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Costituzione italiana: cos'è, riassunto, principi fondamentali e articoli

21 gennaio 2019

Educazione Civica Maturità 2019, la Costituzione all'Orale: cosa sapere

Con l'introduzione della materia di Educazione Civica all'interno della Maturità 2019 gli studenti dovranno prepararsi su diversi argomenti e, fra tutti, è molto importante conoscere la Costituzione Italiana in tutte le sue sfaccettature. La Riforma della Maturità 2019 ha infatti deciso di inserire anche Cittadinanza e Costituzione durante il colloquio orale di Maturità 2019. Nelle scuole superiori la Costituzione non è una materia di studio, ma viene considerata come una tema importantissimo che si dovrebbe imparare proprio nel percorso scolastico. Così il MIUR e il Ministro Bussetti, hanno deciso di inserire alcune domande di educazione civica e sulla Costituzione all'Orale del nuovo Esame di Stato. Cerchiamo allora di capire meglio cos'è la Costituzione Italiana, dalla storia, passando per i suoi principi fondamentali e alle caratteristiche che la contraddistinguono. Per sapere ne dettaglio cosa potrebbero chiedervi all'Orale di Maturità 2019 su educazione civica leggi qui: costituzione-italiana-riassunto-storia-principi-fondamentali-leggi (2)

Cos'è la Costituzione Italiana: a cosa serve e di che tipo è

La prima domanda riguarda ovviamente che cos'è la Costituzione della Repubblica Italiana. Essa è considerata come la legge fondamentale che è alla base dello Stato Italiano. La Costituzione Italiana è stata approvata il 22 dicembre del 1947 dell'Assemblea Costituente (ed è in vigore dal 1° gennaio 1948) e promulgata dall'allora capo provvisorio dello Stato Enrico de Nicola. Inoltre è all'apice dell'ordinamento giuridico della nostra Repubblica ossia, da essa, derivano tutte le leggi che utilizziamo ancora oggi per far rispettare la giustizia. Questo significa che nessuna legge promulgata dal Parlamento, trattato internazionale sottoscritto o atto delle istituzioni pubbliche può essere in contrasto con la Costituzione (in questo caso di parla di incostituzionalità). La Costituzione è infatti una sorta di pietra miliare di tutto l'ordinamento giuridico del nostro paese nonché l'atto fondamentale che ha accompagnato la Repubblica dalla sua nascita, alla sua evoluzione e crescita. Nella costituzione troviamo una visione completa dei rapporti tra i cittadini e lo Stato, dell'organizzazione dello Stato e dei rapporti tra la realtà italiana e le istituzioni.

Di che tipo è la nostra Costituzione Italiana?

È una Costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e programmatica. Con il termine rigidità della Costituzione si intende il fatto che le norme e le disposizioni della Costituzione non possono essere integrate, abrogate o modificate se non con delle procedure ancora più complesse o, come si dice in gergo, aggravate, rispetto a quelle previsti per le leggi ordinarie. Praticamente per modificarla è importante che ci sia un atto normativo creato ad hoc (chiamato legge costituzionale) che per essere approvato richiede un iter più complesso delle leggi ordinari, con maggioranze più ampie ed eventuale referendum popolare.

Storia della Costituzione Italiana: dalle origini a oggi

La storia della Costituzione italiana comincia con la fine della Seconda Guerra Mondiale. Una volta terminate le ostilità venne infatti indetto il Referendum per la scelta tra Repubblica e Monarchia. Il risultato fu la nascita della Repubblica Italiana, il 2 giugno del 1946 e, in questa data, oltre al referendum, venne anche stabilità l'elezione dell'assemblea costituente. Appena eletta tutta l'Assemblea Costituente, venne creata anche Commissione per la Costituzione composta da 75 membri che dovevano realizzare quello che sarebbe stato il progetto generale alla base della carta costituzionale italiana. La commissione venne divisa in tre gruppi che dovevano occuparsi di:
  • diritti e doveri dei cittadini
  • organizzazione costituzionale dello Stato
  • rapporti economici e sociali
Il progetto delle Costituzione venne presentato all'Assemblea Costituente nel febbraio del 1947 e si dibattè lungamente per quasi un anno sull'impianto generale, sui titoli e le norme. Quando si arrivò poi ad un accordo, il testo definitivo venne approvato il 22 dicembre 1947 con 458 voti favorevoli su 520 votanti ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. La neonata Costituzione Italiana trovò subito attuazione nella Repubblica e, da allora, è la principale fonte del diritto italiano, ossia quel documento da cui dipendono tutte le altre norme giuridiche.

