La lettera di presentazione non è una tortura medievale

Se stai leggendo questo, probabilmente è perché qualcuno ti ha detto che allegare una lettera di presentazione al CV è essenziale. Dopo aver superato lo shock iniziale, ti sarai chiesto: “È davvero così fondamentale? Non basta già il mio CV lungo due pagine?”. Beh, purtroppo no. La lettera di presentazione è un alleato potente: serve a catturare l'attenzione, raccontare qualcosa di te e a dimostrare perché sei la persona giusta per quel lavoro. Ecco una buona notizia: scrivere questa lettera non deve essere per forza noioso e non richiede uno stile burocratico! È piuttosto un modo per far emergere la tua personalità, quella che suona genuina e sicura di sé. Quindi, eccoci qui, con qualche consiglio per scrivere una lettera di presentazione che farà pensare a chi legge: "Questa persona dobbiamo assumerla".  

1. Inizia con il piede giusto: no alle introduzioni noiose

Il primo paragrafo è come il primo appuntamento: se parti con un “Ciao, sono Mario e sono nato a Cuneo”, il recruiter potrebbe non arrivare neanche alla seconda riga. Serve qualcosa di più memorabile e diretto. L’apertura deve catturare, intrigare e dire qualcosa di te. Pensa a un dettaglio che ti descriva o una breve storia che ti ha portato a candidarti. Se il ruolo è nel marketing e hai una passione per i social, per esempio, potresti iniziare così: "Quando penso a come descrivermi, mi viene subito in mente un meme: sì, direi che sono fatto per il marketing!” Questa introduzione incuriosisce e mette subito a proprio agio chi legge. Non c’è bisogno di entrare in “modalità curriculum”; rilassati, non sei a un colloquio formale!  

2. Chi sei? Raccontalo senza sembrare troppo formale

La lettera è una delle poche occasioni in cui puoi inserire un pizzico di personalità, quindi evita frasi fatte come “Ho sempre desiderato lavorare in un ambiente dinamico e stimolante…”. Diciamolo: nessuno parla davvero così. Un buon inizio è cercare di spiegare chi sei e qual è il tuo vero interesse per il ruolo. Un recruiter vuole conoscere la tua unicità, quindi renditi autentico e convincente. Se stai cercando di diventare social media manager, puoi usare un tono simpatico, dicendo magari: "Per me l’engagement sui social è la parte più soddisfacente, quando vedo crescere il numero dei follower è come aver vinto alla lotteria!” Ecco, un po’ di ironia aiuta a sembrare interessanti, senza esagerare.  

3. Racconta una storia, non fare un elenco di esperienze

Un errore comune? Trattare la lettera di presentazione come una lista di incarichi. Il punto è raccontare, anche brevemente, come e perché hai fatto determinate scelte e come queste ti hanno portato al punto in cui sei oggi. Immagina di spiegare la tua storia a un amico, in modo genuino. Esempio: invece di dire “Ho lavorato per tre anni come cameriera”, racconta quello che quest’esperienza ti ha davvero insegnato: "Tre anni dietro un bancone mi hanno insegnato a gestire la pressione meglio di qualsiasi corso di formazione. Se riesci a sorridere a un cliente quando ti chiede un caffè all’americana, allora sei pronto per ogni sfida!” Condividere dettagli rende la tua esperienza concreta e più interessante per chi legge.  

4. Perché vuoi lavorare con loro?

Una lettera non dovrebbe sembrare solo una celebrazione delle tue qualità: ti serve anche spiegare perché vuoi lavorare con loro e non con chiunque altro. Qui entra in gioco la ricerca sull’azienda: dimostra che sai chi sono, che sei allineato con i loro propositi, che ti interessa il loro approccio o i progetti in cui sono coinvolti. Per esempio, se ti stai candidando in una startup tech, fai emergere la tua curiosità per quel settore e come il loro lavoro si allinei ai tuoi obiettivi. Per esempio: "Ho scoperto il vostro progetto sull’innovazione delle app fitness e ho pensato: ecco il team con cui posso crescere e fare la differenza!” Così dimostri non solo interesse, ma anche che hai colto l'essenza della loro attività e hai voglia di farne parte.  

5. Concludi con sicurezza: chiedi un incontro, non un lavoro

Chiudere la lettera in modo deciso è una scelta vincente. Non hai bisogno di chiedere umilmente il lavoro, ma puoi aprire la porta a un futuro incontro. Pensa alla lettera come a una premessa di una conversazione, non come una supplica. Un esempio: "Mi piacerebbe raccontare come le mie esperienze e capacità potrebbero portare valore al vostro team. Grazie per l'attenzione e, chissà, potremmo approfondire il tutto davanti a un caffè!” Così dai un’impressione positiva e lasci una porta aperta senza sembrare troppo insistente.  

6. Domande frequenti (ovvero le “FAQ” sulla lettera di presentazione”)

Infine, ti lasciamo qui sotto alcune domande classiche che molti si pongono prima di scrivere una lettera di presentazione. Speriamo di chiarire anche qualche tuo dubbio con risposte semplici e pratiche.

a) "Non ho esperienza, cosa posso scrivere?"

Se ti mancano esperienze lavorative, punta sulle tue capacità, passioni e magari qualche progetto personale. Hai fatto volontariato? Hai creato una pagina social per un evento? Perfetto! Ogni piccola esperienza vale qualcosa.

b) “La leggono davvero o è solo una formalità?”

Sì, molti recruiter la leggono e una lettera ben fatta può fare la differenza. Se hai scritto qualcosa di interessante, farà sicuramente colpo.

c) “Quanto deve essere lunga?”

Non troppo. Idealmente, una sola pagina A4 (300-400 parole circa). I recruiter hanno poco tempo, quindi meglio andare dritti al punto.

d) “Posso essere spiritoso?”

Assolutamente sì! Con un po’ di moderazione, naturalmente. Una battuta leggera va bene, ma valuta sempre il tono dell’azienda a cui ti stai rivolgendo.   In conclusione, scrivere una lettera di presentazione è un po’ come partecipare a un talent show: puoi essere interessante, unico, ma senza strafare. Usala come un’opportunità per raccontare chi sei, cosa ti appassiona e perché pensi di essere perfetto per quel ruolo. Non farti scoraggiare e ricorda di essere te stesso: personalizza la lettera, sii genuino, e mostra sempre un reale interesse per l’azienda a cui ti stai candidando. Se dovessi avere altri dubbi puoi sempre approfondire con i numeri articoli che noi di BuddyJob abbiamo pensato per te! Se non sai come scrivere e valorizzare le tue soft skill puoi leggere qui il nostro articolo a riguardo o se ti servono dritte su come creare il tuo CV da zero ti consigliamo di dare un’occhiata a Come fare il Cv perfetto?”. Inoltre BuddyJob ti offre la possibilità di call gratuite con esperti del settore che potrebbero rispondere a tutti i tuoi dubbi e le tue domande! Dai un’occhiata al nostro sito ed è praticamente sicuro che troverai il buddy che fa al caso tuo!  Buona scrittura!

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