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Festa della Liberazione e Festa della Repubblica: differenze e cosa si festeggia il 25 aprile

19 aprile 2018

25 aprile e 2 giugno: cosa cambia tra la Festa della Liberazione e la Festa della Repubblica

Sono due le date particolarmente importanti per la storia d’Italia: una è quella del 25 aprile, Anniversario della liberazione d’Italia conosciuta anche come Festa della Liberazione o Anniversario della Resistenza; l’altra è il 2 giugno giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica Italiana. Il 25 aprile è la data simbolo della vittoria sulla Repubblica di Salò e l’occupazione nazista, un giorno dalla forte valenza militare e politica. Il 2 giugno invece segna il passaggio dall’Italia da monarchia a repubblica, dopo il referendum istituzionale del 1946 che cambiò, in particolar modo, il profilo sociale del paese. Sicuramente a scuola se ne parlerà tanto, quindi abbiamo preparato per voi un riassunto che spiega brevemente i fatti del 25 aprile per essere preparatissimi sull'argomento! Riuscirete a fare un lunghissimo ponte dal 25 aprile al 4 maggio? Scopritelo qui: Per un riassunto dettagliato sulla Festa della Liberazione, non perdere:

25 aprile: riassunto della Festa della Liberazione e cosa si festeggia

Prima di approfondire cosa accadde il 25 aprile di settantatré anni fa, dobbiamo fare un piccolo passo indietro al settembre del 1943 per capire meglio come si è arrivati alla liberazione. Il re Vittorio Emanuele III e il generale Badoglio firmano l’armistizio con gli angloamericani mettono fine all'alleanza con la Germania nazista, facendo partire le prime operazioni di liberazione del territorio italiano dal sud. L’Italia quindi si spacca in due: da un lato, al Sud, l’esercito angloamericano conquista terreno mentre al Nord Benito Mussolini, con l'aiuto dei nazisti, crea la Repubblica Sociale Italiana, conosciuta anche come Repubblica di Salò, a cui si contrappone la Resistenza antifascista e antinazista formata da persone di differente estrazione sociale, dai contadini agli studenti passando per gli intellettuali, conosciuti come partigiani. La situazione precipita il 25 aprile 1945, quando il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, con sede a Milano, incita alla rivolta nei territori occupati dai nazisti e comanda alle forze partigiane di attaccare i nemici con l'obiettivo della resa da parte di Salò e dei nazisti. La sera di quello stesso giorno, con gli alleati alle porte della città, Mussolini abbandona Milano. La sua fuga dura poco: durante il viaggio verso la Svizzera a Dongo, cittadina in provincia di Como, viene riconosciuto, catturato e giustiziato
il 28 aprile insieme alla sua amante Claretta Petacci. Il 1 maggio tutta l’Italia settentrionale è libera e il 3 maggio il ventennio fascista e la guerra possono considerarsi conclusi con la firma della resa di Caserta. È però il 25 aprile a diventare la data simbolo della lotta al nemico poiché quel giorno la battaglia della Resistenza raggiunge il suo punto più alto segnando una svolta politico-militare decisiva per l’Italia. Il sacrificio di uomini e donne che hanno combattuto per la liberazione della Patria è riconosciuto già dal 1946 grazie a un decreto che proclama il 25 aprile festa nazionale. Una festa che viene però istituzionalizzata, grazie alla legge 260, solo nel 1949 così che ogni anno venga celebrata con manifestazioni pubbliche e l’omaggio da parte del Presidente della Repubblica Italiana al Milite Ignoto dove viene deposta una corona d’alloro in ricordo dei martiri e dei dispersi della guerra. Per approfondire, leggete anche:

Festa della Repubblica: cosa si celebra e da quando si festeggia

Quel che accade il 2 giugno del 1946 è una diretta conseguenza dei fatti del 25 aprile 1945, giorno della Liberazione. Il 2 giugno festeggia la nascita della Repubblica Italiana, risultato del referendum istituzionale che portò gli italiani a scegliere tra monarchia e repubblica nel lontano 1946. Quella del 2 giugno è certamente una data rappresentativa per la vita politica del paese e per il suo futuro ma non si può non considerare il forte impatto sociale di questo evento: per la prima volta si votò con il suffragio universale. I risultati furono comunicati il 10 giugno dalla Corte di Cassazione: era nata la Repubblica Italiana, con la fine Regno d’Italia. Umberto II di Savoia ultimo re d’Italia, detto anche Re di Maggio (il suo regnò durò un mese, da maggio a giugno del 1946), per evitare ulteriori scontri tra monarchici e repubblicani, scelse l’esilio e il 13 giugno partì da Ciampino alla volta del Portogallo. La Festa della Repubblica Italiana viene festeggiata per la prima volta il 2 giugno del 1947 e da allora, ogni anno, le celebrazioni si svolgono a Roma con la deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto da parte del Presidente della Repubblica, con la parata che attraversa via dei Fori Imperiali e con lo spettacolo delle Frecce Tricolore che dipingono i colori della bandiera italiana nei cieli. Se invece state cercando un tema sul 25 aprile, ecco qua il nostro tema svolto: Foto copertina: Il partigiano Johnny, prodotto da Fandango
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