Primo giorno di scuola 2020, mancano 20mila aule: l'intervento dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani
Il rientro a scuola a settembre è una corsa contro il tempo: i presidi, infatti, stanno cercando, insieme agli Enti Locali di riferimento, di trovare nuove aule, anche al di fuori degli spazi scolastici, per permettere a tutti gli studenti e le studentesse di tornare in classe mantenendo il distanziamento fisico di un metro, come previsto dal Ministero dell'Istruzione. Secondo l'Associazione Nazionale Presidi sono 20mila gli spazi alternativi alle aule scolastiche necessari: a oggi, lunedì 10 agosto, mancherebbe da trovarne il 50% circa. Per questo, come riporta Ansa, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) vorrebbe lanciare degli avvisi pubblici per reperire spazi alternativi alle aule, inclusi hotel, B&B e appartamenti.
A settembre faremo lezione nei B&B e hotel?
Non lo sappiamo ancora, visto che al momento si tratta di una possibilità. La proposta arriva però dall'ANCI che sta cercando di trovare degli spazi appositi per 400mila studenti italiani con la pubblicazione di Avvisi Pubblici. «Gli avvisi pubblici, in quanto tali, saranno aperti a tutti - ha spiegato Cristina Giachi, responsabile scuola dell'ANCI ad
Ansa - Laddove sarà necessario, oltre a musei, cinema e centri congressi, potrebbero partecipare anche hotel, Bed & Breakfast e perfino appartamenti singoli, purché le strutture rispettino i requisiti di capienza e sicurezza».
La reazione del Ministero dell'Istruzione
Il Ministero dell'Istruzione non è entrato nel merito di questa dichiarazione, ma in una nota stampa ha comunque sottolineato che gli spazi alternativi che gli Enti locali stanno cercando «ovviamente, ricorda il Ministero, dovranno essere sempre adeguati per ospitare studentesse e studenti». Indipendentemente da questo, sottolinea il comunicato, «il Ministero, insieme agli Enti locali, agli Uffici scolastici e ai dirigenti delle scuole si lavora senza sosta per risolvere le ultime criticità e per riportare tutti a scuola».
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