A che punto è il governo? Cosa sapere sul nuovo Presidente del Consiglio e i nuovi Ministri
L
'Italia ha un
nuovo governo: venerdì 1° giugno, il nuovo
Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi
ministri, tra cui il
Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, prestano
giuramento davanti al
Presidente della Repubblica. A quasi tre mesi dalle
elezioni politiche 2018, il
Movimento 5 Stelle e la
Lega sono così riusciti a formare un nuovo esecutivo, dopo il primo ritiro di Conte sul "no" a
Mattarella al proposto Ministro dell'Economia Savona e il fallimentare tentativo di
Cottarelli di formare un governo tecnico. Lo
stallo, quindi, si è concluso:
chi sono il Presidente del Conisiglio e i Ministri? Cosa succederà adesso? Qual è il
programma di governo del
governo Lega-Movimento 5 Stelle? Cosa cambierà per la scuola e l
a Maturità 2018? Scopriamolo insieme.
Marco Bussetti: chi è il nuovo ministro dell'Istruzione
Da oggi, il nuovo Ministro dell'Istruzione, è Marco Bussetti, scelto tra le file della Lega e laureto in Scienze Motorie. Come cambierà la scuola e l'Esame di Stato con lui al posto di Valeria Fedeli al Miur? Ecco cosa sapere:
Chi è il nuovo presidente del consiglio: il premier 2018
Il nome scelto da
Lega e
M5S è
Giuseppe Conte, un professore e giurista.
Governo Lega-M5S: la rosa dei ministri
Alla fine si è formato un governo a coalizione Lega-M5S: la "divisione dei ruoli" si poteca notare già nella scelta del
presidente della Camera,
Roberto Fico (Movimento Cinque Stelle), e del
Senato,
Maria Elisabetta Alberti Casellati (proposta dal Centro Destra), ma ancora di più appare dalla "spartizione" dei ministeri. Ecco tutti i nomi dei Ministri:
- Interni: Matteo Salvini.
- Esteri: Enzo Moavero Milanesi, esperto di antitrust e laureato a Yale, ha lavorato con Mario Monti ed Enrico Letta.
- Sviluppo e Lavoro: Luigi di Maio.
- Economia: Giovanni Tria, insegna Economia Politica all'Università Tor Vergata di Roma e ha esperienze alla Banca Mondiale e all'OCSE.
- Istruzione: Marco Bussetti, dirigente scolastico e professore universitario laureato in Scienze Motorie.
- Sottosegretario al Palazzo Chigi: Giancarlo Giorgetti, vecchio capogruppo della Lega alla Camera;
- Giustizia: Alfonso Bonafede, avvocato del M5S.
- Agricoltura: Gianmarco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato.
- Ambiente: Sergio Costa, generale dei Carabinieri protagonista dell'indagine sulla "Terra dei Fuochi".
- Rapporti con il Parlamento: Riccardo Fraccaro, laureato in giurisprudenza, è stato deputato del M5S al parlamento, per poi diventare portavoce del gruppo e segretario dell'ufficio di presidenza.
- Infrastrutture: Danilo Toninelli, laureato in giurisprudenza, è stato ufficiale di complemento dei Carabinieri a Torino, poi ispettore tecnico assicurativo e attivista per la battaglia no Tav.
- Cultura: Alberto Bonisoli, fino ad oggi ha avuto la carica di direttore della Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano.
- Sanità: Giulia Grillo, attuale capogruppo del M5S al Parlamento.
- Politiche europee: Paolo Savona, proposto da Salvini (e rifiutato da Mattarella come Ministro all'Economia), è già stato Ministro dell'Industria durante il governo Ciampi, ha insegnato Politica economica ed è vicepresidente dell’Aspen Institute Italia.
Nuovo Governo: cosa è successo negli ultimi giorni
Nuovo Governo - aggiornamenti del 1 giugno 2018
È arrivata la comunicazione ufficiale che il
nuovo governo si baserà su un contratto tra
Lega-M5S. Il nuovo premier sarà Giuseppe Conte e oggi, insieme ai suoi ministri, farà il giuramento, ultimo passo prima di passare all'esecutivo. Dopo mesi di attesa e la tensione delle ultime settimane, finalmente forse abbiamo raggiunto la conclusione di queste lunghe consultazioni.
Nuovo governo - le notizie delle ultime settimane
il
governo Lega-M5S forse non si farà. Il motivo? Nel momento in cui
Conte ha presentato la lista dei
ministri, scelti congiuntamente dalle due parti del futuro
governo del cambiamento, un nome ha creato qualche problema: come ministro dell'economia è stato proposto
Paolo Savona. È un economista e politico dalle vedute un po' estremiste per quanto riguarda l'Europa e soprattutto l'Euro. Infatti il
Presidente della Repubblica ha fermato tutto il processo la sera del
27 maggio proprio perché temeva che, ponendo come ministro dell'economia Savona, gli italiani avrebbero dovuto correre il rischio di affrontare l'
uscita dall'Euro. Successivamente, Conte si è ritirato dal campo e la situazione è crollata nel baratro:
Salvini e
Di Maio, in particolare quest'ultimo, hanno accusato il presidente di aver fatto un uso troppo ampio del suo potere. Si è anche parlato di
impeachment (lo stato di messa in accusa del Presidente) ma l'idea è stata subito abbandonata dallo stesso Di Maio, che l'aveva proposta. Adesso il Presidente della Repubblica sta valutando se prendere la strada di un
governo tecnico con a capo
Cottarelli oppure se ritornare ad un governo Lega-Movimento Cinque Stelle, con nuove proposte per i ministri.
Composizione del Governo italiano: cosa prevede la legge, come funziona e quali sono i prossimi passaggi
Ora che il
premier è stato deciso insieme all'entourage dei
ministri, La
prima fase preparatoria di
consultazioni è terminata così come la
fase dell'incarico, cioè il momento in cui il probabile premier ha un lungo colloquio con il Presidente della Repubblica, che stabilirà se dargli "la sua benedizione" o meno. Nel momento in cui viene confermato l'incarico non si può tornare indietro, né interferire con le decisioni di governo dell'incaricato. In questo momento ci troviamo nella
fase della nomina, cioè il momento in cui viene confermato il nome e il futuro premier presenta al capo dello stato la lista con i nomi dei ministri. Vengono così emanati
3 decreti:
- nomina del Presidente del Consiglio (controfimato dal Presidente del Consiglio nominato, per attestare l'accettazione);
- nomina dei singoli ministri (controfimato dal Presidente del Consiglio);
- accettazione delle dimissioni del Governo uscente (controfirmato anch'esso dal Presidente del Consiglio nominato).
Da qui poi il Presidente del Consiglio e i ministri devono prestare
giuramento di fedeltà a tutti i cittadini; inoltre, entro
10 giorni dalla formalizzazione della nomina, si devono presentare davanti a ciascun ramo del Parlamento -
Camera dei Deputati e Senato - per ottenere il
voto di fiducia, che deve avvenire per
appello nominale e deve essere motivato dai gruppi parlamentari. In questo modo ogni parlamentare, dovendo "metterci la faccia", può assumersi la responsabilità della sua scelta.
(Credits foto copertina: governo.it / Credits foto: camera.it)