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Traccia Prima Prova Maturità 2019 Leopardi: possibili svolgimenti

22 maggio 2019

Prima Prova Maturità 2019 Leopardi: tracce d’esame, opere e poetica

Sentite la Maturità 2019 avvicinarsi come se fosse un dissennatore? La Prima Prova è il 19 giugno e il dubbio più grande sulle possibili tracce riguarda chi è l’autore scelto dal Miur per l'analisi del testo o per un'altra traccia dello scritto d'italiano, come il tema d'attualità o il testo argomentativo. Cosa fare se esce Giacomo Leopardi?  È infatti uno dei i nomi che potrebbero uscire in Prima Prova di Maturità 2019 e sicuramente la vita, le opere e la poetica di Leopardi vanno conosciute molto bene visto che è uno degli autori più importanti della letteratura italiana. Non sapete come riuscire a consegnare una traccia svolta su Leopardi per la Prima Prova 2019? Ecco cosa sapere per uno svolgimento perfetto. Ecco le cose principali da sapere su Giacomo Leopardi:

Tracce Maturità Leopardi Prima Prova 2019: tutte le tipologie dell’Esame di Stato

L’autore dell’analisi del testo alla Prima Prova 2019 è già stato scelto dal Miur. Non sappiamo se si tratta di Giacomo Leopardi o meno, tuttavia conoscere le opere e la vita di questo autore può rivelarsi utile anche per svolgere le altre tracce di Maturità:
  • analisi del testo, Leopardi: per la tipologia a dell’esame di Stato il Miur può chiedervi di analizzare sia una poesia che un brano in prosa tratto dalle opere di Giacomo Leopardi.
  • tema d'attualità su Leopardi: il pensiero di Leopardi, in particolare la sua concezione della vita e della storia, può essere la traccia del tema di Maturità 2018 o un riferimento da inserire nella vostra Prima Prova..

Traccia Maturità 2019 Leopardi: vita dell’autore per l’esame di stato

La prima cosa che dovete sapere su Leopardi per la Prima Prova 2019 è la sua vita. È tra le linee biografiche di ogni autore che si nasconde l’origine della loro poetica e la spiegazione dei temi che affrontano. Molti scrittori e poeti raccontano le loro esperienze ed il loro pensiero scrivendo brani e poesie, e Giacomo Leopardi fa parte di questi. Leopardi nacque a Recanati nel 1798 da una famiglia di nobili isolati però dalla comunità a causa delle loro difficoltà economiche. Giacomo cresce solitario e passa il tempo a leggere i libri della ricca biblioteca del padre: questa passione gli permette di imparare da autodidatta le lingue antiche, ma compromette anche la sua salute fisica. Il passaggio dall’erudizione al bello avviene con la conversione letteraria di Leopardi alla poesia. Questa disciplina lo porta ad uno scambio di opinioni, tramite carteggi, Pietro Giordani, col quale stringe una profonda amicizia culturale. In questi anni elabora la
“Teoria del piacere” contenuta nello Zibaldone. Nel 1819 tenta, senza successo, di fuggire da Recanati e ciò lo porta a dolorose riflessioni che lo portano a una nuova visione della realtà: esso segna il passaggio dal bello al vero. Il soggiorno a Roma del 1822 lo lascia profondamente amareggiato: la capitale è una città corrotta, assai diversa da come se l’era immaginata. Trascorre gli anni successivi a Milano, Bologna, Firenze e Pisa, ma l’aggravarsi delle sue condizioni di salute lo costringe a far ritorno a Recanati. Sono gli anni dei “Canti pisano-recanatesi” e delle “Operette morali”. Grazie al sostegno economico di alcuni amici tornò a Firenze nel 1830, dove fu eletto socio dell’Accademia della Crusca e, soprattutto, si innamorò di Fanny Tozzetti. La delusione amorosa che ricevette fu l’ispirazione per le poesie del “Ciclo d’Aspasia”. Nel 1833 si reca a Napoli con l’amico Antonio Ranieri, sperando che il clima della città avrebbe giovato alla sua fragile salute. Qui Leopardi muore nel 1837.

Prima Prova Maturità 2019 Leopardi: il rapporto con il romanticismo

Storicamente la vita di Leopardi si inserisce nel periodo in cui il Romanticismo fiorisce e si diffonde in tutta Europa. Molti quindi considerano Giacomo Leopardi un poeta romantico, ma non è così. Infatti il poeta si schierò apertamente contro la corrente letteraria dei romantici dal punto di vista concettuale, evidenziando la sua posizione neoclassica. In realtà nelle sue opere ritroviamo alcuni elementi propri del Romanticismo nordico come l’impegno civile, il titanismo (nella lotta contro Natura), il pessimismo storico e la poesia filosofica.

