Settembre si avvicina e prima del
primo giorno di scuola 2019, ahimè, chi ha un
debito scolastico deve affrontare l'
esame di riparazione. Anche se sempre meglio della bocciatura, gli
esami di recupero dei debiti scolastici sono sempre odiati dagli studenti perché significa dover studiare d'estate e soprattutto non sapere bene se il
test sarà difficile e cosa succede
se non si recupera il debito scolastico. A risolvere tanti dei vostri dubbi (e alleggerire l'ansia!) ci pensa il prof Amedeo, che vi darà come sempre tanti consigli per superare l'esame di riparazione e risponderà alle
domande più frequenti sui debiti scolastici poste dagli studenti.
Per conoscere il calendario degli esami di riparazione 2019 non perdere:
Debiti scolastici: cosa sapere per affrontare l'esame di recupero
Iniziamo subito con le domande che avete rivolto al
prof Amedeo sui
debiti scolastici! Pronti a segnarvi tutto per conoscere regolamento e imparare i trucchi per superare l'esame di recupero?
Diciamocela tutta: studiare è già una fatica (se per te non lo è, o sei un extraterrestre o... non studi molto bene: le cose fatte bene necessitano di sacrificio), ma studiare d’estate è proprio una tortura! “Ma prof, io lavoro!”; “Seee, prof, inutile che mi avete dato il debito tanto non ho il tempo per mettermi sui libri”; “Ma secondo lei, io dovrei perdere tempo mentre i miei amici se la spassano? Ma neanche a pensarci!”. Allora come fare? Forse servirebbe solo organizzarsi meglio:
gestire i tempi. Seneca lo diceva già: “vita si uti scias longa est” (la traduzione la trovate su Google) quindi curate bene la fase preliminare dello studio:
- chiedete in segreteria se il prof ha lasciato delle indicazioni sugli argomenti oggetto del recupero, altrimenti procuratevi una copia del programma svolto e, in base a quello, individuate sul libro le parti da studiare.
- Se avete preso appunti durante l’anno (può capitare che qualcuno lo faccia, mai dire mai) rivedeteli.
- Seguite la regola del sintetizzare e schematizzare: vi aiuterà moltissimo in fase di ripetizione (praticamente la mattina dell’esame): individuate il concetto base e riducetelo poi ad un’unica parola chiave.
- Non pensate di poter studiare e fare tutte queste cose insieme: servirà del tempo, quindi create la vostra bella tabella di marcia scrivendo cosa fare e quando. Non la rispetterete minimamente, questo è ovvio, ma almeno sarete consapevoli di avere un impegno da rispettare che vi creerà quella bella ansia positiva per poter darci dentro e cominciare l’immenso fatica dello studio estivo!!!
Come funziona l’esame di riparazione e cosa valuta il prof?
Quando comincerà il faccia a faccia con il prof, cerca di stare sereno e, soprattutto, non farti spaventare da espressioni ambigue e inspiegabili sul suo volto: probabilmente starà semplicemente ripensando ai giorni di ferie appena trascorsi o alle foto da stampare terminati gli esami di recupero. I prof non sono mostri (non tutti, almeno) e sanno bene come vanno certe cose, che è complesso recuperare tutto il programma in poco tempo - figuriamoci più programmi per chi ha più di un debito formativo - e che l’estate è piena di distrazioni e impegni (molti alunni lavorano, altri hanno necessità di famiglia,...) quindi verranno certamente valutate le conoscenze specifiche della materia ma si terrà conto anche della volontà, dell’impegno, della disponibilità da parte dell’alunno a dare il meglio di sé. Nessuna paura, allora, se non quel pizzico di timore che porta ad essere più attenti e precisi. Ovviamente servirà
essere preparati in modo sufficiente e, ragazzi, non tralasciate l’aspetto formale: l’
educazione, le
buone maniere, l’
abbigliamento perché sono specchietti importanti che mostrano molto di una persona. Siate sempre presenti ai vari momenti dell’esame, dall’ingresso in aula al colloquio orale (o alla verifica scritta) e ai saluti alla commissione; non lasciate che le emozioni negative abbiano il sopravvento:
pensate in positivo e scommettete su voi stessi: potreste accorgervi, finalmente, di avere grandi qualità che neppure conoscevate!!!
Posso chiedere aiuto al mio professore sui materiali per ripassare?
Certamente!!! Molto spesso
i prof lasciano in segreteria delle indicazioni per gli argomenti di recupero ma, qualora non li lascino, si può far riferimento al programma svolto oppure
inviare una mail o un messaggio al prof. Male che vada vi arriverà una rispostaccia ma, il più delle volte, il prof saprà apprezzare l’interessamento dandovi linee guida e suggerimenti di studio. Non abbiate paura di interagire, quindi, con i vostri docenti: a loro piace poter esservi di aiuto e, ancor più, fa piacere vedere che quell’aiuto ha prodotto risultati. Quindi, se chiedete aiuto al prof, poi studiate... altrimenti potreste avere l’effetto contrario.
È un po’ come chiedere di sapere, più o meno, da che parte tirerà il rigore il giocatore della squadra avversaria. Ci sono possibilità di massima, ma la sicurezza matematica delle domande non si può avere. Tuttavia, non scoraggiatevi:
gli argomenti sono quelli del programma svolto (capita spesso di soffermarsi sui tratti generali ed essenziali di quegli stessi temi) e le domande, di conseguenza, non si allontaneranno molto da quell’ambito. Può scappare una domanda “fuori programma”, è normale, ed in quel caso se va bene farete una bella figura altrimenti fatelo notare con educazione. L’esame di riparazione è in ogni caso un dialogo a due: se scatta il giusto feeling le cose procederanno lisce!!!
Perché pensare a questo drammatico epilogo? I nonni lo dicono sempre: “preparati al peggio per poi trovarti bene!”. Allora spendiamo due paroline anche per questa nefasta eventualità. Non credo sia un mistero: se non si recuperano i debiti a settembre sarà necessario
ripetere l’anno (solitamente funziona così). Come dire: la possibilità è stata data, tu come l’hai giocata? Come in una squadra, il risultato finale si raggiunge insieme: alunni e prof. ma nel caso dell’esame di recupero dei debiti molto dipende dall’alunno. È chiaro, quindi, che il fuoriclasse devi essere tu: devi far notare le tue caratteristiche positive, il tuo impegno, ciò che sai, la volontà di stare in campo e starci bene per far vincere la squadra intera! Può capitare un’espulsione, questo è vero, ma prima del rosso serve un cartellino giallo (a meno che il fallo non sia devastante). Forza, quindi, metti in gioco tutto ciò che positivo hai e non abbatterti prima del tempo! Se proprio ti accorgi che l’esame non sta andando alla grande, cerca calciare qualche rigore
chiedendo al prof di farti alcune domande dirette. Giocala fino in fondo questa “partita di recupero” e non sprecarla: sii tu il fantasista di questo match di fine estate. Poter “salire di categoria” vale bene un po’ di impegno durante le vacanze, non credi? Coraggio, allora, e segna i tuoi goal!!!
Voi che ne pensate? Potete dirmelo su fb, Instagram, Twitter o via mail (amedeo.dtl@gmail.com)
Avete bisogno di altre risposte? Il prof Amedeo vi risponde! Ecco qui tutti gli argomenti:
(Foto Credits: Pixabay)