La bisbetica domata di William Shakespeare: sintesi e tematiche
Non solo tragedie: William Shakespeare è conosciuto anche per le sue commedie, tra cui
La bisbetica domata, composta dal Bardo prima (almeno così pensa) del 1594. L'opera, il cui titolo originale è
The Taming of the Shrew, ha come protagonista le due figlie di Battista Minola ed è composta da cinque atti. Se a scuola state affrontando il teatro shakespeariano e non avete avuto tempo (o voglia) di leggere
La bisbetica domata, di seguito troverete riassunto, analisi delle tematiche principali dell'opera e le frasi più significative del testo.
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la bisbetica domata Poggioli 1942 (Credits: Wikipedia)[/caption]
Riassunto breve di La bisbetica domata
L'opera inizia con una rappresentazione teatrale in cui un certo Cristopher Sly è un ubriacone ambulante a cui viene fatto credere di essere un ricco Lord e di essere stato addormentato per anni. Sly e un paggio si siedono a vedere una rappresentazione di attori girovaghi dal titolo
La bisbetica domata: si tratta quindi di un esempio di metateatro.
Il vero protagonista di questa storia è un buon uomo (Battista Minola) di Padova che ha due figlie di caratteri completamenti opposti: Caterina, vera e propria bisbetica, e Bianca, una dolce ed amorevole ragazza. L'uomo comunica a tutti gli spasimanti della seconda figlia, molto corteggiata, che questa non potrà sposarsi finché la prima figlia non troverà marito. Gli spasimanti sono assai dispiaciuti perché sanno che è difficile che Caterina possa trovare un uomo che si sposi con lei, dato il suo carattere.
Intanto Lucenzio, vedendo Bianca, si innamora perdutamente di lei, mentre Gremio ed Ortensio uniscono le loro forze per trovare un marito a Caterina. Quando Petruccio, un amico di Ortensio, arriva a Padova in cerca di moglie, i due gli parlano del brutto carattere di Caterina, ma anche del suo denaro: Petruccio si convince così a sposare la ragazza.
Intanto Lucenzio si è scambiato d'abito con il suo servo Tranio per diventare il tutore in letteratura di Bianca. Allo stesso modo, Ortensio si traveste da tutore di musica e promette a Petruccio di fargli conoscere la giovane Caterina per poter chiedere poi a Battista di sposarla.
Petruccio riesce nel suo intento, ma si dimostra sin da subito disinteressato alla moglie: il giorno del matrimonio, infatti, arriva dalla cerimonia vestito molto squallidamente e decide di andarsene prima dal banchetto nunziale, nel malcontento di Caterina, che è costretta a seguirlo. Intanto anche Lucenzio sta riuscendo nell'intento conquistare il cuore di Bianca.
Petruccio e Caterina conducono una vita molto modesta: la ragazza è soggetta ad una serie di privazioni che cambiano radicalmente il suo carattere. Al termine dell'opera vi è uno smascheramento generale: Bianca sposa il suo Lucenzio mentre Ortensio una ricca vedova. Dopo la discussione viene detto alle neo mogli che dovranno adeguarsi alla legge dell'obbedienza: Bianca e la vedova rifiutano, mentre Caterina obbedisce e legge alle altre due l'elenco dei loro doveri.
La bisbetica domata: analisi dell'opera
Dall'opera della bisbetica domata emergono molti elementi rappresentativi della società dell'epoca:
- La condizione femminile: il ruolo della bisbetica domata è molto significativo nell'opera proprio in virtù del grande cambiamento che caratterizza la donna. Caterina appare, all'inizio dell'opera, come un personaggio forte e ribelle, mentre a seguito del matrimonio il suo atteggiamento cambia completamente. Diventa sottomessa, priva di ambizioni, si zittisce e perde tutta la sua vitalità. Questo cambiamento deriva dalla generale accettazione delle regole sociali che gli vengono imposte dal marito e dalla società. La donna dell'epoca non può, all'interno del matrimonio, esprimere la sua personalità e il suo ruolo. Anche il passaggio finale è assai significativo: sembra che le regole dell'obbedienza da lei dettate debbano essere accettate senza discutere. Il rifiuto delle altre due donne appare così assai importante. Caterina mostra con ironia i conflitti di una donna sposata, che vive uno scontro interiore tra il suo modo di essere e la sua intelligenza da una parte, e i doveri di moglie dall'altra.
- Il rapporto uomo-donna: all'inizio Petruccio è un uomo allegro e soddisfatto di Caterina, mentre quest'ultima è “bisbetica”, scontrosa ed impaziente. Col proseguimento della narrazione, invece, Petruccio diventa egli “bisbetico” e irascibile, mentre Caterina diventa desiderosa del suo sposo pur non sopportando il suo senso dell'umorismo, ma perde progressivamente la sua vitalità. Shakespeare sembra voler rivelare quello che si cela realmente dietro ai matrimoni.
- L'elemento ironico: molto originale appare anche il tono comico-farsesco con cui Shakespeare tratta l'intreccio principale: Petruccio e Caterina possiedono una carica travolgente nei loro furibondi contrasti verbali. Ogni loro scontro verbale è assai significativo e ricco di elementi ironici che lo rendono assai divertente.
- Il metateatro: l'autore utilizza questa tecnica all'inizio dell'opera, introducendo il lettore nel bel mezzo di uno spettacolo teatrale che prende proprio il nome dell'opera. Questa tecnica è molto importante perché sottolinea l'importanza e la necessità delle opere teatrali come mezzi per rappresentare e capire la vita.
La bisbetica domata: le frasi più significative
L'opera, come detto, è ricca di spunti comici. Gli scontri verbali tra i due sposi e molti dei dialoghi sono ricchi di ironia e di ilarità, sempre accompagnati dallo stile sofisticato delle drammaturgo inglese. Andiamo a vedere le frasi più significative:
- La mia lingua dirà la rabbia del mio cuore, o altrimenti il mio cuore, nascondendola, si spezzerà.
- Poiché per il gran desiderio di vedere la bella Padova, culla delle arti ,sono giunto in Lombardia, ameno giardino della grande Italia, ... son venuto a Padova come colui che abbandona una pozza paludosa per tuffarsi in mare aperto , e con la sazietà vuol spegnere la sete.
- Son felice che vogliate succhiare tutte le dolcezze della dolce filosofia - gli suggerisce subito dopo il suo servo Tranio - ma non fino al punto di diventare talmente stoico da instupidirvi... Non vi è profitto laddove non vi è piacere!
(Foto Credits: Wikipedia)