Prima Prova 2019, poetica di Leopardi: pensiero e temi principali per la Maturità

Giacomo Leopardi è considerato il più grande poeta e scrittore della letteratura italiana dell’Ottocento, ma il pensiero racchiuso nelle sue opere è così complesso che molti lo ritengono un vero e proprio filosofo. Gli autori con cui è venuto a contatto nel periodo di “studio matto e disperatissimo” e la sua vita perennemente travagliata dal dolore fisico e psicologico lo hanno orientato verso temi di tipo esistenziale ed hanno influenzato la fasi della sua poetica:
  • La sua prima fase è caratterizzata dalla “poetica dell’indefinito e del vago”: suoni, temi e linguaggio sono volutamente sfuggenti e nebulosi perché più vicini alla dimensione originale della Natura.
  • Le esperienze successive invece cambieranno in modo significativo la sua ideologia ed il suo stile letterario. Si parlerà di “pensiero poetante” perché proprio tramite le liriche Leopardi darà voce alla sua concezione filosofica del mondo.
Sono moltissimi i temi trattati da Leopardi nelle sue opere, ecco i più importanti per la Prima Prova di Maturità 2018:
  • Teoria del piacere di Leopardi: elaborata durante la prima fase poetica essa afferma che la felicità è una condizione inappagabile. Grazie alla ragione abbiamo scoperto la verità: il piacere non è altro che una cessazione momentanea del dolore. L’uomo è riuscito a pervenire a questa verità grazie alla sua natura indagatrice ed alla poesia, che stimola la ragione.
  • Pessimismo di Leopardi: nel corso della sua vita e delle sue opere esso da pessimismo individuale si trasforma in pessimismo storico e poi cosmico. Gli uomini si rifugiano nelle Illusioni che Natura ha creato per non farli accorgere della loro condizione di ingranaggi per la sua autoconservazione. La Natura è matrigna: crea per distruggere. Tuttavia la conclusione finale di questa riflessione apre uno spiraglio al riscatto della dignità umana. Leopardi infatti ritiene che il modo migliore per combatterla sia instaurare un rapporto di solidarietà esistenziale e disprezzarla apertamente invece di autocommiserarsi.
  • Materialismo: l’anti-finalismo ed anti-provvidenzialismo che derivano dalla sua concezione del mondo riducono notevolmente lo spazio dato alla spiritualità ed alla religione. Come scrive in alcuni passi dello Zibaldone Leopardi è orientato più verso una logica meccanicistica e quindi materialista del mondo e della vita: la finitezza umana rimane condizione inalienabile dell’essere.

Prima Prova 2019 Leopardi: opere per le tracce di Maturità

Per affrontare le tracce di Maturità 2019 su Leopardi bisogna conoscere le sue opere principali. L’autore, nel corso della sua vita, ha scritto brani sia in prosa che in poesia; vediamo insieme quali sono i più importanti per la Prima Prova dell’esame di Stato:
  • Canti (1818-1823): si tratta dei componimenti in versi appartenenti alla prima fase poetica di Leopardi. Lo stile si rifà al classicismo petrarchesco. Le poesie più importanti dei Canti sono “Bruto minore” e “L’ultimo canto di Saffo”.
  • Idilli (1819-1821): sono sei poesie della prima fase poetica di Leopardi, liriche colloquiali legate alla sfera dell’individuo. Gli idilli sono originalissimi sia dal punto di vista tematico che metrico (endecasillabo sciolto).
  • Zibaldone (1817-1832): è un’opera in prosa a cui Leopardi dedica una lunga parte della sua vita. Essa è considerata il supporto teorico della sua poesia e ci mostra come il pensiero di Giacomo Leopardi si sia evoluto nel corso degli anni.
  • Operette morali (1824-1827, 1832): si tratta di uno scritto in prosa che a livello di contenuti riprende in modo sintetico le riflessioni di Leopardi scritte nello Zibaldone in prospettiva oggettiva. Le forme stilistiche con cui cerca di dare una dimensione collettiva alle sue esperienze individuali sono molteplici: dialoghi, confessioni, narrazioni storico mitiche e situazioni fittizie.
  • Canti pisano-recanatesi (1828-1830): detti anche Grandi Idilli, sono le liriche della seconda fase poetica di Leopardi. Si aggiungono al primo ciclo di Canti, ma con delle novità: il tema portante è la scoperta dell’arido vero, mentre stilisticamente è una poesia consolatoria che attenua con toni e linguaggio l’asprezza del contenuto. Il componimento più importante è "Il passero solitario".
  • Ciclo di Aspasia (1830-1837): segnano la terza fase poetica di Leopardi in cui l’autore approfondisce ulteriormente il suo pensiero filosofico. L’ispirazione per queste liriche viene dalla delusione per Fanny Tozzetti: i temi sono quindi l’amore, la morte, la vanità delle cose. In queste poesie però Leopardi si pone in modo più combattivo verso la società e il mondo come si vede nella "Ginestra" e nell' "Inno ad Arimane".

Prima Prova 2019: le probabili tracce di Maturità

E se per la Prima Prova della Maturità 2019 non uscisse Giacomo Leopardi? Noi di ScuolaZoo vi abbiamo raccolto altri autori che il Miur potrebbe scegliere per l'esame di stato, leggete qui: (crediti immagini: Wikipedia)
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