Essere insultati, presi in giro e derisi dai propri coetanei è una vera e propria piaga che può distruggere l'animo dei ragazzi, vittime di questo incitamento all'odio che corre di bocca in bocca, ma anche di post in post. Accanto al bullismo, per di più, oggi esiste anche il cyberbullismo e, secondo un dossier del Telefono Azzuro, ne viene segnalato in media un caso al giorno. Numeri inquietanti se si pensa al fatto che, spesso, questi casi si risolvono con gesti folli da parte di chi non ha la forza di reagire o si vergogna dell'accaduto.
Il manuale anti-bullismo
Il primo passo per dire "basta" al bullismo e al cyberbullismo si fa all'interno delle scuole, ammettendo che questo terribile fenomeno esiste. Così il Cospe e il Centro Zaffiria, in collaborazione con tutte le regioni italiane, hanno deciso così di distribuire online un vero e proprio vademecum da analizzare in classe. I più a rischio infatti sono i giovani che usano tutti i giorni i social network, ma magari non ne hanno chiare le potenzialità. All'interno di questo manuale anti-bullismo ci sono video, interviste, domande comuni e tante situazioni concrete su cui ragionare insieme agli insegnanti o ai familiari, senza vergognarsi.
A scuola arriva il "Docente Anti-Bullo"
Inoltre, nei giorni scorsi, la Camera ha votato un provvedimento per tutelare i minorenni e prevenire i fenomeni di bullismo che è passato nelle mani del Senato per l'approvazione definitiva con 242 sì, 73 no e 48 astenuti.
Tra le novità che queste norme apporteranno c'è un "docente anti-bullo" in ogni scuola. Il suo compito sarà quello di organizzare iniziative contro il bullismo e monitorare le situazioni particolarmente delicate per prevenire atti di incitamento all'odio.
Qualora, purtroppo, questi avvengano lo stesso, le famiglie dei ragazzi colpiti da cyberbullismo avranno la possibilità di richiedere l'oscuramento dei contenuti ritenuti lesivi. Ma non solo: in caso di stalker informatici è prevista anche la reclusione da 1 a 6 anni.
La rete infatti offre infinite possibilità, ma allo stesso tempo può diventare anche una vera e propria gogna di cui i giornali spesso raccontano le tragiche fini.