Sciopero scuola maggio 2019: annullata la protesta del 17 maggio, motivi e cosa sapere
Stavate già facendo i salti di gioia visto che, dopo tutti questi giorni di
vacanza per via del
ponte di Pasqua, del 25 aprile e del 1°maggio, la
scuola sembrava svanire lontano come un miraggio? A questi giorni di stop didattico si era poi aggiunto anche lo
sciopero della scuola del 17 maggio: un altro giorno di riposo dalle lezioni. Insomma, sembrava che questi ultimi giorni di lezione fossero all'insegna del relax e delle ore saltate, già... eppure qualcosa sta cambiando, con somma gioia dei professori e, un po' meno, degli studenti. Nella mattinata di oggi, 24 aprile, intorno alle 6:00 il
Ministro dell'Istruzione Bussetti ha infatti dichiarato che lo s
ciopero del 17 maggio della scuola è stato revocato in quanto, finalmente, si è trovato un accordo. Vediamo di capire meglio cosa sia successo.
Sembra che cambi tutto: alcuni sindacati hanno deciso di fare lo stesso lo sciopero! Ecco le ultime news
Volete sapere quali erano le motivazioni della protesta in programma il 17 maggio? Le trovate qui:
Sciopero Scuola cancellato: il 17 maggio si torna in classe
Dopo una notte lunghissima, conclusasi alle prime ore dell'alba di oggi, 24 aprile,
Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals e Gilda i maggiori
sindacati della scuola, hanno trovato un accordo con il
MIUR e il
Ministro Bussetti sulle principali problematiche ed emergenze del comparto scolastico. Il
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, presente all'incontro, ha spiegato che è consapevole di dover fare di più per la scuola, ma che in un momento finanziariamente complicato come questo è importante anche fare dei piccoli passi e trovare quindi le risorse per il
rinnovo dei contratti e aumentando gli
stipendi che diventano congrui alle responsabilità cui sono sottoposti i docenti.
Revocato Sciopero 17 Maggio Scuola: gli accordi tra MIUR e Sindacati
Nello specifico viene praticamente cancellata l'ipotesi della cosiddetta
Autonomia Differenziata delle scuole che voleva quindi una regionalizzazione degli istituti: la
scuola resta
nazionale. Inoltre, per quanto riguarda il
rinnovo del contratto dei docenti, scaduto lo scorso 31 dicembre, il Governo ha dichiarato l'intenzione di iniziare al più presto la stesura del nuovo contratto di lavoro. Stessa celerità anche per cercare di adeguare, nel prossimo triennio, gli
stipendi dei professori ai livelli europei. In ultimo, per quanto riguarda la posizione dei
precari, nell'incontro tra Sindacati e Governo, si è deciso che coloro che hanno già maturato 36 mesi di supplenza nella scuola potranno accedere ad un concorso semplificato per l'immissione in ruolo, oppure un percorso abilitante selettivo con assunzione semplificata.
(Fonte Immagini Pixabay)