Il nazismo e Hitler: nascita, ideologia e sviluppo
Quando si pensa al male assoluto, sia in senso storico che non, il primo pensiero corre al
regime nazista e all'
Olocausto. In effetti il totalitarismo che
Adolf Hitler riuscì a edificare durante la sua carriera politica viene ricordato come una delle pagine più buie della storia dell'umanità, e lo
sterminio di 6 milioni di ebrei (cui si aggiungono nemici politici, omosessuali, persone di varie etnie e con disabilità) è uno dei massacri che hanno fatto ammutolire intellettuali, studiosi e persone comuni. Questa follia collettiva della Germania ha però solide
radici storiche e basi ideologiche, e nel nostro articolo vi forniremo tutte le informazioni indispensabili, oltre che una
cronologia degli eventi legati al nazismo, per poter trattare l'argomento con una certa padronanza e superare qualsiasi interrogazione e verifica di storia in merito.
Se invece volete approfondire la propaganda nazista contro gli ebrei e gli eventi legati alla Shoah, trovate qui i nostri riassunti svolti:
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Foto: Wikimedia - Dnalor 01[/caption]
Il regime nazista: motivi dell'ascesa
Per comprendere come possa aver avuto seguito un'ideologia e un'idea politica così violenta e sanguinaria bisogna prendere in considerazione la
situazione della Germania al termine della Prima Guerra Mondiale.
Il Paese infatti era stato umiliato dalle condizioni imposte dal
trattato di Versailles e nell'animo dei tedeschi prevalevano sentimenti di
umiliazione, rabbia e risentimento, oltre che un desiderio di riscatto feroce. Nello specifico la Germania fu costretta a dirsi
unica responsabile della grande guerra, dovette abbandonare vari territori, sia conquistati che preesistenti,
ritirare l'esercito (che venne pesantemente smantellato) e inoltre fu obbligata dagli Alleati a pagare
onerosi risarcimenti in denaro e in risorse naturali.
Il mercato internazionale esacerbava poi l'aspetto economico: la
Grande Depressione degli anni '30 e la
fortissima inflazione diedero il colpo di grazia alla traballante economia tedesca. A questo si aggiunse la generale sfiducia nei confronti della classe dirigente e della politica, quindi della
democrazia parlamentare, più un incremento di
sentimenti nazionalisti, scaturiti anche dalle tesi sul pangermanismo propugnate da molti intellettuali.
È per questo che gli elettori iniziarono a dare il proprio
voto a partiti di estrema destra, i quali promettevano governi forti e autoritari, una ripresa dell'orgoglio nazionale, attraverso il riarmo e la riappropriazione dei territori strappati a Versailles. Purtroppo questi elementi comprendevano anche un programma di
pulizia razziale, oltre che la caccia ai presunti nemici di sinistra (marxisti) e liberisti.
Ideologia del nazismo: i punti principali
Nonostante le linee di pensiero di Adolf Hitler fossero le più disparate, si può trovare una loro sistemazione coerente nel suo libro
Mein Kampf, in seguito considerato il vero e proprio
manifesto dell'ideologia nazista. Prendendo in considerazione quanto detto poco prima, vediamo quali sono i presupposti ideologici del nazismo:
- Fine della democrazia: il carattere autoritario del nazismo implicava la fine dell'istituto democratico, sostituito da una società gerarchica e organizzata militarmente, anche su presupposti razziali.
- Antisemitismo e teoria della razza: considerati i nemici principali della razza ariana, legittima occupante dei territori tedeschi, gli ebrei erano descritti come un corpo estraneo in grado di influenzare la finanza internazionale. Gli ebrei sarebbero stati i creatori sia del marxismo che del capitalismo, strutture create per sopperire alla loro debolezza genetica.
- Superuomo: la filosofia di Nietzsche venne fraintesa e pervertita per creare il mito di un superuomo che aveva come obiettivo la creazione di una nuova morale e di un percorso storico originale e assoluto, da realizzare con la guerra. Il tutto a partire dall'obbedienza assoluta al Fuhrer.
