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Riassunto Gabriele D'Annunzio: vita, biografia e opere principali
27 febbraio 2020
D'Annunzio, riassunto: vita spiegata facile e opere più famose
Gabriele D’Annunzio è stato una delle figure più carismatiche degli anni a cavallo tra la fine del 19esimo e il 20esimo secolo. È stato scrittore, poeta, giornalista, drammaturgo, militare, patriota e simbolo del Decadentismo… praticamente ha fatto tutto lui e tutto, ovviamente, in grande. Creatore di tanti neologismi e di poesie celebri, oltre che di imprese passate alla storia, come l'occupazione militare di Fiume dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, il Vate (suo celebre soprannome) continua ad appassionarci non solo per la qualità dei suoi scritti, ma anche per la sua vita amorosa travagliata e le leggende che girano sul suo conto. Curiosi di saperne di più? Vediamo nei dettagli la sua vita.
Avete bisogno di un aiuto per la Maturità 2020? Ecco come fare un'analisi del testo:
Gabriele D’Annunzio nasce a Pescara il 12 marzo 1863 in una famiglia borghese. Il padre ha grandi progetti per lui, così D’Annunzio studia i classici e pubblica la prima raccolta di versi, Primo Vere, nel 1879, a 16 anni, grazie alla quale entra subito negli ambienti letterari. Megalomane fin dalla tenera età, in quegli anni annuncia anche la sua morte prematura, per poi smentirla e far uscire la seconda ristampa di Primo Vere avendo creato molto più hype intorno all’opera.
Nel 1881 si iscrive alla facoltà di Lettera a Roma (ma non la termina) e diventa cronista della Roma mondana, iniziando a frequentare i salotti aristocratici e letterari della capitale. Mentre a livello professionale alterna l’attività di giornalista a quella di scrittore e poeta, D’Annunzio vive una vita amorosa rocambolesca: nel 1883 sposa l’aristocratica Maria Hardouin, dopo una fuga d’amore che all’epoca fece molto scandalo (da lei ha 3 figli e molti debiti); successivamente, a partire dal 1887, vive una storia d’amore con Barbara Leoni, la cui figura emerge nelle opere di D’Annunzio di quegli anni, tra cui Il Piacere, Elegie Romane e Trionfo della Morte.
D'Annunzio intraprende la carriera da parlamentare
Si trasferisce a Napoli per alcuni anni (qui ha una nuova compagna – Maria Gravina Cruyllas Anguissola – da cui ha una figlia e debiti), ma è nel 1894, a Venezia, che incontrerà la sua vera musa e il suo amore più celebre: Eleonora Duse. È questo il suo periodo più creativo: grazie alla presenza della Duse, D’Annunzio scrive i primi tre libri delle Laudi, il romanzo Il fuoco (praticamente il racconto della loro storia d’amore) e testi teatrali.
Quando si trasferisce, sempre insieme alla Duse, vicino a Firenze, ha iniziato da poco la carriera parlamentare: nel 1896 scrive il romanzo politico Vergini delle rocce, nel 1897 è eletto deputato con la destra, ma nel 1900 decide di passare all’estrema sinistra, contrario all’approvazione delle leggi Pelloux, considerate dal poeta liberticide (era infatti un provvedimento per restringere alcune libertà fondamentali dei cittadini dopo la rivolta di Milano).
Non viene rieletto alle elezioni di quell’anno e anche in amore le cose vanno male: nel 1904 finisce la sua relazione con la Duse e le altre sue storie d’amore sono maledette. Alessandra di Rudinì Carlotti diventerà presto suora, Giuseppina Mancini, invece, diventerà folle. Confiscata la casa sui colli fiorentini, D’Annunzio si trasferisce in Francia nel 1910, dove era già conosciuto, e qui si dedica alla traduzione delle sue opere. Sono 5 anni di esilio volontario, in cui ha una relazione con la contessa russa Natalia de Goloubeff, frequenta salotti, ma scrive anche Martyre de Saint Sébastian, messo in scena con musiche di Debussy, che crea molto scandalo.
La Seconda Guerra Mondiale e l'impresa di Fiume
Torna in Italia nel 1915 per sostenere l’entrata in guerra del Paese: si trasferisce a Venezia, nella “casetta rossa” e diventa un soldato “particolare”… tutti gli uomini di governo hanno paura delle sue iniziative. Lancia siluri contro le navi austriache, sorvola Vienna lanciando migliaia di volantini inneggianti alla resa… ma la sua impresa più famosa è senz’altro l’occupazione di Fiume. In nome della “vittoria mutilata” - termine coniato da lui stesso per denunciare la mancanza di tutti i compensi territoriali che riteneva spettassero all'Italia dopo la Prima Guerra Mondiale -fregandosene dei Trattati di Pace del 1919 e del Governo, occupa militarmente la città insieme a reparti volontari dell’esercito, istituendo la Reggenza Italiana del Carnaro, che dura 15 mesi, fino all’intervento dell’esercito italiano regolare mandato dal Governo.
Conclusa la sua avventura fiumana nel dicembre 1920, si trasferisce al Vittoriale, bellissima villa a Gardone Riviera, sul lago di Garda. Sono anni di decadimento per D’Annunzio, onorato da Mussolini, ma messo al contempo in disparte. Dal 1926 cura l’Opera omnia, amplia Le faville del maglio e scrive il Libro Segreto. Muore al Vettoriale il 1 marzo 1938.
D'Annunzio: elenco completo delle opere
Gabriele D'Annunzio ha prodotto un numero altissimo di opere ma solo alcune vengono studiate a scuola. Ecco quali sono:
Primo Vere (1879). Una delle prime opere di D'Annunzio. Manifesta elementi scolastici e molto semplici, ma dimostra già il suo talento per la scrittura.
Il Piacere (1889). Andrea Sperelli, un nobile romano, si innamora di due donna: Elena Muti e Maria Ferres. Le storie tra questi tre personaggi s'intrecceranno a tal punto che ognuno di loro si perderà senza avere un vero e proprio lieto fine.
Elegie romane (1892). Raccolta di poesie considerate un diario psicologico e dell'esaltazione.
Le Laudi (1896-1903). È una raccolta di poesie in cui si manifesta a pieno titolo la poetica di D'Annunzio, con particolare focus sull'estetismo e il concetto del superuomo.
Le Vergini delle Rocce (1896). Romanzo politico che racconta la storia di Claudio Cantelmo, un padre che deve dare in sposa una delle sue tre figlie e non sa quale scegliere.
Il Fuoco (1900). Romanzo che racconta la sua storia d'amore con Eleonora Duse.