PRIMA PROVA
Il successo della prima prova - che ricordiamolo, può essere valutata con un minimo di 0 e un massimo di 20 punti - dipende sostanzialmente dalla tua padronanza della lingua italiana. Significa che la Commissione terrà in considerazione sia il modo in cui ti esprimi - se è chiaro o meno quello che scrivi - che la creatività e la capacità di ragionamento che ci metti nelle parole.
Le tracce, uguali per tutti i maturandi, sono elaborate dal Ministero dell'Istruzione e si suddividono in 3 tipologie, tra cui potrai scegliere in base alle tue preferenze: analisi del testo di poesia o prosa (tipologia A), testo argomentativo (tipologia B) e tema di attualità (tipologia C).
SECONDA PROVA
La seconda prova - anche in questo caso votata da 0 a 20 - è ancora scritta, ma specifica per ogni indirizzo di studio. Incentrata, cioè, sulla materia portante della tua scuola. In questo caso la Commissione giudicherà la tua preparazione specifica in quella che dovrebbe essere la disciplina che meglio caratterizza il tuo istituto, e su cui, quindi, dovresti avere una conoscenza più ampia.
E L'ESAME ORALE?!
Alla fine, per chiudere con il botto, arriva la prova orale, ossia l'interrogazione riassuntiva di quanto studiato nell’ultimo anno, valutabile, come le altre, da 0 a 20. In questa fase sarà importante dimostrare di aver capito e acquisito appieno quanto spiegato in classe. Come? Ad esempio approfondendo un certo argomento o collegandolo a temi affrontati in un’altra materia. Insomma, meglio colleghi le materie, dimostri di conoscere tutto alla grande e dai la tua opinione in modo coerente e in italiano corretto beh... ti puoi assicurare un bel 20/20 e chiudere la tua Maturità 2023 alla grande!
Piccolo reminder: esistono dei punti bonus (da 1 a 5) che la Commissione può assegnare dopo l'orale. Succede, ma non sempre, quando i docenti decidono che lo studente meriterebbe un voto più alto di quello ottenuto (a patto che il maturando sia stato ammesso all’esame con almeno 30 crediti e abbia raggiunto almeno quota 50 punti durante tutte le prove).
Come converto il punteggio in un voto normale?
il fatto che il voto delle prove d'esame sia espresso in ventesimi - e non in decimi, come ti hanno valutato i prof per tutti e cinque gli anni - potrebbe averti scombussolato.
Se ci tieni, puoi convertire il voto delle prove nella scala dei decimi con una semplice operazione matematica: moltiplica la votazione di una delle prove per 10 e dividi il risultato per 20. Se, per esempio, nella prima prova hai ottenuto 17/20, l’operazione da fare sarà: 17X10÷20 = 8.5. Facilissimo, no?