Esame Maturità 2020: è vero che la firma della presenza vale crediti?
Nelle ultime ore si è diffusa una notizia sull'orale di Maturità: secondo alcuni studenti la firma della presenza conterebbe 5 o 8 punti. Ma è vero? In tanti se lo sono chiesto ma purtroppo dobbiamo smentire questa notizia: la firma non vi dà punteggio sul credito. Questa cosa, infatti, non viene menzionata in alcun decreto del Miur e quindi non conviene farvi ingannare. L'orale vale 40 punti e questi sono suddivisi tra le diverse parti e qui vi spiegheremo come!
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Punteggio Maturità 2020: perché la firma non vale 5 o 8 punti
L'orale vale 40 punti e tra i diversi parametri di assegnazione dei crediti per il voto finale non viene menzionata assolutamente la firma della presenza. Quindi dobbiamo smentire questa fake news che gira da qualche giorno: se firmate il foglio delle presenze la commissione non vi assegnerà automaticamente 5 o 8 punti, come molti maturandi invece credono. Il Miur è stato chiaro: i crediti dei 3 anni valgono massimo 60 punti e l'orale vale massimo 40 punti. Restano però i 5 punti bonus che non hanno niente a che fare con la firma.
5 punti bonus: a chi vengono assegnati e come
I famosi 5 punti bonus vengono assegnati agli studenti particolarmente meritevoli e che hanno dimostrato grandi capacità e conoscenze durante l'orale. Di base, sono riservati a coloro che partono con un credito alto e sono una specie di "premio" che viene dato dalla commissione agli alunni che sono stati molto bravi durante il colloquio.
Per approfondire:
Orale Maturità: come vengono assegnati i punti
Facciamo un breve recap di come vengono assegnati i 40 punti in base alla griglia di valutazione preparata dal Ministero:
- conoscenza degli argomenti e materie d’indirizzo: 10 punti
- collegamenti tra le diverse materie: 10 punti
- capacità di critica e rielaborazione dei contenuti: 10 punti
- padronanza del lessico in italiano e in lingua straniera: 5 punti
- cittadinanza e alternanza: 5 punti
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(Credits immagini: Pixabay)