Versione di Latino 2019: traccia su Sant’Agostino
Maturandi del liceo classico, siete pronti ad affrontare la Seconda Prova degli Esami di Maturità 2019 se l’autore scelto dal Miur fosse Aurelio Agostino d’Ippona conosciuto più semplicemente con il nome di Sant’Agostino? Il filosofo e teologo romano potrebbe essere una delle possibili scelte del Miur che per la Seconda Prova di quest’anno cambia le carte in tavola, introduce le tracce multidisciplinari e aumenta la durata da quattro a sei ore. I cambiamenti che investono la Maturità 2019 da settimane ormai non rappresentano più una novità e gli studenti si stanno preparando ad affrontare una Seconda Prova che chiederà ai maturandi di comparare la versione di latino con il testo di un autore greco tradotto. Se Sant’Agostino vi fa tremare le gambe e il panico da foglio bianco sembra essere più che mai reale, ci pensiamo noi a correre in vostro soccorso con una guida sintetica che contiene tutte, ma proprio tutte, le informazioni sulla vita, le opere, lo stile e i consigli utili per non lasciarsi spaventare dalla traduzione e affrontarla senza paura.
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Autore Latino Maturità 2019: riassunto vita di Sant’Agostino
Aurelio Agostino d’Ippona filosofo, vescovo e teologo romano, nacque il 13 novembre del 354 d.C. a Tagaste in Algeria e apparteneva a una famiglia del ceto medio composta dal padre Patrizio, possidente terriero e membro dei curiales della città, dalla madre Monica, che influenzerà Agostino nel suo processo di conversione, dal fratello Navigio e da una sorella di cui non conosciamo il nome, ma della quale sappiamo che dopo essere rimasta vedova diresse un monastero femminile fino agli ultimi giorni della sua vita.
Agostino ricevette un’educazione cristiana, fu iscritto tra i catecumeni e frequentò con successo le scuole di Tagaste e Madaura, risultati che spinsero il padre Patrizio a fargli proseguire gli studi a Cartagine per poter poi intraprendere la carriera forense. Il progetto di Patrizio richiese però molti mesi per riuscire a raccogliere il denaro necessario e Agostino visse quel periodo preda di una profonda crisi intellettuale e morale che lo spinse a cambiare direzione alla sua vita dopo aver raggiunto Cartagine nel 370 d.C., all’età di diciassette anni. Qui passò gli anni della sua giovinezza dedicandosi alla filosofia e studiando i più importanti testi della cultura ellenistico-latina. A Cartagine ebbe anche una relazione con la donna con cui concepì il figlio Adeodato e dalla quale si separò nel 386 d.C.
Si avvicinò al Manicheismo nel 373 d.C. diventando una delle più importanti figure, nonché divulgatore, della religione fondata dal profeta iraniano Mani, tanto da riuscire a convincere i suoi amici e mecenati della validità dei principi della dottrina Manichea. Conclusi gli studi intraprese la carriera letteraria, fece ritorno a Tagaste e iniziò ad insegnare grammatica per tornare poi a Cartagine, dove si dedicò all’insegnamento della retorica e vinse un torneo di poesia che gli permise di ottenere la corona agonistica. E a questo punto che iniziò a prendere le distanze dal Manicheismo, in seguito deludente incontro con il famoso vescovo manicheo Fausto di Milevi.
Nello stesso anno, il 383 d.C., il ventinovenne Agostino giunse a Roma e aprì una scuola di retorica prima di fare domanda per ottenere un posto come professore a Milano, dove conobbe il vescovo Ambrogio. Conobbe anche Sempliciano, successore di Ambrogio, e nel settembre del 386 d.C., all’età di trentadue anni, si convertì. Durante la Veglia pasquale del 387 d.C. fu battezzato da Ambrogio e fece ritorno a Tagaste nel 388 d.C. dopo una breve sosta a Cartagine. Fu ordinato sacerdote nel 391 d.C. e pochi anni dopo divenne vescovo di Ippona.Morì il 28 agosto 430 d.C. all’età di settantacinque anni e i suoi resti mortali sono conservati nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia.
Traccia Maturità 2019 Liceo Classico: opere più importanti di Sant’Agostino
La produzione agostiniana è davvero molto vasta poiché Agostino d’Ippona fu uno scrittore estremamente prolifico. Oltre all’importante opera le Confessioni, vanno ricordati anche gli scritti autobiografici, filosofici, apologetici, dogmatici, polemici, morali, esegetici, lettere, sermoni e poesie.
