Luis Sepúlveda: biografia e opere dell'autore della Gabbianella e il gatto morto per Coronavirus
È morto Luis Sepulveda, l'autore cileno conosciuto per la sua opera più famosa,
La Gabbianella e il Gatto. Da qualche tempo era in ospedale perché contagiato dal
Coronavirus, ma dalle ultime notizie diffuse dai familiari sembrava essere fuori pericolo. Oggi è arrivata la triste notizia della sua morte. In questo articolo vi racconteremo la sua appassionante storia e il suo coinvolgimento nella lotta politica per la libertà del suo paese, le sue opere più famose e le citazioni più belle tratte dai suoi scritti.
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(credits: Wikipedia)[/caption]
Chi era Luis Sepúlveda: biografia dello scrittore
Di origine cilena, classe 1949, Luis Sepúlveda si avvicina al mondo della politica sin da piccolo grazie a suo zio e a suo nonno, un anarchico dell'Andalusia costretto a sfuggire in Cile per evitare di essere catturato. La sua passione, tuttavia, era la scrittura e sin da piccolo manifesta un grande talento. Nel 1969 vince una borsa di studio per l'università di Mosca ma riuscirà a stare in Russia per pochissimo tempo: non sono ancora noti i motivi per cui è stato cacciato ma corrono voci che abbia avuto una relazione con la sua professoressa e che abbia litigato con alcuni dissidenti.
L'impegno in politica e la prigionia
Tornato in Cile, Sepulveda decide d'iscriversi al Partito Socialista, diventando la guardia dell'allora presidente cileno, Salvador Allende. Nell'ottobre 1973 viene messo in atto un colpo di stato da parte del generale Pinochet, nel quale muore Allende mentre Sepúlveda, che era stato messo a guardia di un condotto dell'acqua, viene catturato. In prigione subisce delle torture; nel 1976, si attiva la sezione tedesca di Amnesty International per richiederne la liberazione, che è ottenuta dopo 7 mesi di lotta. Nonostante tutto, Luis Sepúlveda continua a battersi contro il regime di Pinochet attraverso le sue opere teatrali. Viene nuovamente arrestato e questa volta gli viene dato l'ergastolo, pena poi ridotta a 8 anni grazie all'intervento di Amnesty International.
La fuga dal Cile
Nel 1977 decide di scappare, recandosi a Buenos Aires ma lì non trova l'appoggio del governo, quindi interviene la Svezia, che gli concede asilo politico. Lo scrittore però decide di andare in Paraguay e poi in Ecuador. Qui ha modo di studiare la civiltà degli Indios Shuar vivendo insieme a loro nella foresta Amazzonica. Nel 1978 ritorna a occuparsi di politica, andando a combattere in Nicaragua a favore della brigata di Simón Bolívar. Questa volta va meglio perché la liberazione va a buon fine e lui ha modo di lavorare come giornalista.
Il ritorno in Europa
Dopo il Nicaragua, Luis Sepúlveda decide di recarsi in Europa, precisamente ad Amburgo, dove continua la sua attività di giornalista come corrispondente per le imprese di Greenpeace, con cui decide d'imbarcarsi per una spedizione dal 1982 al 1987. Nel 1988 decide di prendersi una pausa per scrivere i suoi romanzi e l'anno dopo fa ritorno in Cile. Successivamente si sposta in Spagna, e questa nazione sarà la sua dimora fino alla morte.
Luis Sepúlveda: elenco opere più famose
La vita di Luis Sepúlveda ha inciso tantissimo sulle sue opere. L'autore ha iniziato a scrivere dal 1989, l'anno in cui termina il suo lavoro con Greenpeace e si prende definitivamente una pausa per iniziare a scrivere. Ecco l'elenco delle sue opere più lette e conosciute:
- 1992. Un viejo que leía novelas de amor (Un vecchio che leggeva storie d'amore). Romanzo scritto durante il periodo trascorso in Amazzonia
- 1994. Mundo del fin del mundo (Il mondo alla fine del mondo). Un ragazzo sogna di diventare un marinaio ma quando assiste alla caccia di una balena rimane talmente deluso che cambia subito idea.
- 1994. Nombre de torero (Un nome da torero). Romanzo poliziesco e d'avventura ambientato nella città di Berlino dopo la caduta del muro. Il protagonista è un ex combattente cileno che viene incaricato di recuperare un tesoro trafugato, la Collezione della Mezzaluna Errante. Lui accetta l'incarico e lo fa perché vuole ritrovare la donna che ama.
- 1995. Patagonia Express. È il diario di viaggio della sua avventura in Patagonia.
- 1996. Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar (Storia di una gabbianella e del gatto a cui insegnò a volare)
- 1997. Desencuentros (Incontro d'amore in un paese di guerra). È una raccolta di racconti che narrano di politica, amore, guerra e sogni.
- 1998. Diario de un killer sentimental (Diario di un killer sentimentale). Ambientato a Madrid, il protagonista vive delle sensazioni strane ed è convinto che qualcosa di strano succederà anche a lui nel corso della giornata ma la sua missione era solo una: eliminare un uomo e cercare di non fallire.
- 1998. Hot line: Jacharé. Dany Contreras, esule cileno ed ex poliziotto, lascia il suo ufficio svizzero per andare a Milano a indagare sulla morte di Vittorio Bruni, magnate delle omonime pelletterie.
- 2000. Historias Marginales. (Le rose di Atacama). Raccolta di 35 storie di uomini e donne che vogliono lottare per i loro ideali senza scendere a compromessi.
Frasi di Luis Sepúlveda: citazioni e aforismi
Luis Sepúlveda è uno scrittore romantico e diretto, i suoi versi sono crudi e dolci allo stesso tempo. Ecco qui alcune delle frasi più belle dell'autore:
- È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo.
- E se è tutto un sogno, che importa. Mi piace e voglio continuare a sognare.
- Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi.
- Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla.
- Nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell’aria è più forte della paura di cadere e allora la vita gli insegna a spiegare le ali.
(Credits copertina: raiplay.it)