Struttura della Costituzione Italiana: articoli, parti e principi fondamentali

La struttura della Costituzione Italiana è piuttosto complessa. Ci sono 139 articoli con relativi commi e 18 disposizioni transitorie e finali. La Costituzione è divisa in quattro parti, che sono:
  • Principi fondamentali: dall'articolo 1 fino al 12
  • Diritti e doveri dei cittadini: dall'articolo 13 al 54
  • Ordinamento della Repubblica: dall'articolo 55 articolo 139
  • Disposizioni transitorie e finali dall'1 al 18
Nel testo, all'inizio, c'è un piccolo preambolo al quale seguono subito i principi fondamentali della Costituzione Italiana.

Quali sono i principi fondamentali della Costituzione Italiana?

I primi 12 articoli della Costituzione Italiana sono considerati i principi fondamentali e vanno a spiegare lo spirito che sta alla base della Costituzione. Per capirne l'importanza, basta sapere che questi principi, così come la forma repubblicana dello Stato, non possono essere modificati per nessun motivo, neanche tramite una legge costituzionale. Cerchiamo quindi di analizzarli per avere una panoramica complessiva di ciò che si racchiude nella nostra Costituzione Italiana.
  • Il principio Democratico (art. 1): qui troviamo l'articolo più famoso della Costituzione che recita "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro".
  • Il principio pluralista (art. 2): ossia che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali.
  • Il principio di uguaglianza (art. 3): che viene esplicitato nelle parole "Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua e religione" (uguaglianza formale) e "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese" (uguaglianza sostanziale).
  • Il principio di diritto al lavoro (art. 4): che si esplica nelle parole "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto".
  • Principio dell'Autonomia degli enti locali (art.5): questo implica che lo Stato Italiano è unico e non può essere diviso, ma al suo interno vengono riconosciuti i vari comuni, le province, le regioni e poi la tutela delle minoranze linguistiche eliminando quindi qualsiasi discriminazione tra cittadini di lingue diverse.
  • Minoranze linguistiche (art. 6): la Costituzione tutela anche le minoranze linguistiche presenti in Italia.
  • La libertà religiosa e principio laicità stato (art. 7 e 8) : anche questo principio si spiega bene nelle parole "Lo Stato e la Chiesa Cattolica sono indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi, tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge". Così facendo si vanno a regolare i rapporti tra Stato e Chiesa e a sottolineare il carattere laico della nostra Costituzione.
  • Sviluppo della Cultura e della Ricerca (art. 9): nell'articolo 9 della Costituzione troviamo la volontà di sostenere il lavoro della Repubblica proprio nella promozione dello sviluppo della cultura della Ricerca Scientifica e tecnica.
  • Riconoscimento diritto internazionale e condizione giuridica straniero (art. 10): la Costituzione prevede che il nostri ordinamento giuridico sia conferme al diritto internazionale, che la condizione giuridica dello straniero sia in linea con le norme internazionali e stabilisce il diritto d'asilo.
  • Il principio pacifista internazionalista (art. 11) con cui l'Italia ripudia la guerra e acconsente "in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni" (es. partecipazione all'ONU, UE...)
  • L'Unità nel Tricolore (art. 12): il tricolore, che non è altro che la nostra bandiera verde bianca Rossa a tre bande verticali, è simbolo dell'unità di tutto il popolo italiano.
(Fonte Immagini Pixabay)
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