Sciopero studenti 16 e 17 novembre 2018: manifestazioni, motivi e assenze a scuola
Il
16 e 17 novembre 2018 è previsto un nuovo
sciopero della scuola, il secondo (dopo quello del 12 novembre) di quattro agitazioni sindacali previste in questo mese e promosse da
professori e studenti. In questa data a
scioperare saranno gli studenti, che potranno prendere parte ad una delle
manifestazioni previste nelle più importanti piazze italiane. State già festeggiando all'idea di rimanere a casa evitando una giornata di lezione? Prima di programmare il vostro giorno off da scuola il 16 e 17 novembre, cerchiamo però di rispondere a tutte le domande che vi frullano in testa: perché si
protesta? Devo portare la
giustificazione in caso di
assenza per lo sciopero? Sono a rischio le lezioni? ScuolaZoo vi fornirà tutto ciò che c'è da sapere sullo
sciopero di venerdi 16 e sabato 17 novembre 2018 in questo articolo.
Lezioni a rischio anche a gennaio 2019: è stato proclamato uno sciopero della scuola il 7 e 8 gennaio! Ecco cosa sapere:
Sciopero scuola 2018: perché si protesta il 16 e 17 novembre?
In questo mese ricco di
scioperi, qui vi parleremo dello
sciopero nazionale del 16 e 17 novembre che riguarderà
gli studenti. Lo
sciopero è stato promosso
dall'UDU e dalla Rete degli Studenti Medi. Lo
sciopero vedrà gli studenti scendere in piazza per protestare contro la
situazione dell'edilizia scolastica, l'
abbandono scolastico, il sistema dell'
alternanza scuola lavoro e i
tagli decisi dal governo in tema di Istruzione e ricerca.
Lezioni a rischio 16 e 17 novembre 2018: decidi di rimanere in piazza? Porta la giustificazione!
Nel caso di questo
sciopero, essendo protagonisti gli studenti, i docenti svolgeranno normalmente lezione. Decidi di restare a casa per dormire di più la mattina ed evitare di prender parte alle lezioni in una classe semivuota? Se decidi di non andare a scuola, il giorno successivo sarai comunque tenuto a portare la
giustificazione per l'assenza: è obbligatorio! E, se vi state chiedendo se lo sia anche nel caso in cui siate scesi in piazza a protestare contro tagli e problemi scolastici, è obbligatorio anche in questo caso!
Scritto da Camilla Ficchì
(Foto Credits: Pixabay)