Scritti Autobiografici e corrispondenza
- Le Retractationes
- Le Epistolae
Scritti filosofici
- Contra Academicos
- De beata vita
- De Ordine
- Soliloquia
- De immortalitate animae
- De Magistro
Scritti apologetici
- La città di Dio
- De vera religione
- De Utilitate credendi
- De fide rerum quae non videntur
- Lettera 120 a Consenzio
Controversie
- Contro i Manichei
- Contro i Donatisti
- Contro i Pelagiani
- Contro i Semipelagiani
- Contro gli Ariani
- Altre eresie
Scritti esegetici
- De doctrina Christiana
- De Genesi ad litteram
- Enarrationes in Psalmos
- De sermone Domini in monte
- De consensu evangelistarum
- In evangelium Ioannis
- Expositio Epistolae ad Galatos
- Annotationes in Iob
- De Genesi ad litteram imperfectus
- Epistolae ad Romanos inchoata expositio
- Expositio quarundam propositionum ex Epistola ad Romanos
- In Epistolam Ioannis ad Parthos
- Locutiones in Heptateuchum
Opere dogmatiche e morali
- De Trinitate
- Enchiridion de fide, spe et charitate
- De diversis quaestionibus ad Semplicianum
- Quaestiones Evangeliorum
- Quaestiones in Heptateuchum
- Quaestiones septemdecim in Evangelium secundum Matthaeum
- De diversis quaestionibus octoginta tribus
- De octo Dulcitii quaestionibus
- De octo quaestionibus ex Veteri Testamento
- De bono coniugali
- De bono viduitatis
- De coniugiis adulterinis
- De continentia
- De Cura pro mortuis gerenda
- De mendacio
- De Patientia
- De Quantita animae
- De utilitate ieiunii
- De Sancta virginitate
Pastorali e predicazioni
- De catechizandis rudibus
- De disciplina Christiana
- Sermo ad Caesariensis Ecclesiae plebem
- Sermones
Altre opere
- Adversus Judaeos
- Contra adversarium Legis et Prophetarum
- Contra mendacium
- De agone Christiano
- De anima et eius origine contra Vincentium Victorem
- De divinatione demonum
- De excidio urbis Romae
- De fide et operibus
- De fide et symbolo
- De grammatica
- De gratia et libero arbitrio
- De opera monachorum
- De Scriptura Sacra speculum
- De symbolo ad Catechumenos
- Regula ad servos Dei
Seconda prova Maturità 2019: stile di Sant’Agostino
Con riferimento all’opera più importante di Sant’Agostino ovvero le Confessioni, scritta nel 398 d.C. e composta da XIII libri, si osserva che il filosofo romano fa abbondante uso delle figure retoriche e di citazioni bibliche che dimostrano la grande conoscenza delle Sacre Scritture e lo stile elevato ed evocativo dell’opera. I periodi sono ampi e articolati, fa uso dell’alliterazione incrociata e pone al centro dell’opera il rapporto tra Dio e l’uomo che si traduce in un colloquio informale con Dio a cui l’autore si rivolge utilizzando preghiere, ringraziamenti e suppliche.
Seconda prova di Latino Maturità 2019: come tradurre Sant’Agostino
Ecco alcuni trucchi per una traduzione di latino che conquisterà la commissione d’esame:
- Niente panico e soprattutto niente vocabolario. Non perdete tempo consultando subito il vocabolario per tradurre ogni singola parola del brano e prima di tutto leggete e rileggete il testo per capire qual è l’argomento.
- Anche il titolo è importante. Titolo, didascalie e note molto spesso nascondono informazioni importanti e molto utili per la traduzione del testo. Dedicagli quindi attenzione e non sottovalutarli.
- Prova a ricordarti tutto quello che sai sull’autore. Prima di procedere con la traduzione cerca di ricordare quali sono gli elementi che caratterizzano lo stile dell’autore e prendi appunti sul foglio di brutta copia.
- Tra periodi e vocabolario. Dividi il brano in periodi per rendere più facile il tuo lavoro. In seguito individua il verbo della preposizione principale facendo attenzione ai tempi e ai modi, identifica il soggetto collegato e prosegui con l’analisi degli altri elementi. Passo poi a consultare il vocabolario per tradurre le parole che non conosci o di cui non ricordi il significato.
- Quello che devi fare prima di consegnare. Ancora una volta il consiglio è rileggere, si la versione, sia la traduzione che hai fatto. Assicurati che non ci siano errori e che l’italiano sia corretto sotto ogni punto di vista: sintattico, linguistico, ortografico.