6 politico: cos'è, come si assegna e cosa sapere per la Maturità 2020
Nelle ultime settimane si è discusso a lungo della questione del 6 politico per tutti gli studenti ma la Ministra Azzolina rimane ferma sulla sua posizione: nessun 6 politico a fine anno, anche se gli studenti sono da settimane a casa alle prese con le lezioni a distanza per fronteggiare l'emergenza contagi da Coronavirus. Ma che cos'è questo 6 politico di cui tutti parlano e come viene assegnato? In questo articolo vi racconteremo la storia che si nasconde dietro a questo voto scolastico, a chi viene assegnato e quali sono i motivi per cui uno studente viene promosso "a tavolino".
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Storia del 6 politico: cos'è e com'è nato
La storia del 6 politico trova le sue origini negli anni Sessanta, quando gli studenti erano in continuo fermento tra proteste e manifestazioni. È precisamente il 1968 quando, a seguito di una manifestazione studentesca, tutti gli studenti chiesero d'istituire il 6 politico, cioè una promozione fatta a tavolino senza tener conto dei voti delle verifiche e delle interrogazioni, indipendentemente dal risultato dell'esame. Questa è l'unica volta nella storia in cui tutti gli studenti ottennero un 6 politico.
6 politico: quando viene assegnato
Solitamente il 6 politico viene assegnato a tutti gli studenti che si trovano in una condizione scolastica molto precaria, si tratta di persone che hanno frequentato poche ore di lezione (senza superare però il limite di assenze previsto dalla legge per la bocciatura) ma hanno performato abbastanza bene nei compiti in classe. Per dare il 6 politico, quindi, un corpo docenti deve valutare la situazione di caso in caso. Si può dare, ad esempio, ad un alunno che ripete l'anno e non ha raggiunto la sufficienza in tutte le materie, perciò per promuoverlo ed evitare un'altra boccaitura si decide di arrotondare tutti i voti a 6.
Maturità 2020: sei politico a tutti? Il Miur dice no
La questione del sei politico è tornata alla ribalta da quando tutti gli studenti sono a casa per via dell'emergenza Coronavirus. Per garantire la sicurezza degli alunni, le scuole resteranno chiuse finché la situazione non sarà di nuovo sotto controllo. Molti hanno detto che questo non va a favore di coloro che dovevano recuperare qualche insufficienza. La didattica a distanza ha infatti risolto il problema del mettersi in pari con il programma ma non sembra aver risolto la questione delle interrogazioni. La soluzione più semplice per molti studenti, in particolare maturandi, risultava essere il 6 politico ma la Ministra Azzolina ha chiarito che non prenderanno in considerazione quest'ipotesi.
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(Credits immaigni: Unsplash)