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Strage di Via D'Amelio: riassunto dell'attentato a Paolo Borsellino e la scorta

19 luglio 2019

Morte di Paolo Borsellino: riassunto strage di via d'Amelio

Sono passati 27 anni dalla strage di via d'Amelio, a Palermo, in cui perse la vita Paolo Borsellino. Il 19 luglio 1992 il magistrato siciliano venne ucciso insieme alla sua scorta da un attentato della mafia. Si tratta di un avvenimento tanto triste quanto significativo per la storia della lotta alla criminalità organizzata in Italia. Per ricordare le vittime dell'attentato ed il coraggio del giudice Paolo Borsellino noi di ScuolaZoo vi proponiamo un breve riassunto per la scuola con la ricostruzione della strage di via d'Amelio del 1992. Conoscere questo fatto di cronaca nera vi può essere utile anche per svolgere in classe o alla Maturità un tema sulla mafia. Non perdetevi le frasi per commemorare l'opera di Paolo Borsellino il giorno dell'anniversario della strage di via d'Amelio:

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Strage via d'Amelio: ricostruzione dell'attentato della mafia a Paolo Borsellino

Cosa è successo il 19 luglio 1992? Facciamo una ricostruzione della strage di via d'Amelio. Sono le 5 di pomeriggio di una calda domenica d'estate a Palermo. Il silenzio viene rotto da una boato: un'autobomba situata in via d'Amelio salta in aria. Si tratta di una Fiat 126 rubata e contenente 90 kg di esplosivo. Il mezzo è stato collocato sotto casa della famiglia del magistrato Paolo Borsellino che si trovava lì per fare visita alla madre e alla sorella. Lo scoppio provoca la morte del giudice, di 5 agenti della sua scorta e 24 feriti. L'unico sopravvissuto alla strage di via d'Amelio è un poliziotto: alle sue parole si deve buona parte della ricostruzione dell'attentato della mafia. Dichiara che l'esplosione è stata improvvisa... dal nulla si è alzata una fiamma e le persone vicine all'autobomba sono state sbalzate via. Al termine non rimanevano che panico, distruzione e corpi esanimi, tra cui quello di Paolo Borsellino.

Paolo Borsellino ucciso dalla mafia: i motivi della strage di via d'Amelio

Perché la mafia ha fatto un attentato a Paolo Borsellino e alla sua scorta? Il movente della strage di via d'Amelio è legato al maxi processo contro l'organizzazione mafiosa messo in piedi dal magistrato e dal collega Giovanni Falcone, anch'egli rimasto vittima di un attentato terroristico. I due giudici rappresentano un modello esemplare: ebbero infatti il coraggio di portare avanti le indagini contro la mafia nonostante le continue minacce a loro e ai loro cari. Il loro amore per la giustizia purtroppo costò la vita ad entrambi con la strage di via d'Amelio e la strage di Capaci ad opera della criminalità organizzata. (Crediti Immagini: Pixabay)
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