Seconda Guerra Mondiale: riassunto del conflitto sul fronte italiano
La
Seconda Guerra Mondiale è uno degli eventi storici che più hanno influenzato la storia moderna. Non sorprende, quindi, la particolare predilezione che molti professori dimostrano per questo argomento. Tuttavia, tra
date, battaglie e ascesa e declino del fascismo, il ruolo che l'
Italia ha giocato nel conflitto non è sempre facile da inquadrare. Se state preparando un'interrogazione o un compito su questo tema, comunque, non vi preoccupate: abbiamo preparato un
riassunto e uno schema sulla Seconda Guerra Mondiale in Italia che potrebbe decisamente semplificarvi lo studio.
Avete bisogno di un riassunto per studiare la Seconda Guerra Mondiale? Qui trovate tutto il materiale necessario:
Schema Seconda Guerra Mondiale in Italia: la cronologia in breve
State cercando di farvi un'idea completa sulle varie
fasi della Seconda Guerra Mondiale in Italia? Provate ad aiutarvi con questo schema:
- 10 giugno 1940: l'Italia entra in guerra a fianco della Germania contro Inghilterra e Francia.
- 13 Settembre 1940: Partendo dalla Libia, allora sotto il controllo italiano, l’Italia invade l’Egitto, che era sotto il controllo della Gran Bretagna.
- 27 Settembre 1940: Germania, Italia e Giappone firmano il Patto Tripartito.
- Ottobre 1940: Mussolini avvia attacco alla Grecia dall’Albania con esiti fallimentari. Crisi del consenso.
- 6 Aprile 1941 – Giugno 1941: l'Italia, insieme a Germania, Ungheria e Bulgaria invade e smembra la Yugoslavia, che si arrende il 17 aprile. I tedeschi invadono la Grecia in appoggio alle truppe italiane.
- 28 Giugno 1942 – Settembre 1942: i Paesi dell'Asse dichiarano guerra agli Stati Uniti
- 23 ottobre 1942: le truppe italiane sono sconfitte dagli inglesi nella battaglia di El Alamein.
- 13 maggio 1943: le truppe italiane e tedesche si arrendono agli Alleati in Tunisia, ponendo fine alla campagna del Nord Africa.
- 10 luglio 1943: gli alleati sbarcano in Sicilia ed entro agosto risalgono fino a metà della Penisola.
- 25 Luglio 1943: Benito Mussolini viene destituito. Il Maresciallo Pietro Badoglio è incaricato di formare un nuovo governo.
- 3 settembre 1943: Badoglio firma in gran segreto l'armistizio di Cassibile con cui l'Italia termina le ostilità contro gli Alleati. Il Re e il Governo, poi, si rifugiano a Brindisi, già occupata dagli Alleati.
- 8 Settembre 1943: L'armistizio del 3 settembre viene reso noto. I Tedeschi assumono immediatamente il controllo di Roma e dell’Italia settentrionale.
- 9 Settembre 1943: le truppe americane sbarcano a Salerno.
- 23 settembre 1943: Benito Mussolini, dopo essere stato liberato dai tedeschi, istituisce la Repubblica di Salò e resta fedele a Hitler.
- 22 Gennaio 1944: le truppe alleate arrivano ad Anzio, poco lontano da Roma.
- 4 Giugno 1944: Roma viene liberata. Ha inizio il governo Bonomi.
- 25 aprile 1945: partigiani e Alleati liberano l'Italia dall'occupazione nazista
- 28 aprile 1945: Mussolini viene fucilato.
Seconda Guerra Mondiale in Italia: riassunto
Avendo chiare quali sono stati le date e gli eventi più importanti della Seconda Guerra Mondiale in Italia, possiamo adesso riassumere le varie fasi che hanno contraddistinto il conflitto nel nostro Paese.
L'intervento e le prime sconfitte (1940- 1941)
L'Italia con la Firma del Patto d' Acciaio si era dichiarata non belligerante. Tuttavia, di fronte ai primi successi militari della Germania, Mussolini decise che i tempi erano maturi per intervenire: il 10 giugno 1940, l'Italia dichiarò guerra a Francia e Inghilterra. I vertici del fascismo si illusero che l'Italia potesse condurre una guerra "parallela" a quella dei nazisti. Il 21 giugno 1940 attaccarono quindi sulle Alpi la Francia, ma furono sconfitti. L'Italia si decise ad intervenire anche sul fronte Nord Africano: in Egitto, le sue truppe furono però respinte, e morirono circa 100.000 uomini. L'Italia perse Eritrea, Somalia ed Etiopia. A questo punto, per dimostrare l'indipendenza dell'esercito italiano rispetto a quello tedesco, Mussolini diede ordine di invadere Grecia ed Albania: anche la resistenza ellenica, ad ogni modo, diede del filo da torcere alle truppe fasciste, e solo l'intervento di Hitler riuscì a sistemare le cose.
La svolta e la destituzione di Mussolini (1942-1943)
Nel 1942 le forze dell'Asse spinsero gli Inglesi fino ad Alessandria d'Egitto, ma il 23 ottobre, la controffensiva, guidata dal generale Montgomery, portò allo sfondamento delle linee italo tedesche e alla disfatta e El Alamein. Intanto anche l'Armir, il corpo di spedizione inviato da Mussolini in Russia, subì una cocente sconfitta. In Italia nel 1943 iniziò a salire il malcontento: un'ondata di scioperi investì le fabbriche del Nord. Il 10 luglio gli alleati sbarcano in Sicilia e bombardano pesantemente Roma. Il 25 luglio Mussolini fu destituito, e il governo venne affidato a Pietro Badoglio. La guerra tuttavia proseguì, e gli alleati continuarono la loro avanzata: il 3 settembre, l'Italia firmò segretamente un armistizio di resa con gli alleati, che venne reso noto l'8 settembre. Il Paese precipitò nel caos: gli Alleati sbarcarono a Salerno, e i Tedeschi, per vendicarsi, misero in atto un piano di invasione dell'Italia. Furono catturati e internati circa 600.000 soldati italiani.
La guerra civile e la liberazione (1943-1945)
Il 12 settembre
i nazisti liberarono Mussolini, che ebbe quindi la possibilità di fondare la
Repubblica di Salò, controllata direttamente dai tedeschi. Nell'Italia liberata dagli angloamericani, nel Sud della Penisola, il re e Badoglio guidavano invece
il Regno del Sud. L'Italia era quindi divisa in due, e l'11 ottobre 1943 venne
dichiarata guerra alla Germania: con la nascita del
Comitato di Liberazione Nazionale, il movimento dei partigiani iniziò a combattere i tedeschi a Nord, e a Napoli la città venne liberata ancor prima dell'arrivo degli Alleati. Grazie alla collaborazione dei partigiani, gli americani riuscirono a
liberare Roma il 4 giugno, costringendo i tedeschi ad indietreggiare lungo gli Appennini. Il
25 aprile 1945 il CLN proclamò l'insurrezione nazionale contro i fascisti: il 28 aprile,
Mussolini venne ucciso da un gruppo di partigiani mentre cercava di scappare. Il suo cadavere, insieme a quello dell'amante, fu appeso in piazzale Loreto.
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