SOS Inviatoci da una mamma:
Buongiorno,
Sono la mamma di uno studente che frequenta il 3° anno di un istituto tecnico Chimico Biologico.
Il problema che vorrei sottoporre alla Vostra attenzione è relativo alla nuova insegnante di italiano e storia che, a quanto pare, poco tollera mio figlio ed altri compagni di classe. Non sto qui a dilungarmi sul perché e per come, fatto sta che, all'infuori del tema di italiano, la professoressa non fa fare verifiche scritte di letteratura e storia, basando la sua valutazione sulle sole interrogazioni orali i cui risultati sono quasi sempre negativi per la maggior parte degli studenti. Ovviamente i ragazzi si lamentano del fatto che è palese che alcuni di loro raggiungono voti al di sopra della sufficienza senza meritarlo e altri si fermano al 4 pur avendo fatto un'interrogazione più brillante.
La mia domanda è: non dovrebbe, per correttezza e trasparenza, essere obbligatoria qualche verifica scritta anche per letteratura e storia?
È possibile pretendere una verifica scritta uguale per tutti e proposta in una forma che non dia modo di pensare che l'insegnante faccia dei favoritismi? Se sì, in che modo posso far valere questo diritto?
Mi permetto di chiedere il Vostro aiuto in quanto, agendo da sola senza le adeguate conoscenze, rischierei di peggiorare la situazione di mio figlio.
Ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:
Carissima Eva, Deve sapere che il principio base che regge il sistema delle valutazioni del reddito degli studenti è quello della "trasparenza". Trasparenza che comporta la possibilità di avere un controllo sul corretto svolgimento dell'attività di valutazione da parte del docente, fino alla possibilità di poter impugnare l'eventuale pagella dinanzi al tribunale amministrativo regionale. Per quanto riguarda la quantità o il "tipo" di verifiche, il riferimento normativo è L’art. 79 del R.D. 653/1925 il quale prescrive che “I voti si assegnano, su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l’ultimo periodo delle lezioni ”. Il consiglio personale è quello di proporre, mediante la figura del rappresentante dei genitori una verifica che sia uguale per tutti. La sua è una idea fattibilissima, in molti licei tanti docenti danno compiti uguali per garantire la totale parificazione fra gli studenti e una valutazione corretta delle loro conoscenze e competenze. Per una votazione completa si richiede un voto scritto ed orale, purtroppo la letteratura non è una materia a sè, quindi il voto scritto può essere ricollegato al semplice tema di italiano. Idem per storia, tante volte non si svolgono compiti scritti. Ma questo non è assolutamente un ostacolo. Il mio consiglio è quello di acquisire l'appoggio della componente dei genitori, ed eventualmente di qualche docente più "vicino" in modo da proporre una verifica scritta con validità orale. Mi faccia sapere se ha altre domande!
Massimo, il vostro giurista