Opere di Shakespeare: tutte le tragedie con riassunti svolti per la scuola
Le
tragedie di
William Shakespeare, conosciuto anche come il
Bardo dell'Avon, sono tra le
opere teatrali più famose e studiate al mondo. Alcune
frasi, tratte dalle tragedie più famose, sono diventate iconiche e riconosciute in tutto il mondo. Oltre ad essere
letture molto piacevoli e coinvolgenti, le
tragedie shakespeariane sono ricche di
caratteristiche inconfondibili che hanno gettato le basi per la moderna opera lirica. Shakespeare è, per questo, uno degli
autori più studiati a scuola, soprattutto
in inglese, e noi di ScuolaZoo sappiamo che spesso non è facile comprendere a pieno la
trama delle complesse opere del Bardo. Per questo motivo abbiamo preparato una
maxi guida con
tutte le tragedie di Shakespeare, la trama e il
riassunto!
Elenco tragedie di Shakespeare: tutte le opere e i riassunti
Shakespeare aveva una particolare dedizione per le
opere tragiche ed era ben consapevole di questo suo talento. Perciò arrivò a scrivere ben
11 tragedie! Questi sono i
titoli:
Celeberrima
storia d’amore tra due giovani veronesi, è considerata il modello di riferimento dell’amore che attraversa qualsiasi difficoltà, anche al costo della vita stessa. Scritta tra il
1594 ed il 1595, narra di due giovani,
Romeo Montecchi e
Giulietta Capuleti, discendenti di due famiglie signorili
rivali veronesi, che si conoscono per caso ad una
festa, si innamorano e decidono di sposarsi in segreto. La rivalità tra le due famiglie mette in serio pericolo la loro storia: il giorno delle nozze,
Romeo viene coinvolto in una
rissa tra Montecchi e Capuleti e, dopo che quest'ultimi uccidono
Mercuzio, Romeo s'infuria e uccide
Tibaldo, cugino di Giulietta. Per questo motivo Romeo viene allontanato da Verona, non potendo sposare la sua Giulietta. Nel frattempo, la famiglia di lei trova un giovane uomo da concedere in sposo alla figlia e la giovane ragazza, seppur contrariata e disperata, deve accettare. Giulietta però non si dà pace e alla fine prende la decisione di
ingannare i suoi, facendo
finta di morire e scappare di nascosto con il suo Romeo, che sarebbe stato avvisato della farsa. Giulietta prende un
veleno potentissimo che la fa sembrare morta per diverse ore ma a Romeo non arriva la notizia della farsa, quindi lui la crede
morta e
si toglie la vita. Svegliatasi, la giovane farà lo stesso, dopo averlo baciato un’ultima volta, creando la tragedia amorosa perfetta.
Qui trovate anche la storia vera che ha ispirato Shakespeare:
Macbeth è la tragedia più popolare e più breve di Shakespeare, seppur scritta in tre anni dal
1605 al 1608. Qui viene messa in scena la
brama del potere e dei suoi pericoli: Macbeth è l'
eroe che, tentato dal Male, si trasforma in un
dannato eterno. Egli è uno dei generali del re
Duncan di Scozia e fedele amico di un altro generale,
Banquo. Al ritorno da una battaglia, i due incontrano
tre streghe che predicono il loro
futuro: Macbeth sarà re di Scozia mentre Banquo sarà progenitore di una stirpe di re. Macbeth ha subito modo di capire che la
profezia delle streghe era vera e scrive alla moglie, Lady Macbeth. Macbeth, dopo aver saputo che il re voleva nominare suo figlio come successore, decide di ucciderlo così da non ostacolare il suo futuro da regnante. Infatti, dopo questo evento, diventerà re ma il suo
tormento non ha fine perché rimane in sospeso la profezia di Banquo. Nel dubbio, Macbeth decide di ammazzarlo ma dovrà fare i conti con il suo
fantasma che lo perseguita fino a farlo crollare nella pazzia. Roso dal timore, interroga le streghe che gli profetizzano che non sarà mai vinto da “
nato da donna”. Alla fine della tragedia, Macbeth si scontrerà con
Macduff, un nobile che voleva eliminare il re Macbeth. La profezia si avvera: Macbeth verrà
ucciso da Macduff, nato con parto cesareo, quindi non naturalmente da una donna.
Tragedia familiare scritta tra il
1605 ed il
1606.
Re Lear è sovrano di Britannia e vuole dividere il regno tra le sue
tre figlie così da poter abdicare. La divisione avverrà in maniera proporzionata all'
affetto dimostrato.
Goneril, moglie del duca d’Albany,
Regan, moglie del duca di Cornovaglia sono quelle che gli dimostrano più affetto per interesse.
