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Prima Prova Maturità 2019: tracce e svolgimenti su Anna Frank

15 giugno 2019

Prima Prova 2019: tracce svolte sui 90 anni dalla nascita di Anna Frank

Con pochi giorni dalla Maturità 2019, non si parla che del tototraccia per le eventuali scelte del Miur per la Prima Prova dell’Esame di Stato: tra i giovani che tentano di prepararsi lo svolgimento di alcune tracce, sicuramente anche molti di voi sono alla ricerca di illuminazione. Spesso sono da tenere presenti anche personaggi storici che in questo anno vengono ricordati per particolari anniversari. Tra questi, un elemento di rilievo è di sicuro Anna Frank: la giovane ebrea morta in campo di concentramento ed autrice di una delle più grandi testimonianze della persecuzione nazista nacque infatti il 12 giugno 1929, quindi a pochi giorni dall’esame di Stato sarà celebrato il novantesimo anniversario dalla sua nascita. Ecco perciò perché noi di ScuolaZoo vi proponiamo una traccia svolta con qualche informazione su di lei! Se volete sapere quali sono le altre tracce possibili di Prima Prova di Maturità 2019, leggete qui:

Tema su Anna Frank: riassunto per la Maturità 2019

Anna Frank nacque a Francoforte sul Meno nel 1929, figlia di una famiglia agiata che le diede un’educazione di prim’ordine, anche se gran parte dei suoi averi venne perso durante la Prima guerra mondiale. Definita sin da piccola come attiva, curiosa, espansiva, furono queste caratteristiche a permetterle di descrivere con tanta minuzia e perspicacia quello che le accadeva attorno. In seguito alle leggi razziali emanate da Hitler nel 1933, la famiglia di Anna è costretta ad emigrare in Olanda, ad Amsterdam, dove il padre diventa il direttore di un’importante azienda grazie al cognato. Quando però i nazisti nel 1940 invadono l’Olanda, la situazione precipita e per loro le condizioni di vita peggiorano parecchio: sono costretti a indossare i vestiti con la stella ebraica, sono vessati ed umiliati, privati di tutti i loro beni e del loro lavoro; ciononostante, i genitori mantengono una vita attiva e dignitosa, proteggendo le figlie. Il padre, previdente, va alla ricerca di un posto dove potersi nascondere poiché numerose famiglie ebree, con il pretesto di essere spedite nei campi di lavoro in Germania, sparivano nel nulla e, sempre più insistenti, correvano voci sulla creazione, da parte dei nazisti, delle "camere a gas". Nel 1942 la moglie di Frank viene “convocata” (per essere deportata) ed allora l’intera famiglia si trasferisce nel rifugio nascosto da uno scaffale girevole sopra la ditta di Otto: un appartamento perfettamente nascosto ed inaccessibile. Dal 5 luglio 1942 la famiglia vive reclusa nell'alloggio segreto, senza mai vedere la piena luce del giorno per via dell'oscuramento delle finestre; l'unico pezzetto di cielo poteva essere intravisto dal lucernaio della soffitta, dove tenevano ammucchiati i viveri "a lunga scadenza", come fagioli secchi e patate. Da quel momento, il diario di Anna è una fedele ricostruzione delle privazioni e del terrore vissuto da lei ed un’altra famiglia ebrea, i Van Daan, con loro per due lunghi anni: racconti su ciò che si veniva a sapere, sparizioni, rumori, retate, incubi, descrizioni delle loro difficili giornate. La mattina perfettamente immobili per non farsi scoprire dai dipendenti dei locali sottostanti, senza poter camminar o utilizzare la toilette, ma solo studiando e leggendo potevano trascorrere questo tempo. Nel frattempo la Gestapo continuava con le sue violente retate, ed anche i non ebrei che aiutavano gli ebrei venivano deportati o correvano pericoli di morte e di tortura. Al primo agosto risale l'ultima pagina del diario di Anna, poi più nulla. Venerdì 4 agosto 1944, durante una tranquilla mattina, che sembrava come tutte le altre, la polizia tedesca, guidata da Silberbauer, un collaborazionista olandese, fa irruzione nell'ufficio e nell'alloggio segreto, grazie ad una soffiata: tutti i rifugiati ed i loro soccorritori vengono arrestati. È Miep Gies che si occupa di salvare il salvabile: nel disordine dell'irruzione nell'alloggio segreto tutto è gettato per terra, ed è lì che trova il diario di Anna, lo prende e lo conserva. Le famiglie arrivano ad Auschwitz il 6 ottobre e, nello stesso giorno, vengono mandati nella camera a gas 550 dei nuovi sopraggiunti, fra cui tutti i bambini al di sotto dei quindici anni. Margot ed Anna sono colpite dalla scabbia e ricoverate in un reparto apposito, mentre Edith Frank, la madre, le segue per non lasciarle sole. Rimane con loro fino al 28 ottobre, quando le due sorelle sono trasferite a Bergen Belsen (Hannover, Germania), mentre Edith rimane ad Auschwitz dove muore di denutrizione il 6 gennaio del 1945. Nel mese di febbraio le Frank sono colpite dal tifo: una donna sopravvissuta ha poi descritto l’inferno che visse e che vide con la malattia delle due ragazze, in particolare di Anna, che delirò in punto di morte, spegnendosi 3 settimane prima dell’arrivo degli inglesi. Sopravvisse solo il padre, Otto Frank, che curò la fondazione in onore delle figlie e della sua famiglia sterminata. Il diario di Anna fu pubblicato, con il permesso del padre, nel 1947, con il nome di "Het Achterhuis", cioè il Retrocasa. Ancora oggi è possibile visitare l'alloggio segreto in Prinsengracht 263, che la Fondazione Anna Frank mantiene intatto. Se volete approfondire il contenuto del Diario di Anna Frank non perdete:

