SOS Inviatoci da Giuseppe:
Ciao mi chiamo Giuseppe, Nella mia scuola per quanto riguarda il viaggio d'istruzione bisogna per forza raggiungere i due terzi, ma per questa crisi economica molti ragazzi non possono permettersi certe cifre e quindi i nostri professori non ci permettono di parteciparvi. Volevo sapere se è possibile fare a meno del limite dei 2/3 o se questo è inderogabile. Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:Carissimo Giuseppe, La normativa di riferimento è la Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992 n.291, la quale prevede espressamente:
"Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali, cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche".
Teoricamente quindi il limite numero dovrebbe essere inderogabile, viceversa però, nell'evoluzione dell'ordinamento scolastico, la scuola ha ottenuto sempre maggiore autonomia nelle proprie materie, fra cui l'organizzazione dei viaggi d'istruzione.
Troviamo infatti nella Circolare Ministeriale 2 ottobre del 1996 n.623:
"L'intera gestione delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione o connessi ad attività sportive in Italia e all'estero rientra nella completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli organi di autogoverno delle istituzioni scolastiche. Non deve, quindi, essere richiesta alcuna autorizzazione ai provveditori agli studi né al Ministero per l'effettuazione delle iniziative in questione".
Quindi, la norma inserita nella precedente circolare ministeriale non ha più valore vincolante, ma solo "orientativo", come tale potrebbe essere possibile all'interno della singola scuola che vi siano casi di viaggi d'istruzione con un numero di studenti inferiori ai 2/3.
Essendo rimesso quindi tutto alla volontà della scuola e non della legge, il mio consiglio è quello di presentare ai vostri docenti un programma già completo dell'eventuale viaggio d'istruzione, in modo da dimostrare loro il vostro interesse all'attività e testimoniare la vostra serietà, così da convincerli definitivamente a mandarvi!
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