Anno scolastico 2019-2020 all'insegna degli scioperi della scuola: cosa sta succedendo
L'inizio del nuovo
anno scolastico è alle porte, ma i primi giorni di scuola sembrano essere all'insegna degli
scioperi. Idea che non spaventa per niente gli studenti che, anzi, vedono questi "smottamenti" tra i sindacati come il segnale che si potranno allungare di qualche giorno le
vacanze estive. Già è stato annunciato un
sciopero per il 18 settembre e ora i sindacati, dalla voce di
Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cigl, annunciano che in autunno ci sarà un grande
sciopero generale della scuola se non si darà seguito all'accordo del 24 aprile tramite un "decreto di urgenza". Ma cosa sta succedendo in realtà? Perché il mondo della scuola è in subbuglio e si parla già di scioperi scolastici in autunno? Cerchiamo di capire meglio insieme la situazione.
Si continua con i primi scioperi dell'anno scolastico 2019/2020! Ecco cosa sapere:
Volete sapere quando inizia la scuola e cosa prevede il calendario scolastico 2019/2020? Non perdete:
Sciopero scuola autunno 2019: i motivi delle proteste
Forse vi ricorderete che, anche l'anno scorso, ci sono state moltissime
giornate di sciopero. Tutto era legato alla
situazione dei precari, alla necessità di
nuove assunzioni e all'adeguamento degli
stipendi. Per calmare le acque il 24 aprile era stato siglato un
accordo tra il mondo della
scuola e quello dei
sindacati in cui si parlava della
creazione di un concorso per l’assunzione dei precari in vista del nuovo anno scolastico. Concorso che però, a oggi, non è ancora arrivato al Consiglio dei ministri. Così i sindacati FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams, minacciano di prendere provvedimenti e di far iniziare il nuovo
anno scolastico 2019-2020 con molti
scioperi. Come annunciato infatti durante una conferenza stampa a Roma dalle varie sigle sindacali, se non arriverà una risposta concreta alla situazione dei precari si preannuncia un autunno molto caldo. L'accusa mossa al
Governo è quindi quella di ancora non aver tenuto fede alle promesse fatte e di non aver ancora provveduto a coprire le posizioni che rimarranno scoperte il prossimo anno. A fine luglio il
Ministro dell'Economia aveva aperto l'
assunzione per circa 53mila docenti, ma la manovra non sembra essere sufficiente: si parla infatti di circa
150mila posti vacanti e se non ci saranno provvedimenti, la Commissione Europea farà partire una nuova procedura di infrazione contro l'Italia per
abuso di contratti a tempo determinato.
(Fonte Immagini Pixabay)