Voto Maturità 2018: quando si viene bocciati all'esame?
I maturandi si dividono in due grandi categorie: quelli ai quali non frega nulla del voto di
Maturità 2018 e quelli che invece ci tengono moltissimo. Indipendentemente dal tipo di studente che siete, il punteggio finale dell'esame di Stato ha la sua importanza dato che
si può venir bocciati anche finita la Maturità 2018.
Molti sostengono che o non si viene ammessi all'esame o la promozione è assicurata, ma, purtroppo per i maturandi, non è così: se non volete ripetere da capo tutte le prove scritte e l'orale di Maturità il vostro
punteggio finale deve essere superiore al voto minimo.
Non avete molti crediti, gli scritti non sono andati bene e temete che l'orale non vi faccia raggiungere il punteggio minimo per la promozione? Scoprite se le vostre paure sono fondate con il nostro articolo ScuolaZoo su
quando si viene bocciati alla Maturità 2018.
Quando escono i voti finali dell'esame di Maturità 2018 e quando è possibile fare ricorso? Scoprilo qui, insieme agli errori più clamorosi della Maturità 2018:
Voto Maturità 2018: il punteggio minimo per non venir bocciati
Il voto finale dell'esame di Maturità è espresso in centesimi e risulta dalla somma dei seguenti punteggi:
- crediti (accumulati negli ultimi 3 anni scolastici): punteggio massimo 20
- prove scritte: punteggio massimo 45 (15 punti per ciascuna prova scritta)
- colloquio orale: punteggio massimo 30
- bonus: punteggio massimo 5
I criteri di valutazione per stabilire i punteggi variano a seconda di ciascuna prova, ma ciò che conta è ottenere un
voto finale di Maturità 2018 pari o superiore a 60/100.
Infatti, qualora sommando tutti i punti non riusciate a raggiungere questa soglia, che corrisponde al
voto minimo per venire promossi alla Maturità 2018, verrete bocciati e dovrete ripetere l'ultimo anno di scuola e l'esame di Stato nel 2019.
Se dovete ancora sostenere l'
orale di Maturità 2018 vedete di impegnarvi dato che si tratta della prova con il punteggio più alto e potrebbe salvarvi da un'eventuale bocciatura!
(Crediti Immagini: Pixabay)