Cordelia, la minore, non vuole scendere a questi compromessi e viene diseredata, per poi andare in sposa al
re di Francia. Le due sorelle rimaste dimostrano subito che il loro affetto era una
menzogna e litigano tra loro per
Edmund, figlio illegittimo del conte di Gloucester.
Re Lear si pente presto della decisione e
scappa dal regno, in preda alla follia. Apprese le notizie, Cordelia giunge con l’esercito francese il difesa del padre ma, durante la guerra, viene catturata ed
uccisa: perciò l’anziano re muore di dolore. Goneril, presa dalla gelosia, uccide la sorella e trama l’assassinio del marito: verrà scoperta e si toglierà la vita. Il duca d’Albany, unico superstite, avrà il regno.
Tra le tragedie più studiate, scritta tra il
1600 ed il
1601. Si svolge ad
Elsinore, in Danimarca:
Amleto è figlio del defunto re e lo sogna come
fantasma: egli chiede di vendicarlo perché suo fratello
Claudio lo ha ucciso per diventare poi re e sposare sua moglie. Il giovane è colto da mille dubbi e cerca di scoprire la
verità facendosi credere pazzo: la vendetta deve arrivare con calma, quando Amleto avrà tutte le prove per incastrarlo. Durante uno
spettacolo teatrale in cui viene inscenato il fratricidio del defunto re, Claudio che ha una reazione mista di paura e disgusto, prova del fatto che è lui il
colpevole. Amleto non ci vede ancora chiaro: si reca dalla madre per chiederle spiegazioni, ma con un tragico evento uccide
Polonio, padre di Ofelia e Laerte e consigliere del re. Ofelia, per il dolore, si suicida e
Laerte accusa Amleto di omicidio e lo sfida a duello per vendicare il padre: Claudio, certo dei sospetti di Amleto, fa
avvelenare la spada di Laerte e la coppa dalla quale il vincitore avrebbe bevuto. Durante il duello, il destino entra in gioco: la coppa viene bevuta dalla madre di Amleto e la spada avvelenata ferirà entrambi i contendenti, con Amleto che ucciderà anche Claudio prima di spirare.
E’ stata scritta intorno al
1603, ed ha come protagonista
Otello, signore di Cipro ed ammiraglio della flotta di
Venezia, felicemente innamorato e sposato con Desdemona.
Jago è il suo alfiere prediletto ma è colto da una crisi di
gelosia per la sua felicità e di
invidia per la nomina di Cassio come capitano. Tramando alle sue spalle, Jago istiga Otello e gli fa credere che tra Cassio sua moglie ci sia una
storia segreta: Otello, che inizialmente non vi crede, viene roso dal dubbio e, dinnanzi ad una serie di eventi e prove a sostegno di questa menzogna,
uccide Desdemona. Jago verrà però smascherato, ed Otello stesso si toglierà la vita per il dolore, dopo aver baciato un’ultima volta la defunta moglie.
Tito Andronico: trama della tragedia e riassunto
Prima tragedia shakespeariana, narra del generale romano
Tito Andronico, che vuole vendicarsi contro la regina dei Goti,
Tamora. Nella prima scena, Tito è di ritorno a Roma da una
guerra vittoriosa contro i Goti, portando come bottino
Tamora e i suoi
figli. Uno di questi verrà ucciso e scatenerà l'ira di Tamora che cercherà vendetta. Qualche anno dopo, l'imperatore muore e si deve decidere chi lo sostituirà tra i suoi fratelli,
Saturnino e Bassanio. Tito, anche se non legato con l'imperatore, è uno dei possibili successori ma egli stesso decide di non candidarsi e appoggia Saturnino, al quale cederà in sposa anche la figlia
Lavinia. Quest'ultima, in realtà, è promessa a Bassanio. Lui la rapisce perché non vuole farla sposare con il fratello. Saturnino, per evitare un litigio, decide di sposare proprio
Tamora, la quale non vedeva l'ora di inserirsi nelle dinamiche politiche di Roma per creare scompiglio. I due figli di Tamora
uccidono Bassanio, violentano Lavinia e la sfigurano, facendo attribuire le colpe di tutto a Tito. Il
generale, preso ormai dall'odio smisurato verso Tamora, uccide i suoi due figli e dà in pasto i loro resti.
Giulio Cesare di Shakespeare: sintesi della trama
Non si sa bene in che data sia stata scritta la
tragedia di Giulio Cesare, probabilmente tra il 1599 ed il 1601. In quest'opera viene messa in scena l'apice della
carriera politica dell'imperatore Giulio Cesare ma il fulcro della tragedia è il più celebre evento legato alla sua storia: la
cospirazione e l’
assassinio. Sebbene fosse stato avvertito da un indovino e la moglie Calpurnia avesse dei presentimenti, Cesare si recò lo stesso in Senato, dove venne assassinato, colpito per ultimo da Bruto, il figliastro.
