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Le proposte di uno studente per migliorare la scuola - Diario degli studenti

9 gennaio 2015

Sono un ragazzo di 17 anni, e frequento il 4° anno in un istituto tecnico industriale statale.

Di seguito riporto alcune delle idee che nel corso degli anni mi sono fatto sul mondo della scuola.

[caption id="attachment_205494" align="alignleft" width="308"]migliorare scuola Le proposte di uno studente per migliorare la scuola[/caption]

ORARIO DELLE LEZIONI

Come numerosi studi hanno suggerito, il rendimento degli studenti sarebbe maggiore se dormissero di più. A tal proposito, si rammenta che un adolescente tende ad andare a dormire dopo le ore 23, e che le ore di sonno consigliate in tale età devono essere almeno 8. Considerando il tempo impiegato per prepararsi ad andare a scuola, per fare un’adeguata colazione, e soprattutto il tragitto di chi deve raggiungere con i mezzi pubblici un istituto molto lontano da casa propria, la maggior parte degli studenti fatica a raggiungere le 8 ore di sonno per notte.

La proposta consiste nel posticipare l’entrata a scuola, come avviene in numerosi paesi europei, almeno alle ore 8:30. Mezz’ora in più di sonno favorirebbe la concentrazione, e non influirebbe in modo rilevante sull’orario di uscita da scuola.

Per quanto riguarda l’orario interno, ritengo che sia altresì necessario concedere, agli insegnanti e agli studenti, un intervallo di 10 minuti ogni due ore di lezione. Questo potrà essere realizzato, semplicemente, riducendo la durata delle ore da 60 a 55 minuti.

MATERIE SCOLASTICHE

La mia opinione è che negli istituti tecnici sia dato fin troppo spazio alle materie umanistiche che, sebbene fondamentali per il bagaglio culturale di ognuno, non sono rilevanti con gli argomenti studiati. Propongo infatti di ridurre, almeno in parte, lo studio nel dettaglio della letteratura, per riprendere lo studio della geografia nelle scuole superiori, spesso assente nel piano orario.

Per quanto riguarda le lingue, in particolare l’inglese, trovo infruttuoso uno studio troppo approfondito della civiltà. Preferirei bensì un maggior numero di ore dedicate all’insegnamento di materie tecniche in lingua straniera, che permettono allo studente di imparare entrambe le materie in un colpo solo, ed entrare in un clima di studio internazionale.

Le attività di scienze motorie (ginnastica) penso siano anch’esse superflue, specialmente nelle scuole superiori, in quanto la maggior parte dei giovani frequentano già le attività sportive preferite fuori da scuola. Sarebbe meglio organizzare eventualmente dei corsi pomeridiani facoltativi, per permettere agli studenti di sfruttare le palestre della scuola in maniera gratuita.

Anche l’insegnamento della religione cattolica, sebbene sia sancito dai Patti Lateranensi del 1929, dovrebbe essere rivisto, come molti suggeriscono, da una “storia delle religioni”, che permette un pensiero più aperto.

ESERCIZI E COMPITI DELLE VACANZE

Personalmente sono convinto che una materia possa essere appresa appieno solamente grazie allo studio e l’applicazione pratica. È pertanto necessario l’esercizio, ma non per questo bisogna caricare sugli studenti il peso dei compiti a casa.

Prendendo come esempio alcuni lodevoli professori, bisognerebbe dedicare parte delle lezioni, dopo la spiegazione, all’applicazione tramite esercizi. Tali esercizi possono essere svolti dagli alunni alla lavagna, sul libro o sul quaderno, e potrebbero essere usati dal docente come oggetto di valutazione.

In tal modo, chi è stato attento durante la lezione ed è stato in grado di risolvere gli esercizi, avrà sfruttato appieno le ore scolastiche apprendendo l’argomento. Chi invece, per difficoltà di apprendimento o mancanza di attenzione, non fosse stato in grado di risolvere tali esercizi, dovrà ristudiare l’argomento a casa, ed avrà per compito gli esercizi assegnati in classe, che dovranno essere svolti sulla base delle conoscenze acquisite.

Per quanto concerne i compiti delle vacanze, credo sia più opportuno lasciare ognuno libero di approfondire gli argomenti ritenuti meno chiari, senza “obbligare” lo svolgimento di determinati esercizi, i quali tolgono tempo, oltre al meritato riposo, ad un approfondimento individuale. Per verificare poi l’adeguato ripasso delle conoscenze, potrebbe essere programmato un test d’ingresso al rientro a scuola, preferibilmente dopo aver dato l’opportunità agli studenti di chiarire con il docente eventuali dubbi.

ALTRE PROPOSTE

Sono convinto dell’importanza dell’utilizzo di strumenti digitali quali il registro elettronico (per una comunicazione diretta ed immediata con le famiglie), le LIM, i tablet e gli e-book, nonché l’uso massiccio dei laboratori, che spesso mancano o soffrono di un’inadeguata manutenzione.

Per quanto riguarda l’esame di Stato (esame di maturità) sono favorevole, anche in ottica di risparmio, alla presenza di soli commissari interni, in quanto solo essi possono valutare oggettivamente l’intero percorso scolastico dello studente, e verificarne in modo adeguato le conoscenze acquisite. Nulla toglie comunque la presenza di un presidente esterno che convalidi la prova e si accerti che le richieste ministeriali siano soddisfatte.

 Andrea da Torino

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