Prove Invalsi 2018: errore nella prova di matematica di quinta elementare
Le
Prove Invalsi 2018 di scuola primaria si sono concluse la scorsa settimana: in attesa di avere le
soluzioni e le risposte ufficiali dei test di
seconda e quinta elementare, l'Istituto Invalsi, in data 14 maggio, ha ammesso che, nella
prova Invalsi 2018 di matematica di quinta elementare sostenuta dai piccoli studenti venerdì 11 maggio, c'era un
errore. La "svista" in questione riguarda una domanda sul
regno di Cleopatra e l'analisi della linea temporale con tutti gli eventi principali che l'hanno riguardata. Cosa succede adesso? Quanto è grave l'errore commesso dell'Istituto Invalsi e quanto questo influirà sul
giudizio? Ecco cosa sapere sul
voto delle Invalsi 2018 di quinta elementare dopo la comunicazione dell'errore nel test di matematica.
Per saperne di più sulle domande e le risposte delle Prove Invalsi 2018 di scuola primaria, leggete qui:
Volete sapere come funziona la valutazione e il voto delle Invalsi 2018? Non perdete:
Prove Invalsi 2018 quinta elementare: quanto influisce l'errore dell'Istituto Invalsi sul voto?
L'
errore segnalato dall'Istituto di rilevazione nazionale si riferisce a una
domanda sul regno di Cleopatra somministrato agli studenti di
quinta elementare nel test di matematica. Essendo i test delle elementari
cartacei, tutti i piccoli alunni hanno affrontato gli stessi quesiti (e quindi anche questo). Nella domanda c'è un
errore grammaticale: si parla infatti della battaglia di
Anzio invece che della battaglia di
Azio. "Con riferimento alla domanda relativa alla linea del tempo riferita al regno di Cleopatra, presente nella prova di Matematica della classe V della scuola primaria, l’INVALSI si scusa per il refuso (Anzio anziché Azio)", riporta il comunicato stampa pubblicato sul sito Invalsi. Una gaffe, tuttavia, che
non incide sul resultato e sul voto, in quanto, come specifica l'Istituto Invalsi, "il refuso non incide in alcun modo sulla possibilità di rispondere correttamente, non essendo oggetto del quesito".
Ecco qui di seguito la domanda incriminata:
Foto Credits: Pixabay