Domande Test di medicina 2018: il Miur ha sbagliato la risposta n. 27?
Si è tenuto il
4 settembre il
Test di Medicina 2018 e, anche se non sono ancora usciti
i
risultati, già sono venute fuori le prime
contestazioni rispetto alle
domande proposte dal
MIUR. Le
soluzioni al
test d'ingresso, infatti, sono già online e secondo diversi studenti alcune
risposte date dal Ministero non sarebbero corrette. In particolare, il quesito incriminato è il
n. 27. Ovviamente, vista la concorrenza per il numero limitato di
posti disponibili, anche una solo una domanda giusta in più potrebbe fare la differenza per il posizionamento in
graduatoria. Vediamo insieme cosa sta succedendo e se è possibile fare
ricorso.
Non perdete:
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Test di medicina 2018[/caption]
Soluzioni Test di Medicina 2018: la domanda n.27 contestata
La domanda maggiormente contestata è stata
la numero 27, appartenente alla categoria di Biologia. Il quesito recitava quanto segue: "
In seguito all’infezione di una cellula batterica da parte di un unico batteriofago, il cui DNA è marcato con 32P, vengono prodotte 100 nuove particelle fagiche. Se si esclude che avvengano processi di ricombinazione, quanti dei nuovi fagi prodotti avranno il DNA marcato?" Esistono batteriofagi con DNA a singolo filamento e batteriofagi con DNA a doppio filamento. A quanto pare il MIUR poneva il quesito sui
batteriofagi con DNA a doppio filamento, ma questo aspetto
non era specificato nella domanda. Dunque si poteva dare una duplice chiave di lettura ed entrambe le risposte, essendo la domanda sostanzialmente incompleta, potevano essere considerate corrette. A questo punto il
MIUR potrebbe:
- annullare la domanda;
- asseggnare un punteggio di 1,5 a chi ha risposto seguendo una delle due opzioni.
Ricorso Test Medicina 2018: cosa sapere
Il bando pubblicato alla fine di giugno ha specificato il criterio di valutazione che si userà per stilare la graduatoria finale:
–
1,5 punti per ogni risposta esatta;
–
meno 0,4 punti per ogni risposta sbagliata;
–
0 punti per ogni risposta non data.
Consulcesi, network legale volto alla tutela gli aspiranti medici, dichiara di aver ricevuto un boom di segnalazioni e prevede un aumento del +40% dei possibili ricorsi.
Se vuoi fare ricorso, ecco cosa sapere: