Come copiare a scuola senza essere scoperti: esistono dei trucchi?
Ok, lo sappiamo che copiare a scuola non è giusto. Bisognerebbe essere valutati per quello che sappiamo e studiare per il gusto di imparare tante cose, ma è noto a tutti che, nonostante i tanti buoni propositi, c'è la volta in cui proprio non si è riusciti ad aprire il libro, la volta in cui non sapevamo del compito, quella in cui eravamo malati, l'altra in cui avevamo un appuntamento dal dentista che proprio non potevamo rimandare, la volta in cui la zia ci è venuta a trovare, quel pomeriggio in cui la merenda in frigo era troppo invitante, quella volta in cui le puntate di Stranger Things erano davvero troppo interessanti per potere abbandonare la visione... insomma, anche impegnandosi, c'è davvero a volte bisogno di un aiutino. Per aiutarvi a capire se ci sono dei modi efficaci per copiare, oppure no, ci pensa il nostro prof Amedeo che ci svela come i docenti individuano i copioni in un batter d'occhio! Attenzione, quindi, a non commettere questi errori!
Come copiare a scuola: il nostro prof risponde!
Il nostro prof è pronto a rispondere alle vostre domande! Pronti? Annotate sullo smartphone tutte le cose da fare (e non fare) se non volete essere beccati dal prof mentre scopiazzate il compito dal cellulare o dal compagno di banco.
I prof fanno finta di non vedere gli studenti copiare o lo sanno?
Bella, questa! Come sono tante le tipologie di studenti, allo stesso modo sono molti i "tipi" di prof. Ci sono quelli che non si accorgono che un alunno sta scopiazzando; quelli che se ne accorgono ma fanno orecchie... ops... occhi da mercante; quelli che subito intervengono minacciando sospensioni e annullamenti del compito. La tipologia peggiore, però, è quella che mixa tutto questo: il prof che fa finta di niente, attende, pazienta, mette alla prova e, al momento giusto: "Pssst... Si, dico a te Rossi, porta il compito qui". "Prof, ma non ho fatto niente". "Portalo". "Ma prof, io non ho fatto niente. Stavo solo controllando una cosa con Bianchi". E questa frase è la fine, l'ammissione di colpa. "Chi te l'ha chiesto?". E la partita si chiude con una bella annotazione sul compito, un reminder dell'accaduto da considerare durante la correzione. Quindi, ragazzi, la risposta è, decisamente, sì, ci sono prof che non se ne accorgono ma, fidatevi, tanti fanno finta di niente ma, se necessario, se la cosa diventa insopportabile, sanno come e quando intervenire. Non converrebbe, quasi quasi, studiare almeno un pò?
Quali sono le tattiche per copiare che i prof scoprono subito?
Per rispondere a questa domanda ho chiesto aiuto ad alcuni supereroi: i miei studenti che ne sanno sempre una più del diavolo...ops...del prof!!! "Professò, ma pensate ancora che si usano i bigliettini?". "Sì, lo penso". "E fate bene, perché le cose antiche sono sempre le migliori". Così, più che le tecniche maggiormente sgamate, ecco che ci siamo confrontati sulle tecniche più usate per "dare sbirciatine e passare suggerimenti durante i compiti". Facciamo una bella carrellata, utile per studenti e docenti, guardie e ladri di questo mondo bellissimo che è la scuola (senza la Q, mi raccomando).
- "Prof, i bigliettini sono la cosa più usata e, forse, la migliore. Pensate che possiamo nasconderli ovunque: nella gomma, scavandola un pò e poi ritappandola; nel borsellino sul banco che lei ci fa sempre togliere; sul retro della bottiglietta d'acqua (ndr che sarà anche la protagonista di un altro metodo di copia che non sto qui a dire). Poi, prof, non vi possiamo dire tutto perché sennò non vale, ma i bigliettini sono come cimici: ci stanno e non si vedono. Ah, una volta abbiamo tolto i tappini dai tubi delle sedie e li abbiamo infilati lì. Bella, vero?"
- Il banco resta sempre un buon alleato, un "punto d'appoggio" in ogni senso. Creativamente, il banco può diventare una bellissima pagina di un vademecum, scritto qualche ora prima del compito da abili amanuensi armati di matita dalla punta sottile. Se scegliete questo metodo ricordate di fare di tutto affinché il prof non vi cambi di posto e, qualora riusciste a spuntarla, cercare di non sudare troppo con le mani e di non muovere eccessivamente il foglio: rischiereste di cancellare tutto. L'opzione bonus per chi è seduto dalla parte del muro è... rullo di tamburi... il muro! Alcuni studenti lo usano per poggiarvi la testa mentre sonnecchiano ma anche come "tela d'autore" in vista del compito. Cercate di evitare, però, questa opzione: se il banco può pulirsi facilmente, imbrattare il muro non è proprio decoroso né rispettoso.
