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Relazione su una gita o un'esperienza per l'esame di italiano di terza media: la guida

2 giugno 2018

Esame Terza Media Italiano: la relazione di una gita o di un'esperienza di laboratorio

L'Esame di terza media 2018 inizia a far paura, soprattutto per le tante novità che riguardano anche la prova scritta di italiano. Una delle tracce più popolari fino allo scorso anno era la relazione di una gita o di un'esperienza in laboratorio, ma questo tipo di tema non è più una tipologia di testo per l'esame di italiano di Terza Media 2018. È stata infatti sostituita dal testo descrittivo o narrativo; tuttavia, conoscere come si fa una relazione di una gita può esservi d'aiuto all'Esame di Terza Media 2018. Volete sapere tutto sui cambiamenti per l’Esame di Terza Media 2018? Leggete anche:

Cos'è e cosa prevede la relazione di una gita o di un'esperienza in laboratorio

Gli studenti che scelgono questa traccia dovrebbero avere una mentalità analitica
e una buona memoria, perché ciò che viene loro richiesto è di raccontare cosa è successo durante il viaggio di istruzione insieme alla loro classe, oppure di ripercorrere i vari passaggi di un laboratorio (non per forza scientifico, anche di italiano). La cosa importante in questo caso è dunque la capacità di spiegare in modo distaccato e lucido una materia che il lettore ignora.

Esame di italiano di terza media: lo stile della relazione

Questa tipologia di tema comporti che si usi un linguaggio formale, il più possibile oggettivo e impersonale. Saranno presenti molte descrizioni, e per fare ciò è consigliato utilizzare parole piuttosto semplici, quando non conoscete i termini specifici che potrebbero servirti. Usate allora delle perifrasi non troppo complicate – il vostro obiettivo è farvi comprendere – e non preoccupatevi se vi saranno più ripetizioni del solito.

Prova di italiano di terza media: la scaletta della relazione di una gita o di un'esperienza di laboratorio

La struttura di un tema del genere può essere anche più importante del contenuto stesso, perché dimostrerà la vostra capacità di analisi. Nell'introduzione dovrete infatti spiegare le premesse della gita – descrizione del luogo in cui siete stati, periodo, scopo della visita, quali professori vi accompagnavano e perché – oppure dell'esperienza – tema, finalità, strumenti utilizzati. Parte centrale: nella relazione della gita il corpo del testo sarà il luogo in cui cronologicamente racconterete quanto accaduto giorno per giorno. La partenza, il tragitto compiuto, l'arrivo in albergo, i monumenti che avete visto, le informazioni ricavate dalle guide, acquisti vari. Anche nel resoconto dell'esperienza dovrete scrivere in ordine cronologico, ma è importante anche sottolineare i vari passaggi e la loro consequenzialità (perché prima uno e poi l'altro? Cosa è successo tra questi?) Soffermatevi sul vostro compito rispetto agli altri compagni di classe e preannunciate il risultato finale. Nella conclusione infatti dovrete tirare le somme dell'esperienza. È riuscita? Cosa avete imparato? In questo caso potreste anche esprimere vostre sensazioni e opinioni (nel caso non si tratti di un esperimento da laboratorio) senza esagerare, però. Per quanto riguarda la gita, invece, nella conclusione vi viene richiesto di esprimere le vostre opinioni: in primis potete esprimere le vostre preferenze in merito alla varie attività svolte, e poi potreste dire cosa avete ricavato dal viaggio di istruzione. Alla fine, senza esagerare con giudizi troppo duri, potreste anche avanzare critiche o suggerimenti per migliorare la gita, nel caso secondo voi qualche elemento sia stato organizzato male.

Esame Terza Media di italiano 2018: tutte le tracce dei temi

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