#Maturità

Maturità ed Esame Terza Media 2020, troppi annunci e poche certezze: perché così non va

7 maggio 2020

Coronavirus, ancora troppe incertezze per gli studenti che devono affrontare la Maturità e l'Esame di Terza Media

La Maturità 2020 e l'Esame di Terza Media 2020 sono stati completamente stravolti dall'ermergenza sanitaria: con le scuole chiuse da febbraio e gli studenti che non concluderanno l'anno in classe, era inevitabile che anche gli esami fossero modificati. Da subito la Ministra Azzolina si è impegnata ad attivare la didattica a distanza (con tutti i possibili difetti, è stata comunque un'innovazione digitale importante viste le condizioni di partenza delle scuole italiane) e a volere mantenere l'Esame di Stato. Impegno sincero, ma adesso non basta più: sappiamo che è difficile muoversi in uno scenario mai visto prima, ma siamo al 7 maggio e gli studenti non hanno ancora chiaro come sarà l'esame che dovranno affrontare. E quel che è peggio non è solo la mancanza di risposte, ma i vari annunci contraddittori, i vari posticipi, le dichiarazioni "a metà". Siamo al 7 maggio e serve una risposta non "a breve", ma "subito". Non perdere: maturità-risposte-miur

Maturità 2020: perché gli studenti non si sentono considerati

Dopo l'annuncio alla Camera di ieri con le novità sull'orale della Maturità, sappiamo che uscirà l'ordinanza del Miur (speriamo nelle prossime ore) per far chiarezza sullo svolgimento, nei dettagli, dell'Esame di Stato (e dell'Esame di Terza Media). Tutti, dai maturandi, ai prof, a noi che seguiamo ogni giorno quello che accade nelle scuole e tra gli studenti, hanno dato fiducia al Ministero fino ad oggi ma gli studenti (e i loro insegnanti) sono stanchi e sta crescendo il senso di frustrazione. Se si fosse deciso da subito come svolgere l'Esame di Stato, i ragazzi avrebbero potuto organizzarsi insieme ai loro insegnanti, invece in queste settimane sta crescendo sempre di più il malumore e la voglia di dire "no" alla Maturità 2020. Non perché i ragazzi siano degli scansafatiche: non poter vivere gli Esami con tutti i riti a esso collegati sarà per loro sicuramente una perdita. Ma perché non si sentono ascoltati. Il lockdown è stato difficile per tutti, ma ricordiamoci che gli studenti sono stati i primi ad aver lasciato la scuola e gli ultimi che rientreranno in classe. In una fase come quella adolescenziale in cui gli amici, il gruppo e la socialità sono fondamentali si è chiesto (giustamente) loro (e a tutti) di stare in casa, di scoprire nuovi modi di fare lezione e di pensare alla scuola. Tuttavia, ci sono state famiglie segnate dai lutti, l'ansia per la malattia, la difficoltà di svolgere lezioni online con poche linee guide a disposizione. Inoltre, spesso gli studenti sono stati lasciati in balia dell'improvvisazione dei prof (anche loro si sono trovati ad affrontare la didattica online da un giorno all'altro), della scarsa connessione e della mancanza di device. Questo giustifica un annullamento degli esami? Si può discutere sul punto, ma in questa situazione è necessario venire incontro alle necessità degli studenti dando almeno loro una certezza per il futuro, che nell'immediato riguarda l'Esame di Stato (o l'Esame di Terza Media per i più piccoli). Sapere cosa si affronterà alla fine dell'anno con un certo anticipo avrebbe dato ai ragazzi almeno una parvenza di normalità e permesso agli insegnanti di organizzare il lavoro anche con gli studenti che si trovano in situazioni di maggiore difficoltà. Per approfondire:

Tutte le risposte che ancora mancano (e che speriamo l'ordinanza su Maturità ed Esami Terza Media risolva)

Invece, in questi due mesi abbiamo assistito ad anticipazioni sui giornali, prima smentite e poi, in alcuni casi, nuovamente confermate. Si è detto troppe volte "nei prossimi giorni avrete delle risposte", giorni che poi sono diventati settimane e mesi. Si è detto che l'Esame di Terza Media si sarebbe svolto solo con la consegna di una tesina senza colloquio, ma adesso si torna a parlare di orale. Si parla di Esame di Maturità senza tesina, ma poi compare l'elaborato sulle materie d'indirizzo, la discussione sul "materiale" da parte della commissione, una nuova conversione dei crediti e soprattutto l'esame in presenza. Ma quali sono i dettagli di queste novità? Come, concretamente si garantisce la sicurezza nelle scuole? Come, concretamente, i maturandi si devono preparare per questo esame? Il documento del 15 maggio è confermato o rinviato? Quali sono gli strumenti per i DSA? Come si svolge l'Esame per i privatisti? In questo momento, gli studenti di tutta Italia hanno più domande che risposte e questo non fa altro che demotivarli e farli sentire poco importanti o ascoltati. Il tempo degli slogan e degli annunci a metà è finito. Il Miur dovrebbe essere il faro che illumina la strada degli studenti, la stella polare che li guida anche quando tutto intorno è incertezza. Lo sappiamo che alla fine i ragazzi e le ragazze di oggi se la caveranno con l'Esame e ci sorprenderanno anche se gli adulti tentennano. E che dopo questo periodo di incertezze saranno più forti delle generazioni precedenti e sapranno affrontare ogni ostacolo. Ma diamo almeno loro una bussola per orientarsi e la giusta considerazione che meritano. Leggi anche:
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