Saggio breve Prima Prova 2017 Ambito Socio Economico sul nuovo paradigma tecnologico e le moderne realtà economiche.
La traccia della Prima Prova della
Maturità 2017 per l’ambito Storico Economico è un saggio breve sulle tecnologie moderne. Ecco lo svolgimento dei nostri tutor di questa traccia delle Tipologia B dell’Esame di Stato.
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Prima Prova Maturità 2017 Saggio Breve Ambito Socio Economico: lo svolgimento
Titolo: Come arrivare “pronti” davanti al cambiamento.
Saggio Breve Prima Prova 2017 Ambito Socio Economico svolto - Introduzione
L’estensione del mercato ad un’ampiezza di respiro più globale, a partire dagli anni 2000, ha generato nei moderni sistemi economici stimoli sempre più rapidi e innovativi.
La progressiva digitalizzazione delle tecnologie e, più in generale, della produzione, ha cambiato completamente il modo di concepire la competizione tra le imprese a livello nazionale e internazionale.
In questo contesto di nuove interazioni e competizioni tra gli agenti prendono piede quindi sempre più tecnologie dinamiche e pervasive che stravolgono, spesso e volentieri, gli equilibri nel sistema.
Chi ne soffre maggiormente sono infatti i ordinari, specie quelli di vecchia data, che non riescono a stare al passo con le nuove realtà e vengono progressivamente sostituiti dalle macchine, creando una situazione di stampo Ricardiano.
Siamo quindi davanti ad un Paradigma di Rottura, nel quale da un lato le nuove tecnologie permettono efficienza e produttività, dall’altro tagliano fuori dalla società una fetta di popolazione, creando un enorme shock tecnologico.
Come si può quindi bilanciare il “trade-off” esistente tra l’avanzamento tecnologico e il mantenimento dei posti di lavoro?
Saggio Breve Prima Prova 2017 Ambito Socio Economico svolto - Svolgimento
Come si è affermato in precedenza, il nuovo paradigma tecnologico è un paradigma di rottura, come infatti affermano Enrico Marro e Stefania Medetti:
“Dai Droni postini alle auto che si guidano da sole […], si sapeva che le macchine minacciano parte del lavoro oggi svolto dall’uomo.”
“Per il 48% degli esperti, la nuova ondata dell’innovazione, fatta di auto che si guidano da sole, robot e network di intelligenza artificiale, impatterà negativamente sulla creazione di posti di lavoro.”
Le nuove tecnologie sono destinate a cambiare completamente le dinamiche economiche, influenzando gli equilibri occupazionali in maniera definitiva, tuttavia, come afferma Federica Meta:
“La digitalizzazione e l’automazione del lavoro rappresentano un’opportunità. […] l’automatizzazione e la digitalizzazione faranno crescere il totale dei posti di lavoro. Inoltre si prevede che questi cambiamenti avranno un impatto positivo sull’aggiornamento delle competenze dei lavoratori.”
Pertanto se da un lato lo shock iniziale potrebbe presentarsi in maniera molto preponderante, si prevede che nel futuro il sistema potrebbe adattarsi alle nuove tecnologie, istituzionalizzandole, e che quindi le stesse innovazioni che in precedenza avevano tolto il lavoro all’uomo, potranno nel tempo creare una catena del valore molto più lunga, che permetta l’occupazione di più persone e con competenze maggiori.
Questi sono, quindi, i due elementi in gioco: da un lato il cambiamento già in atto continuerà a cambiare sempre più le realtà macroeconomiche, influenzando nello specifico l’ambito lavorativo, dall’altro questo stesso cambiamento può permettere ai sistemi una crescita esponenziale, se ben canalizzato, in termini di produttività e di capitale umano.
Saggio Breve Prima Prova 2017 Ambito Socio Economico svolto - Conclusione
Per poter cogliere i benefici di questa nuova realtà, arginandone i danni, è necessario arrivare preparati davanti al cambiamento.
Citando sempre Enrico Marro:
“Come evitare la desertificazione economica? Il primo consiglio che l’Onu dà ai paesi emergenti è banale ma ovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale a partire dai banchi scolastici.”
La soluzione possibile per riuscire a canalizzare al meglio l’ingente flusso tecnologico e di innovazione che ha travolto, negli ultimi anni, i moderni sistemi economici, è quello di adattare i sistemi stessi alle nuove realtà: insegnando ai giovani ad utilizzare e comprendere al meglio le nuove tecnologie.
Bisogna puntare quindi, in un’ottica di lungo periodo, ad avere lavoratori futuri dinamici e specializzati, che si adattino ai nuovi stimoli tecnologici.
Per fare ciò è fondamentale che venga rivoluzionato il sistema scolastico e universitario, direzionandolo verso questa nuova realtà, anche grazie a rapporti e contatti tra stato, scuola e imprese.
Di seguito la traccia del Miur