- Vocabolario, i love you! Non l'abbiamo mai saputo usare bene, prof, ma in caso di compiti è una bomba: rifacciamo al computer una pagina con la stessa struttura e il gioco è fatto. Se poi la stampiamo su carta sottile...addio!!!
- Anche la cooperazione entra in gioco tra le tattiche belliche di strategia di copiatura. "Prof, certe volte ci organizziamo a coppie: a uno si attacca un post-it ben leggibile sulla schiena e quello viene a fare una domanda alla cattedra. Mentre sta in piedi noi possiamo sbirciare. Poi... il post-it sparisce e "Grazie, prof, adesso ho capito"
- Le scarpe! Quelle di gomma: scavabili per inserire un bigliettino micro o lisce da essere scritte... Tanto, prof, ormai si usano le scarpe scritte con frasi etc... che ne sapete se sono cose per il compito o scritte della scarpa?E la lista potrebbe proseguire a lungo, molto, molto a lungo ma non voglio essere il colpevole di "induzione a copiare", quindi per adesso ci salutiamo per questo argomento.
Com'è che quando ci sono due compiti uguali, uno prende un voto più alto dall'altro?
Questo dipende molto da chi copia: è vero che esistono i colpi di scena, ma passare da "progress 0%" della mattina prima del compito al "100% done" del compito è abbastanza irreale. Con un piccolo riscontro e qualche accorgimento il prof facilmente si rende conto del fatto ed ecco il motivo dei voti diversi o, alle volte, dell'annullamento di uno o di entrambi gli elaborati. Ci deve essere una regola anche nello scopiazzare, un modo giusto per farlo. Studenti, a raccolta: scrivete un decalogo delle buone norme per copiare! Tra le varie regole, una ve la suggerisco: è una specie di introduzione alle "Tavole della copia": copiare è comodo, non farlo è preferibile. Se proprio sei costretto a farlo, ricordati che "est modus in rebus": non esagerare e comportati bene.
Quali sono le 3 scuse peggiori inventate per giustificarsi?
Se ne sentono di tutti i colori, di ogni sfumatura e gradiente. Le peggiori, quelle che certe volte fanno incavolare alla grande, sono le più sceme, quelle meno ragionate, le più impulsive:
- "Prof, perché se la prende con me? Non sono stato io!" Ah, no? E chi sarebbe stato? Un alieno che manovrava a distanza il tuo corpo e i tuoi occhi? Decisamente out come scusa.
- "Che cosa? Non sto copiando! Sto solo prendendo spunto, ispirazione!" Dobbiamo anche commentarla? Come minimo con questa scusa si rimedia un "reminder"
- "No, no, prof. Mi faccia parlare: non è che stavo copiando: l'esercizio l'ho fatto (ma intanto il foglio è bianco) e stavo solo confrontandomi per vedere se avevo ragione. Ah, ma guardi, poi questo non è neppure il mio foglio". Questa scusa fa cadere dalla padella alla brace: bugia e scambio foglio... siamo vicini all'invalidazione del test.
Come capisce se uno studente copia? Perché?
Anche in questo caso i "supereroi" mi sono venuti incontro, un pò volontariamente, un pò come cavie osservate durante i test. Succede di tutto, durante un compito: persone che hanno visioni angeliche e si fissano su un punto; altre che iniziano a grattarsi e ad assumere pose strane, innaturali; altre che sono colpite da tic e malattie mai viste o sentite. Ci sono poi studenti che hanno i superpoteri: non scrivono nulla ma, negli ultimi dieci minuti, risolvono interi compiti e lo fanno bene! Altri che stavano per morire mezz'ora prima, improvvisamente rinsaviscono grazie al "fazzoletto fatato" che un amico presta loro. Beh, insomma, ci siamo capiti. E' un gioco a chi fa fesso l'altro, certe volte, e in questo gioco ognuno spara le proprie cartucce. Quelle dei prof, alle volte, pesano di più, per cui state attenti e ricordate che studiare è sempre meglio: a scuola e, soprattutto, nel mondo fuori e dopo di essa. È un investimento a lungo termine, sulle vostre potenzialità. Noi prof scommettiamo sempre su di voi, che ce la potete fare. E voi? Credete di essere in gamba? Non solo a copiare, intendo... su quello siete i numeri uno!!! Sempre dopo i prof che lo hanno fatto da studenti prima di voi!!! (Foto credits: Pixabay)