando si parte anche solo per una vacanza, molti di noi mettono in valigia un libro per accompagnare magari i momenti morti degli spostamenti, o per rilassarsi tuffandosi nelle avventure dei protagonisti narrate nel libro. Partiamo quindi da qui, dal libro. Leggere un libro che parla di un viaggio magari in terre lontanissime dalle nostre ci permette di esperire in qualche modo di una realtà che altrimenti non avremmo conosciuto. Spesso capita leggendo un libro magari dell'India o del Tibet che il lettore si appassioni a queste realtà, decida poi di approfondire magari pratiche culturali come lo yoga o la meditazione, tipiche di quel mondo o, perché no, organizzi proprio un viaggio nelle terre scoperte nel libro. Tutto questo è un primo aspetto della correlazione tra viaggio e libro. Nella realtà di oggi, nel mondo che stiamo vivendo giorno dopo giorno un libro può portare a farci delle domande in più sul nostro ambiente e su chi ci circonda. Ogni pagina scritta da una persona autorevole e lungimirante, che sia su un libro o su un giornale, è cruciale per accrescere la cultura e combattere l'ignoranza. Ma non nel senso bieco del termine: ignoranza nel senso di ignorare qualcosa, di non conoscere. Possiamo credere di conoscere la realtà magari da cui fuggono i migranti. Possiamo credere di sapere cosa sia giusto fare o meno in tema di accoglienza. Ma quello che stiamo facendo è solo partire da dei capisaldi della nostra personale e soggettiva realtà e giudicare. Un libro, così come un saggio, o un viaggio può invece darci un punto di vista differente. Spieghiamoci meglio: quando si legge una ricetta si immagina il sapore che potrà avere il piatto e lo si vede tramite le foto. Quando però noi stessi realizziamo la ricetta facciamo un'esperienza diversa, positiva o negativa che sia, ma solo così possiamo veramente capire se quel piatto ci piace o meno. Così come nei libri, Tim Parks parla di un oggettiva capacità dei libri di far sì che il lettore si faccia delle domande però senza "rischiare troppo" come in un viaggio in treno in cui stiamo "al sicuro" nella nostra cabina e ci poniamo qualche domanda guardando le persone davanti a noi. Parks aggiunge che "un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma difficilmente causerà grossi danni".

Tema Attualità sul racconto e il viaggio:conclusione simulazione Prima Prova Maturità 2019

Un libro quindi, come un viaggio, ci regala una fuga dalla realtà, un trucco di magia per fuggire dalla routine. Magari i romanzi o i viaggi ci fanno riflettere, ma se rimaniamo ancorati alla mera pagina, così come ad un viaggio in treno seduti nello scompartimento senza fare esperienza diretta con la realtà che ci circonda, il rischio è che le nostre domande non trovino risposta reale. Tim Parks stesso si chiede, riferendosi ai passeggeri del treno: " Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci aprissimo a loro"? Questa è la domanda alla quale oggi bisogna trovare risposta. Partendo dai libri, dalla correlazione tra le pagine che raccontano di una realtà lontana passando ad un viaggio attraverso il mondo e il reale "tuffo" in un contesto diverso dal nostro. Poniamoci delle domande grazie ai libri, interroghiamoci e scuotiamo il nostro io con delle esperienze di viaggio "protette", ma poi superiamo la paura del conoscere e toccare con mano un realtà diversa dalla nostra. Solo così potremo conoscere veramente noi stessi. (Foto Credits: Pixabay)
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