Maturità 2019, bocciatura con 5 in condotta: la Riforma del Miur
Si ritorna a parlare di
bocciatura con il 5 in condotta per la
Maturità 2019: se l'incubo sembrava scampato, adesso il suo ritorno è stato confermato dalla
circolare del Miur sul
nuovo Esame di Stato di ieri,
4 ottobre. I rumor di questi giorni sono così confermati: per essere
ammessi alla Maturità 2019 serve il
6 in tutte le materie, così come la
sufficienza in condotta. Il nuovo Ministro ha quindi cambiato l'impianto iniziale della
Riforma della Maturità 2019 che prevedeva solo la
media della sufficienza per essere ammessi. Vediamo insieme
cosa è successo e quali sono i
motivi per far ritornare il 6 obbligatorio in condotta.
Qua trovate la
circolare del Miur con tutte le modifiche della Maturità 2019:
Ammissione Maturità 2019: quanto vale la condotta
Al contrario di quanto inizialmente annunciato dalla
Riforma della Maturità 2019, l'
ammissione con il 6 obbligatorio in tutte le materie
non è stata abolita. Tuttavia, il consiglio di classe può decidere se ammettere uno studente anche se questo ha
un'insufficienza. Insomma, tenetevi buoni i prof e forse saranno clementi per loro. Niente eccezioni, però, per quanto riguarda la
condotta: con il
5 in condotta si viene bocciati.
Maturità 2019, ritorno della bocciatura con 5 in condotta: perché?
Il 2 ottobre si è tenuto un
convegno sulla scuola, presieduto dalla commissione
Cultura e Istruzione del Senato e della Camera. La
bocciatura con il 5 in condotta è stato uno dei temi più caldi del dibattito. Gli esponenti del nuovo governo hanno infatti manifestato la loro volontà di reintrodurre la bocciatura con il 5 in condotta, non per penalizzare gli studenti che, a causa di motivi molto gravi, non riescono a raggiungere una
sufficienza in comportamento, ma per
invogliare i ragazzi a dare un valore in più al titolo che conquistano alla fine della scuola superiore, aumentando così l'interesse a perseguire i migliori risultati personali con l'impegno e la dedizione quotidiana. Secondo quanto portato alla luce dal dibattito, l'
ammissione con il 5 in codotta rischierebbe di far credere ai ragazzi che il perseguimento di alcuni traguardi sia quasi scontato e facile, cosa che non si ritrova nel mondo del lavoro, compromettendo così una piena formazione personale per ciò che verrà dopo la scuola.
(Foto Credits: Pixabay)