Didattica a distanza: la nota del Miur con tutte le ultime specifiche su come si fa e compiti a casa
La Ministra della scuola, Lucia Azzolina, sta puntando tantissimo sulla didattica a distanza per affrontare queste settimane di scuole chiuse a causa emergenza
Coronavirus, in modo da non ritardare l'apprendimento degli studenti e perdere il rapporto con insegnanti e compagni e così anche da
evitare di prolungare l'anno scolastico in estate o dover rimandare l'Esame di Terza Media o la Maturità 2020. Moltissimi dirigenti scolastici hanno già attivato le lezioni online, altri ancora no (ma il Miur ha stanziato 85 milioni di euro per arrivare a dotare tutti degli strumenti digitali), ma nella
nota pubblicata dalla Ministra del 17 marzo, ci sono delle specifiche per quanto riguarda cos'è nello specifico la didattica a distanza, cosa i prof possono e non possono fare con i compiti a casa e con verifiche e interrogazioni.
Non perdere:
Che cos'è la didattica a distanza? La definizione del Miur
Il Miur definisce così la didattica a distanza: «Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza».
Ogni scuola può quindi decidere come implementare le lezioni a distanza, ma l'importante è che ci sia l'interazione tra studenti e professori e che gli argomenti scolastici siano spiegati favorendo l'apprendimento degli studenti. Tra le varie opzioni:
- videoconferenze
- videolezioni
- chat di gruppo
- discussione su piattaforme digitali
- app interattive educative
Non stai ancora facendo lezioni online? Leggi qui:
Compiti a casa: quando si possono dare?
Nella nota pubblicata il 17 marzo, si stabilisce anche che: «Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento». Questo significa che i professori possono inviarvi compiti solo se fanno anche didattica a distanza, perché avete bisogno delle loro spiegazione affinché possiate comprendere appieno i programmi scolastici e non fare solo studio in autonomia.
Ovviamente, se invece si fanno le lezioni online, bisogna bilanciare il tempo davanti allo schermo con compiti da fare in autonomia grazie anche approfondimenti in differita e altri contenuti digitali.
Lezioni online: si possono fare interrogazioni e verifiche a distanza?
Il Miur specifica anche che in questo periodo di didattica a distanza, i prof possono procedere alla vostra valutazione: «È necessario che si proceda ad attività di valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente, ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione», si legge nella nota. Sì quindi a valutazione dei compiti e interrogazioni, ovviamente solo se si svolgono anche le lezioni online.
Per approfondire:
(Foto Credits: Pixabay)