Buona sera, L'altro giorno il nostro professore di letteratura italiana ci ha parlato per l'ennesima volta dell'esame di maturità. Un dei punti del nostro contrasto è la sua convinzione che il colloquio sia pubblico e che quindi non è vero che possiamo chiedere che non entri nessuno come "spettatore" per assistere al nostro colloquio. Volevo sapere se il mio insegnante si sbaglia oppure se ha ragione. Grazie in anticipo.
Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:
Carissimo Fabio, anche questa volta è possibile rifarsi alla legge. Lo svolgimento del colloquio, all'esame di Stato, è regolato dall'art. 16 dell'OM 37/2014. La finalità e le modalità del Colloquio è di evidenziare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato. (Cfr. Art.4, c.5, DPR 323/98): Deve svolgersi in un'unica soluzione temporale, i candidati non possono essere più di 5 per giorno, e non possono svolgersi colloqui di più candidati contemporaneamente. Si inizia con un argomento a piacere e si conclude con la verifica delle prove scritte. Per quanto riguarda la questione da te sollevata in analogia degli esami universitari e di concorsi pubblici si può applicare l'art. 6 c. 4 del DPR 487/1994: "Le prove orali devono svolgersi in un'aula aperta al pubblico, di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione". Per prassi ormai consolidata è prevista la presenza di uditori ai colloqui ma, per un giusto motivo riconosciuto dalla Commissione, il pubblico può essere allontanato sempre però che la porta dell'aula rimanga aperta, questo anche al fine di garantire la trasparenza e il corretto andamento della prova, tale da escludere eventuali favoritismi o ingiustificate penalizzazioni.
