Perché un professore deve mettermi “non classificato”?

SOS Inviatoci da Francesco:

Salve, sono Francesco, uno studente al terzo anno di liceo classico. Ho per voi una domanda su una questione che mi attanaglia da un po': se in una materia al trimestre si ha una sola valutazione, il professore è obbligato a mettere "non classificato" o può dare una valutazione? Vi ringrazio in anticipo per la risposta.

Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:

Carissimo Francesco, quello alla valutazione, è un vostro diritto da studenti, e d'altra parte un obbligo per il docente. La norma in questione è il D.P.R. 22 giugno 2009 n.122 che espressamente prevede: "La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche [...] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni". Quindi

il processo che porta il docente ed esprimere un voto (che sia di pagellino o di pagella finale) non è strettamente ricollegato alla singola valutazione scritta o orale. Ci sono tanti casi in cui, nonostante un brutto voto allo scritto, si continua ad avere una ottima valutazione di uno studente che ha partecipato attivamente alle lezioni, così come per uno scritto perfetto il professore continua ad averti in cattiva luce perchè dubita tu sia così preparato. Il "non classificato" viene utilizzato in tutti quei casi estremi in cui il docente non ha la minima possibilità (nè dal punto di vista dei compiti in classe, nè dal punto di vista del tuo rendimento complessivo) di esprimere un giudizio, ma viene utilizzato con una certa parsimonia, stai tranquillo.

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