Antonio e Cleopatra: riassunto della storia raccontata da Shakespeare
La storia si apre ad
Alessandria d’Egitto, dove
Antonio e Cleopatra vivono da amanti. Antonio non si occupa come dovrebbe di Roma. Riceve la notizia che la moglie,
Fulvia, è stata uccisa perché tramava contro
Ottaviano. Nel frattempo,
Sesto Pompeo minaccia il triumvirato con una flotta con cui ha già preso
Sicilia e Sardegna: egli deve tornare, promettendo a Cleopatra di tornare presto. Giunto a Roma, Ottaviano convince Antonio a sposare sua sorella,
Ottavia, come segno di fratellanza tra i due generali: Cleopatra andrà su tutte le furie, trattenendosi solo nel momento in cui verrà a sapere che Ottavia è molto brutta. Nel frattempo, la
guerra viene sventata e Pompeo trova accordi con i
triumviri: sarà però Cesare a rompere tale accordo, mandando su tutte le furie
Antonio, il quale torna ad Alessandria, sposa Cleopatra e muove guerra ad Ottaviano stesso, che lo aveva escluso dalla spartizione dei territori di Pompeo. La
battaglia avviene in mare, ma la flotta di Cleopatra si ritirerà, costringendo Antonio a seguirla e quindi a
perdere. Antonio non sa però che Cleopatra è stata contattata da Ottaviano tramite un suo
messaggero per cercare di convincerla a tradire Antonio: lei, dopo una breve esitazione, decide di non tradirlo. Antonio le promette una seconda
battaglia su terraferma. Il giorno della battaglia viene tradito dal suo generale, che poi si suicida davanti alla misericordia del suo triumviro. Nonostante la battagli comincia bene, Ottaviano la tramuta in una battaglia navale, portando nuovamente alla
sconfitta di Antonio, sempre a causa di Cleopatra. Egli è adirato con lei al punto da volerla
uccidere. Ella si finge suicida, rintanandosi nel suo mausoleo: a questa notizia, egli tenta invano di togliersi la vita, ferendosi solamente. Si trascina al mausoleo, dove morirà tra le braccia di lei, che poi si toglierà la vita col veleno di un’aspide.
Coriolano di William Shakespeare: trama dell'opera
Ispirata alla vita del generale romano
Caio Marzio Coriolano, la vicenda si svolge a
Roma: la città è in tumulto per la cacciata degli
etruschi e quindi anche della stirpe dei
Tarquini. Coriolano, soprannome concesso per il suo valore a Marzio da Comino, viene durante alcune vicende accusato di alto tradimento e giustiziato.
Tragedia di Troilo e Cressida: riassunto della trama
È una tragedia non convenzionale e dal finale triste:
Troilo, giovane troiano, assiste alla morte del suo generale
Ettore e la fine del suo legame amoroso con
Cressida: ella è figlia di Calcante, indovino troiano che, prevedendo la sconfitta della sua città, decide di schierarsi con i greci.
Ettore sfida i greci in
combattimento, mentre questi inviano
Aiace per suscitare l’ira di Achille: il principe troiano in realtà vorrebbe riconsegnare
Elena, ma Paride e Troilo si oppongono. La
guerra deve così proseguire.
Calcante, infatti, ottiene da
Agamennone uno
scambio: i greci restituiranno un prigioniero ai troiani e loro consegneranno Cressida al padre. Gli
innamorati sono così costretti a piegarsi alla ragion di stato e alle strategie belliche, giurandosi
amore eterno. E, mentre il duello tra Aiace e Ettore viene sospeso perché si scopre che sono lontanamente parenti,
Troilo scopre che Cressida ha dimenticato il giuramento e flirta con Diomede. La
guerra poi proseguirà, con la famosa morte prima di
Patroclo, poi di Ettore per mano di Achille e la sconfitta di Troia. Troilo avrà così perso l’amore, il suo condottiero e la sua città.
Timone di Atene: riassunto dell'opera di Shakespeare
Tragedia molto complessa, narra di
Timone, figura probabilmente ispirata all’omonimo
filosofo, leggendario misantropo ateniese: è circondato dalle
adulazioni dei suoi favoriti e dai doni che ricambia in modo stravagante; ma, una volta girata la fortuna, Timone sperimenta l’
ingratitudine degli amici e si ritira a vivere
solitario in una caverna, dove sarà raggiunto dai senatori ateniesi perché aiuti la città minacciata da
Alcibiade.
(Credits Immagini: wikipedia.it)