Lorenzo Fioramonti Ministro dell'Istruzione: cosa sapere su di lui
Il
Primo giorno di scuola non è ancora arrivato che arrivano grandi notizie dal
Miur:
Lorenzo Fioramonti prenderà il posto di
Marco Bussetti come Ministro dell'Istruzione! "Di già?", vi starete chiedendo. Ebbene sì: nonostante il ministro leghista si sia insediato dopo le elezioni politiche di marzo 2018, la
crisi di governo aperta da Salvini ad agosto ha portato alla formazione di un nuovo esecutivo, sempre guidato da
Giuseppe Conte, con ministri nuovi appartenenti ai due partiti di
Movimento 5 Stelle e PD. Di oggi,
4 settembre 2019, è la notizia che
Fioramonti, appartenete al M5S, sarà al vertice del Ministero dell'Istruzione. Chi è? Qual è il suo percorso? E soprattutto... cosa cambierà per la scuola? Il precedente ministro aveva cambiato tutta la Maturità e voleva puntare all'abolizione del test di Medicina. Cosa succede adesso?
Se vuoi capire bene cos'è successo con la crisi di Governo trovi tutto qui:
Miur, Lorenzo Fioramonti: biografia del Ministro dell'Istruzione
Se vi state chiedendo
chi è Lorenzo Fioramonti e soprattutto qual è la sua biografia sappiate che noi di ScuolaZoo l'abbiamo riassunta qui per voi. Vediamo allora insieme tutte le informazioni possibili sul nuovo Ministro Dell'Istruzione. Come si legge sul sito del MIUR, Lorenzo Fioramonti era Vice-Ministro di Marco Bussetti presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e fa parte del
Movimento 5 Stelle. La carriera non politica lo vede in aspettativa dal ruolo di
Professore Ordinario di Economia Politica all’Università di Pretoria (Sudafrica), dove ha fondato il Centre for the Study of Governance Innovation ed è stato Vice Direttore del Progetto Future Africa. Fioramonti, inoltre, è anche
Professore Straordinario presso la Scuola di Public Leadership dell’Università di Stellenbosch, Senior Fellow presso il Centre for Social Investment dell’Università di Heidelberg e la Hertie School of Governance (Germania) e Associate Fellow presso l’Università delle Nazioni Unite. Ha conseguito inoltre la
“Cattedra Jean Monnet” in Africa, un riconoscimento prestigioso assegnato dalla Commissione Europea ad accademici distinti e detiene la cattedra UNESCOUNU in Integrazione Regionale, Migrazione e Libera Circolazione delle Persone. Nel 2012 ha ricevuto il Premio del l’Università di Pretoria come Exceptional Young Researcher e nel 2014 è diventato il
primo presidente dell’Associazione degli Studi dell’Unione Europea dell’Africa Sub-Sahariana. Il nuovo Ministro dell'Istruzione sembra così avere tutte le carte in regola per ricoprire questo ruolo e, oltre a tutti gli impegni nel mondo dell'educazione, fino al 2018,
Fioramonti era anche un giornalista del Business Day.
Come scrivere al Ministro Fioramonti: tutti i suoi contatti
Se vuoi sapere, invece, come contattare il Ministro dell'Istruzione per scrivere a lui domande, richieste o iniziative, potete usare canali più o meno ufficiali. Mi raccomando usate sempre il rispetto e non vi scoraggiate se Fioramonti non vi risponde subito: ha tantissime richieste a cui dover far fronte! Qui trovate tutti i canali social e ufficiali per contattarlo:
È difficile sapere con anticipo
cosa cambierà adesso che Fioramonti si insedierà al Miur. Essendo stato
Vice-Ministro presso il Ministro dell'Istruzione sotto Bussetti, è probabile che il nuovo Ministro sia allineato a grandi linee con le scelte del suo predecessore. Tuttavia, le modifiche che il neo-Ministro ha già segnalato di voler fare sono:
- Maggiori finanziamenti alla ricerca e alle università di alta formazione
- Introdurre tassa sulle merendine, sulle bevande zuccherate e sui biglietti aerei
- Eliminare le classi "pollaio" cioè troppo affollate
- Andare verso a una diminuzione dei precari per il personale docente, scolastico e universitario
- Procedere con l'inserimento dell'educazione civica nelle scuole
Non sappiamo ancora bene, invece, quali sono le novità che il Ministero vorrebbe introdurre per quanto riguarda la Maturità e l'abolizione del numero chiuso a Medicina. Due tasti dolenti, a cui si aggiunge anche il tema dell'obbligatorietà o meno delle Prove Invalsi per quinta superiore e terza media.
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(Fonte Immagini Facebook)