Firmato a Roma, al Teatro Brancaccio, il "protocollo d’intesa per la prevenzione dei crimini informatici sui sistemi informativi critici”: un accordo che nasce dalla partnership tra Polizia di Stato e Unieuro e che ha dato il via alla campagna #cuoriconnessi contro il cyberbullismo.
Un progetto di estensione nazionale - patrocinato dalla Camera dei Deputati - che si rivolge principalmente ai giovani e alle loro famiglie e che parte dalla proiezione di un docufilm, molto suggestivo e basato su fatti realmente accaduti, ideato dal regista Luca Pagliero. Il video è già stato proiettato a Roma davanti a circa 1.300 studenti proveniente dalle scuole Cavour, Galileo Galilei, Leonardo da Vinci, Isaac Newton e Virgilio.
La Polizia è consapevole che prima di iniziare a reprimere questo grave "problema digitale", bisogna informare le persone. Anche per questo motivo è stato creato un sito internet, no cyberbullismo, sul quale è possibile conoscere più a fondo il fenomeno e scoprire le tappe del tour con il quale l'iniziativa sarà diffusa sul territorio nazionale.
Ecco quanto dichiarato da Roberto di Legami, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni:
"Attraverso la rappresentazione teatrale dei comportamenti di prevaricazione e violenza operati sulla rete, e non solo, questa iniziativa si propone l’obiettivo di far riflettere i ragazzi su quanto tali comportamenti possano essere dirompenti e drammatici per chi li subisce. Credo fortemente che il nostro compito sia quello di stimolare nei giovani lo sviluppo di una cultura della legalità in rete ed il fatto che dopo gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole siano aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni e le denunce dei minori per soprusi subiti da altri coetanei rappresenta, a mio avviso, una chiara conferma della bontà della strada intrapresa. I ragazzi, cioè, hanno acquisito maggiore consapevolezza e coraggio nel rappresentare le proprie situazioni di disagio, e questo è un importante risultato che ci inorgoglisce perché sono certo che i nostri sforzi di oggi rappresentino uno strumento essenziale per assicurare che le generazioni future possano navigare nello spazio virtuale sapendo che si tratta di un ambiente sicuro".
Anche Unieuro si è dimostrato da subito molto attiva nella sponsorizzazione del progetto, attraverso il coinvolgimento di 480 punti vendita nei quali partiranno campagne informative e di sensibilizzazione.
Il presidente del gruppo, Giuseppe Silvestrini, ha manifestato il suo entusiasmo con queste parole:
"Si tratta di un fenomeno terribile. È inaccettabile che il web, utilizzato con superficialità, possa provocare tali traumi. Per noi era impossibile rimanere indifferenti, perché siamo persone e genitori. Come azienda abbiamo il dovere di sensibilizzare i ragazzi ad utilizzare consapevolmente i dispositivi elettronici, quali computer, smartphone e tablet. È altrettanto importante far capire ai genitori che il problema non va sottovalutato e che anche loro devono farsi parte attiva nel contrastare questo fenomeno".
Tra le storie raccontate, quella di Andrea, suicida a causa dei cyberbulli che lo deridevano sui social network, e di Flavia, che grazie alla triste vicenda vissuta da Andrea ha trovato il coraggio di denunciare la sua amara condizione di vittima. Ed è riuscita a riprendere in mano la sua vita.