Che scuola scegliere? Osa, rischia, non farti fregare dalla paura
A tredici anni solitamente le idee poco chiare perfino su cosa si farà fra venti minuti, figuriamoci se si riesce ad avere un'immagine chiara del proprio futuro lavoro e della scuola migliore per riuscire a farlo. Come se ciò non bastasse –
mea culpa doveroso qui – la scuola media, salvo rare eccezioni, non si dedica all'orientamento come servirebbe: vengono delegati solo un paio di insegnanti che si smazzano tutto il lavoro, quando invece dovrebbe essere un percorso che inizia dalla prima elementare e richiederebbe il contributo, ognuno nella propria disciplina, di tutti gli insegnanti.
Nel mezzo di una
selva oscura di dubbi, ansie e incognite, vi propongo qualche consiglio utile per uscire a riveder le stelle, da parte di uno che a tredici anni ha sbagliato clamorosamente scuola, commettendo ogni errore possibile in materia: lasciarsi troppo condizionare dagli altri, dimenticarsi dei propri reali talenti e mettere come primo criterio di scelta la scuola dove avrei trovato più amici possibile... Insomma: un fallimento su tutti i fronti! Proprio per questo credo di avere l'autorevolezza necessaria per dare dei
buoni consigli. Eccoli!
Scegliere la scuola superiore: 5 consigli per non sbagliare
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Non scegliete in base ai soldi
Questo consiglio è importante: moltissimi dei miei studenti, infatti, orientano la propria decisione in base a quanti soldi potranno guadagnare o in base a quanto sicuro è il settore lavorativo dove potrebbero cascare. Ecco: scordatevi queste cose! Scegliere solo in base alle sicurezze economiche è un errore fatale, perché anche se dovesse andarvi tutto bene, se a scuola doveste avere ottimi voti, questa è la strada più ripida e sicura verso l'infelicità. Se non volete che ciò accada...
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Scegliete in base alle vostre passioni
Anche il lavoro più remunerativo, se non corrisponde alle vostre reali passioni e inclinazioni, alla lunga diventa una tortura. Per cui fatevi questa semplice domanda e rispondete sinceramente: facendo quali cose vi sembra che il tempo passi in un attimo? Per me, ad esempio scrivere, o per un falegname tagliare e assemblare. Quand'è che vi sentite totalmente presi nel realizzare qualcosa? Quali sono i momenti della giornata in cui fate qualcosa attivamente e vi piace tanto farla? Pensateci bene perché anche se non si tratta di una cosa precisa (a me piace smanettare col pc, per esempio), lì dentro c'è la risposta che cercate.
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Non preoccupatevi se non sapete cosa volete fare da grandi
Molti ragazzi se la prendono con se stessi se sono confusi, se non hanno le idee chiare. E qui ci viene in soccorso Danny DeVito che in The big Kahuna dice “Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.” Il senso non è fregarsene del futuro: il senso è chiedersi ogni giorno che futuro si vorrebbe, ma senza starci troppo male per tutte le volte che non si avrà una risposta.
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Fatevi dare un parere esterno
Scegliete due o tre persone a cui volete bene e che vi conoscono davvero. Amici, fratelli, genitori, insegnanti... voi sapete di chi fidarvi. Chiedete a loro dove vi vedono fra vent'anni. Credetemi: le loro risposte potrebbero sorprendervi perché, un po' come accade con la nostra voce, ciò che sentiamo noi è sempre molto diverso da ciò che sentono gli altri.
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Osate
Non fatevi fregare dalla paura. Non volate basso solo perché il lavoro che sognate vi sembra irraggiungibile. Questa e solo questa è l'età per farlo. Sognate alto, sparatela grossa, siate dei veri sbruffoni verso il tuo domani. Non fatevi troppi calcoli, non abbassate lo sguardo, naso in su e puntate più alto che potete: nessuna grande impresa è stata mai realizzata pensando soprattutto a come non farsi male.