La
Maturità 2019 è ormai finita e ciò che vi rimane da scoprire è il
voto, a meno che non siate sfortunati, e che quindi siate costretti a studiare ancora un po' perché non avete ancora sostenuto l'
Esame Orale. Tra un
calcolo e l'altro, sommando i diversi
punteggi e
crediti, si cerca di capire se si è ottenuto il famigerato 60. Purtroppo però possono esserci dei casi, infatti, in cui uno studente pensa di aver ricevuto un'
ingiustizia nella valutazione, oppure di essere stato
bocciato non per motivi reali, ma per cause soggettive diverse dall'andamento scolastico. In quel caso allora si può fare
ricorso al Tar, ma sappiate che l'iter è lungo e che, soprattutto, non è detto vinciate. Vediamo però insieme
quando, come e in quali
casi è possibile fare ricorso per la Maturità 2019!
Non hai superato la Maturità 2019 e non sai come fare per l'anno prossimo? Ecco il kit che potrebbe salvarti l'anno:
Non perdere:
Vi sono diversi casi in cui è possibile fare
ricorso per la bocciatura alla Maturità 2018 e, a regolamentarli, è stato il Tar del Lazio con una sentenza del 2008. I casi in cui è possibile presentare un ricorso sono quindi i seguenti:
- Irregolarità amministrative (mancanza di una firma sul verbale d'esame
- In caso di manifeste contraddizioni o illogicità nel procedimento di valutazione
- In caso di manifeste disparità di trattamento tra candidati
Dovete fare molta attenzione se avete deciso di fare veramente
ricorso per la Maturità 2018. È molto difficile, a meno che non ci sia proprio un palese errore nel conteggio dei punti (ad esempio) dimostrare che la
commissione d'esame vi ha dato un voto sbagliato o vi ha bocciato ingiustamente. Sicuramente tentar non nuoce, ma sappiate che il procedimento comunque costa quindi, fatelo solo se siete veramente sicuri che vi sia una ingiustizia.
Ricorso Maturità 2018: la sentenza del Tar
Come vi abbiamo anticipato c'è la
sentenza 7262 del 2008 del Tar che stabilisce i casi in cui è possibile presentare ricorso per la bocciatura o un voto considerato sbagliato alla Maturità 2018: ecco il testo.
"Le valutazioni sulla preparazione degli studenti sono espressione di valutazioni di natura tecnico/didattica non sindacabili nel merito, se non in caso di manifeste contraddizioni o illogicità nel procedimento. Nel caso di impugnazione di valutazioni provenienti da Commissione di maturità, non è sufficiente contestare vizi di natura formale della valutazione negativa espressa potendo questa risultare illegittima solo qualora si possa dimostrare che, a causa dei lamentati vizi della specie su riferita, la determinazione e/o il giudizio finale risultassero irrimediabilmente infirmati per erroneità dei presupposti, per travisamento dei fatti, per manifeste contraddizioni, per disparità di trattamento tra candidati ovvero, ancora, per illogicità manifesta".