- Occultismo e recupero della tradizione norrena: velocemente il nazismo si staccò dai valori cristiani che avevano retto la società tedesca. Appassionato di magia e studi occulti, molto diffusi in quel periodo, Hitler prese vari elementi per fondare una personale ideologia che fondeva studio delle rune e concezione della storia e del cosmo plasmate da alcuni individui eccezionali.
Cronologia del regime nazista
Vediamo in punti la storia del regime nazista.
- 20 aprile 1889: nascita di Adolf Hitler
- 5 gennaio 1919: fondazione del partito dei lavoratori tedeschi
- 10 luglio 1921: Hitler viene nominato leader del Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi
- 8 novembre 1923: colpo di stato fallito da parte dei nazionalsocialisti, noto anche come "putsch di Monaco"
- 1 aprile 1924: condannato per le sue azioni, Hitler scrive in carcere il Mein Kampf
- 27 febbraio 1925: ricostituzione del partito nazionalsocialista, in precedenza disciolto. Nel frattempo Hitler era stato scarcerato
- 30 gennaio 1933: Hitler diventa il cancelliere tedesco su nomina del presidente Hindenburg
- 27 febbraio 1933: rogo del Reichstag; emanate da Hitler le prime leggi repressive
- 5 marzo 1933: vittoria alle elezioni del partito nazionalsocialista
- 22 marzo 1933: primo campo di a Dachau, per oppositori politici
- 23 marzo 1933: pieni poteri a Hitler
- 7 aprile 1933: prime leggi razziali contro gli ebrei, ai quali viene impedita la partecipazione alla vita pubblica, incluso il lavoro negli uffici pubblici
- 26 aprile 1933: nascita della Gestapo, la polizia nazista
- 14 luglio 1933: messa al bando degli altri partiti, quello nazionalsocialista è l'unico considerato legittimo
- 30 giugno 1934: Notte dei lunghi coltelli, nemici e oppositori vengono uccisi in una strage
- 2 agosto 1934: alla morte di Hindenburg Hitler diventa sia cancelliere che presidente di Stato
- 23 ottobre 1936: patto di alleanza tra Italia fascista di Mussolini e Germania nazista, l'Asse Roma-Berlino
- 16 luglio 1937: creazione del campo di Buchenwald
- 13 marzo 1938: annessione dell’Austria alla Germania (Anschluss) e nascita del Terzo Reich
- 9 novembre 1938: Notte dei cristalli, distrutte ed incendiate sinagoghe ed abitazioni di ebrei
- 23 agosto 1939: patto di non aggressione tra Germania e Unione Sovietica
- 1 settembre 1939: la Germania invade la Polonia, con questo atto scoppia ufficialmente la Seconda Guerra Mondiale
- 3 settembre 1939: Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania
- 9 aprile 1940: la Germania invade Danimarca e Norvegia
- 10 maggio 1940: invasione di Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia
- 22 maggio 1940: apertura del campo di Auschwitz
- 10 giugno 1940: entrata in guerra dell’Italia con la Germania
- 14 giugno 1940: i tedeschi entrano a Parigi
- 27 settembre 1940: alleanza tra Germania, Italia e Giappone
- 22 giugno 1941: prende il via l’"operazione Barbarossa"; la Germania invade l’Unione Sovietica
- 7 dicembre 1941: Il Giappone attacca gli Stati Uniti a Pearl Harbor provocandone l'entrata in guerra
- settembre 1942 - febbraio 1943: assedio di Stalingrado e sconfitta dei tedeschi
- 19 aprile 1943: storica rivolta nel ghetto di Varsavia e repressione un mese dopo
- settembre 1943: l'Italia firma l'armistizio e per rappresaglia i tedeschi invadono il Paese
- 6 giugno 1944: sbarco in Normandia
- 27 gennaio 1945: l’Armata Rossa della Russia entra nel campo di concentramento di Auschwitz
- 30 aprile 1945: Hitler si suicida nel bunker
- 20 novembre 1945: processo di Norimberga
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Foto Copertina:
Bundesarchiv, Bild 183-R99057