Testo argomentativo sull'importanza della scuola: scaletta
Prima di iniziare a scrivere il vostro tema argomentativo sul valore della scuola, vi conviene ordinare le idee facendo una scaletta per lo svolgimento nella quale dovete fissare i punti principali che andrete a sviluppare nel testo. Questo strumento vi aiuterà ad attenervi alla traccia, guidandovi passo dopo passo durante la stesura. Nel caso del testo argomentativo sul perché la scuola è importante, questa è la scaletta d'esempio da seguire:
- Introduzione del problema: nella prima parte del tema argomentativo sull'istruzione presentiamo brevemente l'argomento da trattare, ovvero l'importanza della scuola.
- Presentazione tesi ed antitesi: questa sezione è il cuore del testo argomentativo in quanto qui dobbiamo presentare le nostre idee sul tema "la scuola è importante" facendo un confronto tra gli elementi a favore e quelli contrari a quest'affermazione.
- Conclusione: alla luce delle considerazioni fatte nella parte centrale del nostro testo argomentativo sull'importanza della scuola traiamo le conclusioni finali sul tema in analisi.
Tema sull'istruzione: Introduzione del problema
Ad oggi si parla molto dell’importanza dello studio, di come la tecnologia e la possibilità di fruire in maniera istantanea tramite internet di qualsiasi informazione, abbiano in un certo senso condizionato il modo dei giovani di approcciarsi allo studio ed al sapere: sono sempre più quelli che stanno perdendo l’abitudine e la passione di leggere libri, di effettuare ricerche su enciclopedie, in biblioteca. Proprio per questo, tra i giovani del ventunesimo secolo, si è diffusa la convinzione, anche latente, dell’inutilità della scuola e dello studio stesso.
Tema argomentativo sulla scuola, Svolgimento: Tesi e Antitesi
Tuttavia in realtà non è così: la società riconosce allo studio tanti meriti, senza i quali l’individuo non potrebbe adeguatamente formarsi e diventare un membro a tutti gli effetti della suddetta: i valori di formazione didascalica di ognuno non sono gli unici mezzi che la scuola ci fornisce, ma ci sono anche valori di educazione, creazione della propria personalità, di comprensione e sviluppo delle proprie caratteristiche e peculiarità. Inoltre il sapere rappresenta un forte caposaldo per far evolvere il proprio Paese, trovare un lavoro e garantire un futuro non solo a sé, ma anche ai propri figli. L’erudizione permette inoltre una migliore socializzazione, una formazione di un proprio parere su numerose tematiche, dando la possibilità di sviluppare un senso critico capace di non farci uniformare ad un imperante conformismo privo della sopracitata capacità critica. Tale importanza, sia individuale che collettiva, viene testimoniata dallo stesso “diritto allo studio”, che purtroppo viene spesso impugnato dai giovani come mezzo propagandistico, a volte usato con fini populistici solo per avere consensi e saltare qualche giorno di lezione e qualche interrogazione tramite “proteste”. Ma si sa, come tutte le cose nella vita, solo la maturità e la crescita fanno comprendere ad ogni individuo quanto sia importante studiare e quali vantaggi possa comportare. Chi di contro vede nel non-studio un mondo valido, considerando appunto l’erudizione una perdita di tempo, dovrebbe cercare di calarsi in questo ragionamento, cercando di superare l’inevitabile scoglio della “fatica da studio”: ad oggi è vero che moltissimi giovani continuano gli studi, per ottenere una laurea che appare ormai indispensabile per inserirsi nel mondo del lavoro, trovandosi alla fine a lavorare inizialmente per un call-center, un fast food, una caffetteria e così via, ma tutto ciò non rende inutile l’erudizione in sè. Dare la colpa ad essa, quando in realtà ad essere sbagliato è il modello societario in cui ci troviamo, improntato su una dirigenza vecchia che ha paura di lasciare le proprie poltrone e si avvinghia tenacemente ad esse ed a tutti i favori ed i vantaggi che ha nel tempo acquisito, è sbagliato. Gli stessi vantaggi sono stati ottenuti anche grazie alla mancanza di competizione, di informazione, di erudizione e di studio della società in cui sono cresciuti, in cui hanno cominciato a lavorare: un mondo che quindi ha bisogno di figure nuove, figure che diano importanza alla cultura ed alla formazione, altrimenti non si potrà mai uscire da questo loop in stile “cane che si morde la coda”.
Testo argomentativo sul perché la scuola è importante: Conclusione
Sappiamo che nei Paesi sottosviluppati ci sono bambini, ragazzi che fanno km a piedi, ogni giorno, per poter accedere all’istruzione, per potersi emancipare e vedere cosa esista oltre quell’orizzonte nefasto, per poter sognare e rendere reale quel sogno. Purtroppo, invece, nei Paesi più ricchi ciò non avviene: in mancanza di necessità, di fame, molti giovani sono impegnati sui social, smartphone, hanno tutto ciò che chiedono, impiegano il tempo ad assomigliare e ad emulare quello che i loro idoli postano nelle stories di Instagram. Di certo mai la lettura di un buon libro, o un’ora di studio. Per poi? Bisognerebbe chiedere a queste persone dove si vedono tra qualche anno, bisognerebbe instillare in questi giovani il dubbio, la domanda, far percepire loro l’insicurezza e l’instabilità di un futuro senza cultura, senza erudizione, senza abitudine al lavoro, perché imparare a sacrificarsi per il sapere rappresenta le fondamenta per il sacrificio nel lavoro e di rimando per un futuro roseo, per sé e per la società. È una semplice equazione, basta seguirla.
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