Testo argomentativo Maturità 2019 su Anna Frank

Un eventuale tema su Anna Frank potrebbe portare alla proposta di un tema argomentativo. Ecco qualche consiglio per lo svolgimento
  • Titolo: il titolo certamente fornisce un’impronta ed una direzione importante al tema da svolgere: presentare bene e rispettare ciò di cui si vuole trattare è di primaria importanza.
  • Svolgimento: in un testo argomentativo su questa giovane ed importante figura storica, non potremmo non parlare delle persecuzioni, di come sia infondato il metodo scientifico su cui i nazisti si basarono per perpetrare i loro atti violenti e brutali, o in generale di come la guerra possa portare a nascondere, o peggio a compiere, determinati atti. Un testo argomentativo poggia, come sappiamo, la propria struttura sulla presentazione di una tesi e di un’antitesi, da confutare per poi giungere alle conclusioni: ottimale sembrerebbe quindi la scelta di confutare le teorie sulla razza ariana, anche facendo ad esempio riferimento alla cultura che la stessa famiglia Frank possedeva, ed alla sua rispettabilità.
  • Consigli: importante è avere una tesi solida, anche se in questo tipo di argomento è molto facile creare un testo argomentativo: fondamentale è non dilungarsi troppo, fare importanti riferimenti storici ed anche ad eventuali tracce o documenti fornitici. Mai uscire fuori traccia!

Tema d'attualità Maturità 2019 su Anna Frank

Il tema di attualità ed i relativi documenti annessi è una molto probabile traccia. Vediamo come svolgerla nel caso il Miur proponesse questo tema:
  • Titolo: il titolo è molto importante anche qui: dopo aver letto e selezionato i documenti da usare in maniera organica, la scelta del titolo è importante per ben preparare il lettore a ciò che sta per leggere.
  • Svolgimento: importante l’uso dei documenti a disposizione: non fare un’accozzaglia di documenti, selezionando solo quelli a noi utili e coadiuvandoli con informazioni nostre, così da far aumentare il livello del nostro tema. Interessante sarebbe fare un parallelo con le situazioni odierne con gli sbarchi nel Mediterraneo, su come venga visto lo straniero e su come la storia, che dovrebbe insegnare e non essere mai dimenticata, sebbene così vicina ancora, a meno di un secolo, possa essere ripetuta.
  • Consigli: mai uscire fuori dal proprio filo logico, un tema di attualità deve confrontare la traccia cui fa riferimento con quello che accade oggi, per creare uno spaccato, un confronto tra ieri ed oggi. In più, non ripetersi, non immettere troppi documenti e non fare affermazioni che possano essere in contrasto tra esse, o meglio documenti non combacianti.
(Foto Credits: Pixabay)
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