Scuole chiuse fino al 3 aprile: le Regioni coinvolte dalla misura (e dove si rientra invece il 16 marzo)
Il 4 marzo, il Governo ha deciso la sospensione delle attività didattiche in tutta Italia fino al 15 marzo, ma in alcune Regioni tale chiusura è stata prolungata fino al 3 aprile. Questa decisione è stata presa dal Premier Conte, insieme al Miur e ai Presidenti delle Regioni, con la pubblicazione del DPCM dell'8 marzo con il quale la Lombardia e altre 14 province del Nord sono state individuate come zona arancione, in cui si prevedono numerose ristrettezze agli spostamenti dei cittadini per evitare la diffusione del contagio
(qui potete leggere tutto il testo del decreto).
Quando si ritorna a scuola? Gli ultimi aggiornamenti:
Scuole chiuse fino al 3 aprile
Le scuole e le Università chiuse (inclusi anche tutti i tipi di corso, come i corsi professionali e specializzanti, e i master) fino al 3 aprile sono tutte quelle delle seguenti aree:
- tutta la Regione Lombardia
- Provincia di Modena
- Provincia di Parma
- Provincia di Piacenza
- Provincia di Reggio Emilia
- Provincia di Rimini
- Provincia di Pesaro e Urbino
- Provincia di Alessandria
- Provincia di Asti
- Provincia di Novara
- Provincia di Verbania-Cusio-Ossola
- Provincia di Vercelli
- Provincia di Padova
- Provincia di Treviso
- Provincia di Venezia
Sono anche vietate altre forme di aggregazione alternativa (tipo gruppi studio, in biblioteca, in ludoteca etc). Rimane invece la
possibilità di fare lezione a distanza, con tutti gli strumenti messi a disposizione dal Miur per le scuole.
Cosa succede nelle altre Regioni
La sospensione didattica è valida anche nelle altre Regioni d'Italia non inserite nelle precedenti, ma vale fino al 15 marzo 2020, come stabilito originariamente. Anche in questo caso, è prevista, dove possibile, la didattica a distanza.
Come succede all'anno scolastico?
La Ministra Azzolina ha spiegato che, dato che si tratta di sospensione della didattica per questioni di importanza nazionale, l'anno scolastico sarà considerato valido anche se le scuole non faranno i 200 giorni obbligatori previsti per legge. In modo da far perdere il meno possibile lo studio dei programmi scolastici, le scuole si stanno organizzando con la didattica a distanza. Tuttavia, se la situazione dovesse protrarsi a lungo (consideriamo che gli studenti della zona arancione non vanno a scuola già dal 24 febbraio, quindi lo stop alle lezioni è di oltre un mese), la
Ministra non ha escluso la possibilità di un piano d'emergenza per la Maturità 2020.
(Foto Credits: www.governo.it)