UE boccia direttiva sul copyright: Wikipedia ricomincia a funzionare
Abbiamo tremato all'idea di vedere
Wikipedia chiusa per sempre per protesta contro la nuova
legge sul copyright. Ci siamo raggelati all'idea di
non poter più condividere meme e gif, ma per fortuna l'allarme è rientrato. Il
Parlamento Europeo in seduta plenaria a Strasburgo, nella giornata di oggi,
giovedì 5 luglio 2018 ha infatti
respinto la nuova direttiva sul copyright in Europa, ma questo non significa che potremo dormire sonni tranquilli per sempre, anzi. In realtà, infatti, la bocciatura di questa direttiva altro non fa che riaprire il dibattito in merito al diritto d'autore in Europa e vedremo in seguito quali saranno le novità.
La UE ha approvato la direttiva sul copyright il 12 settembre, ma Wikipedia continua a protestare:
Copyright: a cosa serve una nuova regolamentazione
Scopo di questa nuova
direttiva sul copyright era quello di aggiornare la regolamentazione del
diritto d'autore in Europa che è rimasta ferma al 2001 e, da allora, il mondo del www ha fatto moltissimi passi avanti ed è nettamente cambiato troppo per permettere di lasciare le cose "così come stavano".
Proteggere i contenuti che circolano nel web e che sono creati dalla mente e dall'estro di qualcuno (che sia un articolo di giornale, una foto, una gif o un meme) è molto importante, ma bisogna fare tutti i passi con criterio per
evitare di limitare la libertà di comunicazione. Una nuova regolamentazione quindi, sicuramente è necessaria ed è importante che ci sia anche al fine di trovare basi comuni più chiare per tutta l'Europa in merito. Il problema inerente questa nuova direttiva sul copyright però riguardava nello specifico due
articoli, l'11 e il 13, tacciati di essere scritti in modo troppo vago rischiando di compromettere la libera circolazione delle idee in internet.
Bocciata la direttiva del copyright: cosa succede adesso?
E adesso? Sono in molti ora a chiedersi cosa succederà al
nuovo regolamento in tema di copyright visto che questa prima regolamentazione è stata bocciata. Con il "no" di oggi, la fase di approvazione che coinvolgerebbe Commissione Europa, Consiglio Europeo e Parlamento è così lontanissima. Bisogna
ricominciare a lavorare sulla direttiva, modificando quei lati che non hanno trovato il consenso di tutti e, a questo punto, i tempi si dilatano ancora di più (se fosse andato tutto bene al "primo giro" la direttiva sarebbe entrata in vigore nel 2021).
Per sapere cosa era successo nei giorni scorsi leggi qui: