Maturità 2019: le scuse per giustificare le prove d'esame andate male
Puntuale, dopo ogni prova della
Maturità 2019, che sia scritta o orale, incombe una sensazione d'ansia fino a che non si scopre il
voto finale. Purtroppo potrebbe capitare che il
risultato desiderato non è stato ottenuto e, si sa, comunicare una prova andata male ad amici, famiglia e parenti è una bella rogna. Per prima cosa: non preoccupatevi!
L'Esame di Stato è solo una delle prove che affronterete nella vita, quindi niente panico! Noi di ScuolaZoo siamo qui per darvi alcuni
consigli su
come dire ai genitori che non avete superato la Maturità 2019 o che avete preso un
voto più basso del previsto!
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Maturità 2018: 5 scuse per spiegare ai genitori come mai un esame è andato male
- Il genio incompreso: «Anche Albert Einstein è stato bocciato e andava malissimo in matematica». È una leggenda metropolitana del tutto falsa, ma ormai è stata ripetuta talmente tante volte da essere diventata quasi reale. Il nome dello scopritore della relatività fa sempre un certo effetto. Certo non basta come giustifica per tre zeri nelle prove scritte, ma almeno offre una speranza a genitori disperati: «Forse è un genio incompreso anche lui, prima o poi scoprirà come coniugare relatività generale e meccanica quantistica».
- Il modesto: «Ho messo qualche errore qua e là per non far sfigurare i compagni, ma ho un po' esagerato». L’umiltà sfuggita di mano è una scusa avventurosa, ma può funzionare se avete fama di altruisti. I vostri genitori potrebbero essere orgogliosi della modestia del figlio e dimenticare quella dei suoi voti alla Maturità 2018.
- Il superstizioso: «Mi è apparso il trisavolo Agenore in sogno e mi ha detto di prendere 60 alla Maturità». Evocare dall’aldilà di lontani parenti mai incontrati può avere un forte effetto suggestivo sui genitori. Perché sia efficace, è bene comunicare questa giustificazione in stato di trance, a metà fra il posseduto e l’ispirato. Attenzione a calcolare bene: se il voto finale sarà 61, i vostri parenti potrebbero capire che si tratta di una scusa.
- Lo smemorato: «Prova, quale prova? Chi siete? Dove mi trovo?». L’amnesia temporanea può essere davvero la salvezza, ma richiede doti da attori consumati per non cadere in facili tranelli facendosi scoprire. Avvertenza, purtroppo non è contagiosa: anche se il vostro voto finale della Maturità 2018 è da dimenticare, è improbabile che i vostri parenti lo facciano.
- Il cantante: «Ho perso le parole, eppure ce le avevo qua a un attimo fa. Dovevo dire cose…». Evitare la domanda buttandola è pericoloso: potrebbe aumentare il nervosismo di genitori pronti a cantarla. Se però mamma e papà sono dotati di particolare senso dell’umorismo o sono grandi fan di Ligabue, potrebbe strappar loro un sorriso: «Sarà ignorante, ma è un bravo comico».
(Crediti immagini: Pixabay)