Tema sulla parità tra uomo e donna: la scaletta
Prima di iniziare a svolgere il testo, bisogna fissare una scaletta in cui spiegherai punto per punto la tesi che intendi dimostrare. Nel caso specifico della parità di genere, lo schema è il seguente:
- Introduzione: in questa parte affronterai il tema della parità dei diritti tra uomo e donna, spiegando quando è iniziata la lotta femminile per ottenere uguaglianza con gli uomini e qual è la situazione al momento.
- Tesi: qui spiegherai che, nonostante i prograssi fatti, la piena parità di diritti tra uomo e donna è ancora molto lontana. Inserisci anche delle prove a sostegno della tua tesi portando dei dati relativi alle discriminazioni quotidiane che le donne si trovano ad affrontare.
- Antitesi: in questa parte confuta la tesi che la parità tra uomo e donna è pienamente raggiunta almeno in Occidente. Come motivazione puoi citare gli studi sulla differenza salariale tra uomo e donna.
- Conclusione: qui puoi rafforzate ulteriormente l'idea che la parità di genere è ancora ben lontana dall'essere raggiunta spiegando cosa bisogna fare per ottenerla.
Testo argomentativo sulla discriminazione della donna: introduzione
Il principio di parità di genere, esplicato nella Dichiarazione Universale dei diritti umani, prevede che le persone ricevano pari trattamenti, con uguale facilità di accesso a risorse e opportunità, indipendentemente dal genere. Dagli anni '60, e da quando cioè le donne hanno preso pienamente coscienza dei propri diritti, la situazione è notevolmente migliorata, ma il raggiungimento di una piena uguaglianza tra uomo e donna, da un punto di vista giuridico, lavorativo e sociale, è ancora molto lontano. La situazione è chiaramente più grave nei Paesi in via di sviluppo, in cui vigono ancora una rigida struttura patriarcale e numerosi tabù. Ma anche in Occidente, seppur non così plateali come in altre zone del mondo, le differenze di genere continuano a persistere.
Tema sulla donna e la parità di genere: tesi
Grazie ai movimenti femministi e all'attuazione di politiche sociali paritarie, il divario tra uomo e donna si è decisamente assottigliato rispetto agli anni passati, ma è ancora lontano dallo scomparire del tutto. Le donne hanno meno voce in capitolo degli uomini nei processi decisionali su questioni sociali, politiche ed economiche, e non di rado sono vittime di violenza di genere, discriminazione ed esclusione. In molti Paesi del mondo, complice anche la religione, le donne sono ridotte ad un ruolo subalterno rispetto agli uomini, relegate al ruolo di mogli e custodi del focolare domestico. Esistono ancora nazioni in cui alle ragazze è vietato l'accesso all'istruzione, oltre che la possibilità di partecipare alla vita politica e lavorativa del loro Paese. Si stima che circa 130 milioni di donne non abbiano diritto a proseguire il proprio percorso di studi. Altre società, invece, considerano le donne come semplici premi da vendere al miglior offerente: milioni di ragazze sono date in moglie ad uomini che conoscono a malapena, anche contro la loro volontà. In alcuni casi, si tratta di adolescenti poco più che bambine: ogni sette secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa, oltre un milione di ragazze diventano madri prima dei 15 anni e 70mila giovani tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza. Come non parlare, infine, di stupri e violenze di genere? In Paesi come l'India le stime parlano di violenze che si verificano ogni 20 minuti, anche con il beneplacito dell'opinione pubblica. Non è comunque giusto pensare che questi fenomeni siano lontani dal mondo Occidentale: anche in Italia, così come in Europa e negli Stati Uniti, i femminidici, soprattutto ad opera di parenti e mebri della famiglia, sono all'ordine del giorno.
Testo argomentativo sulla donna: antitesi e confutazione
Molti potrebbero pensare che quello della disparità tra uomo e donna non sia un problema presente in tutte le società. Rispetto a cinquant'anni fa le donne lavorano, in alcuni casi anche a tempo pieno; hanno la possibilità di scegliere da sole il proprio destino, di divorziare dal proprio compagno e di vestire come meglio credono. Si tratta senza dubbio di conquiste importanti, che tuttavia non annullano del tutto le differenze di genere ancora presenti anche in Occidente. Oltre alla questione della violenza di genere, già affrontata nel punto precedente, non sono da sottovalutare le disparità che vigono ancora anche nel mondo lavorativo. Certo, rispetto a qualche anno fa le donne hanno più facilmente accesso al mondo del lavoro, ma difficilmente arrivano a ricoprire posizioni importanti. Fattore ancora più importante, è quello del gap salariale: secondo un rapporto dell'Onu, nel mondo le donne guadagnano in media il 23% in meno degli uomini. Questo accade perché lavorano meno ore retribuite, operano in settori a basso reddito o sono meno rappresentate nei livelli più alti delle aziende. Ma anche, semplicemente, perchè ricevono in media salari più bassi rispetto ai loro colleghi maschi per fare esattamente lo stesso lavoro. Esistono poi dei settori in cui le presenze femminili vengono ancora accettate a fatica: le donne sono considerate universalmente più adatte a lavorare in settori come istruzione e cura, mentre sono guardate con scetticismo se sognano di diventare informatici, ingegneri o tecnici.
Testo sulla parità tra uomo e donna: conclusione
Insomma, per quanto sia innegabile il raggiungimento di importanti traguardi, la strada lungo la parità assoluta è ancora lunga. Bisogna partire dall'educazione, formando non solo giovani donne, ma anche giovani uomini che abbiano una maggior apertura mentale e siano disposti ad accettare i cambiamenti, e a non ostacolarli. Tocca alla scuola operare affinché le visioni retrogade sulla donna spariscano una volta per tutte, con immediati benefici anche per la società. E' infine necessario un intervento decisivo della politica: servono leggi mirate per garantire parità di trattamento e pieno rispetto delle regole sui luoghi di lavoro e nei pubblici uffici. Solo con uno sforzo congiunto l'uguaglianza non sarà più soltanto un miraggio.
(Foto Credits: Pixabay)